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Autore Discussione: Calopresti: familiari degli operai Thyssen al corteo Pd del 25 ottobre  (Letto 2090 volte)
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« inserito:: Luglio 28, 2008, 11:16:24 pm »

Calopresti: «I familiari degli operai Thyssen in prima fila al corteo Pd del 25 ottobre»


Luca Sebastiani


«Mi piacerebbe che ad aprire il corteo del 25 ottobre ci fossero i familiari della vittime della Thyssen con uno striscione».
Mimmo Calopresti ha da poco firmato la petizione lanciata dal Partito Democratico per preparare la grande manifestazione del prossimo autunno. E esprime subito un auspicio. Come lui altre 550 mila persone hanno già aderito all’iniziativa e tra queste molte personalità del mondo della cultura. Mario Martone, Carlo Lucarelli, Nicola Piovani. E ancora: Giorgio Barberio Corsetti, Dacia Maraini, Catherine Spaak e Carmine Donzelli. Villari e Giorgio Van Straten. Per firmare la petizione si può andare su www.partitodemocratico.it. Il regista de La seconda volta, sta però lavorando ad un documentario sulla tragedia della ThyssenKrupp nella quale persero la vita sette persone, ed è loro che va subito il suo pensiero. E alla gente che come loro ogni giorno lavora «in qualsiasi condizione per arrivare alla fine del mese, per avere qualche soldo in più per pagare la rata del mutuo, per campare». Ecco, a Calopresti piacerebbe che al centro dell’iniziativa dell’opposizione ci sia la «persona con i suoi bisogni, il lavoro, i salari». Questa, dice, è l’emergenza del paese. Non quella degli immigrati.

Calopresti, ha appena firmato la petizione del Pd. Cosa l’ha spinta?
«La visibilità che in quella iniziativa si vuole dare alla questione dei salari, del lavoro. In questi giorni sto lavorando ad un documentario sulla tragedia della ThyssenKrupp e sto incontrando un mondo reale, fatto di persone che spesso lavorano troppo e in condizioni disperate. Che per avere quel poco in più alla fine del mese che gli permetta di campare sono disposti a lavorare sempre di più, senza neanche la sicurezza necessaria. Sotto il ricatto della quarta settimana consumano le proprie vite e a volte le perdono. Come alla Thyssen, appunto».

Salari e sicurezza: crede che il governo Berlusconi abbia preso la misura di questa situazione?
«Non credo. Non vedo nessuna proposta. Quello che sento è solo propaganda. Forse troppa. In particolare sulla sicurezza. Con questa storia incredibile dei nomadi e delle impronte ai bambini rom».

Perchè incredibile?
«Perchè all’improvviso ci ha gettati in quest’idea troppo forte, ci ha sommersi».

Ora c’è l’emergenza sbarchi...
«Ecco, siamo sempre immersi in questa politica dell’emergenza che ti fa sentire continuamente sull’orlo del baratro. Quelli che arrivano sulle coste italiane sono solo disgraziati, sono loro che vivono un’emergenza».

Anche sulla giustizia, col Lodo Alfano, il governo è andato spedito, con grande urgenza...
«Sì certo, per una giustizia tutta particolare. È incredibile che si continui ad occuparsi di queste questioni personali. Voglio vedere se ci sarà giustizia anche per la Thyssen».

Cosa si augura per la manifestazione del 25 ottobre?
«Che sia aperta da uno striscione della Thyssen. Per far in modo che l’attenzione si rivolga per una volta in una direzione dove si guarda poco di solito, che al centro dell’attenzione torni come la gente viva e lavori. Che la politica torni ad occuparsi cioè dei bisogni di vita della gente».

Pubblicato il: 28.07.08
Modificato il: 28.07.08 alle ore 8.46   
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