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586  Forum Pubblico / SIAMO DIFFERENTI e DIVERSI, UGUALI nei DIRITTI e DOVERI, ma DIVISI in CATEGORIE SOCIALI. / ASCOLTANDO PIPPO FAVA inserito:: Aprile 23, 2023, 11:13:20 am
Attività Informazione Educazione Antimafia
15 settembre 2020 – Catania, Corte Mariella Lo Giudice Palazzo della Cultura.

ASCOLTANDO PIPPO FAVA

In occasione del 95° anniversario della nascita, la Fondazione ha presentato l’Archivio di Giuseppe Fava (a cura di G.M. Andreozzi) dichiarato di interesse culturale con decreto n. 71 del 26 giugno 2018 della Soprintendenza Archivistica della Sicilia – Archivio di Stato di Palermo, peculiarità e aneddoti sui vari documenti, con lettura di testi e di inediti che coprono quarant’anni di vita professionale e artistica di Giuseppe Fava. I testi sono stati letti da Alessandra Costanzo, Angelo Tosto, Riccardo Maria Tarci e Orazio Torrisi.
29 Agosto – 13 settembre 2020 – Palazzolo Acreide Rassegna “Memoria è Impegno. Ricordando Pippo Fava” realizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale Dahlia, il Coordinamento Giuseppe Fava – Palazzolo Acreide, J’Live e Banca Etica, con la rappresentanza del Comune di Palazzolo Acreide.
29 agosto: Presentazione del libro “ ” di Lirio Abbate, Ed. Rizzoli 2020;
30 agosto: Presentazione del Libro “ ” di Salvatore Petrotto, Ed. Bonfirraro 2019;
6 settembre: Proiezione docufilm “da Villaba a Palermo” di Giuseppe Fava;
11 settembre: Presentazione del libro “ ” di Sebastiano Ardita, Ed. PaperFIRST 2020;
3 giugno 2020 – incontro online Per un giornalismo libero: la figura e l’eredità di Pippo Fava, evento organizzato da Libera Valle d’Aosta e LaVia libera. Riflessioni con Francesca Andreozzi, presidente della fondazione Fava e nipote del giornalista sulla figura e l’eredità di Pippo Fava per un giornalismo libero, insieme a Elena Ciccarelli direttrice della Via Libera.
22 maggio 2020 – incontro online I.C. E. De Amicis di Enna: incontro di sensibilizzazione con le classi terze sulla tematica della legalità.
12 maggio 2020 – presentazione online Canali social de “Il Fatto”, nell’ambito della collezione di graphic novel “Chiedi chi erano gli eroi”, presentazione del fumetto “Pippo Fava, lo spirito di un giornale”, di Luigi Politano e Luca Ferrara, con la prefazione di Fabrizio Gifuni, Round Robin Editrice con la collaborazione di Edizioni Beccogiallo. Hanno partecipato Marco Lillo, Claudio Fava, Giuseppe Pipitone, Luca Ferrara, Sebastiano Ardita e Francesca Andreozzi.
30 marzo 2020 – incontro online Istituto Comprensivo Statale A.R. Chiarelli di Martina Franca (TA), nell’ambito del progetto Legalità, Memoria e Costituzione, incontro con gli studenti su Cittadinanza Responsabile.
20 febbraio 2020 – Catania Libreria Mondadori: presentazione del libro “Giuseppe Fava: la pittura come documento, racconto e denuncia”, saggio monografico sulla pittura di Giuseppe Fava, che egli utilizzò come mezzo di comunicazione efficace per descrivere la Sicilia, i suoi abitanti e le sue piaghe profonde. Con la partecipazione dell’autrice, Giovanna Mori e di G.M. Andreozzi, responsabile dell’Archivio di Giuseppe Fava.
19 febbraio 2020 – Catania, GAM (Galleria d’Arte Moderna) di Catania: Inaugurazione della mostra, curata da Giovanna Mori e dedicata a Elena Fava, “Giuseppe Fava: la pittura come documento, racconto e denuncia”. La mostra è stata realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comuna di Catania.
1 – 2 febbraio 2020 – Palazzolo Acreide Premio G.Fava Giovani – Il vizio della memoria, organizzato dalla Fondazione Giuseppe Fava, il Coordinamento Giuseppe Fava di Palazzolo A., l’Associazione Culturale Dahlia, con il patrocinio del Comune di Palazzolo A. e in collaborazione con l’Associazione Antiracket di Palazzolo, LIBERA di Siracusa e Verbavolant.
1 febbraio – Salone ex Biblioteca comunale: Incontro con gli studenti delle scuole superiori di Palazzolo Acreide, moderato da Marta Silvestre giornalista di Meridionews, sul tema: “Notizie dalla rete, il giornalismo tra fake e news” con la partecipazione Giorgio Mottola video giornalista di Report RAI3 (Premio G.Fava Giovani 2020) e Francesca Andreozzi (Presidente della Fondazione Fava).
2 febbraio – Aula Consiliare del Comune di Palazzolo A.:Dibattito, moderato dalla giornalista Marta Silvestre, sul tema: Social, politica e fake news. Cosa c’è dietro?” con Giorgio Mottola, video giornalista di Report (RAI3), Sebastiano Ardita, Magistrato e Presidente Prima Commissione del CSM, Massimiliano Perna, giornalista freelance e Francesca Andreozzi, Presidente della Fondazione Fava.
Consegna del Premio Fava giovani a Giorgio Mottola “che, svelando un sistema capace di condizionarle e minare le nostre democrazie, ha mostrato quali sono la forza e il ruolo della stampa in una società civile e moderna: essere rivelatrice di verità da puntare contro ogni potere”.
15 gennaio 2020 – Catania Incontro con gli studenti della terza media della Scuola media statale Raffaello Sanzio di Tremestieri Etneo (CT) nell’ambito del progetto del MIUR “Legalità nelle scuole”.
5 gennaio 2020 – Catania, Teatro Machiavelli Assemblea contro mafia e razzismo e corteo silenzioso, organizzato da I siciliani giovani, Rete Antirazzista catanese e Fondazione Giuseppe Fava.
Sotto la lapide in via Giuseppe Fava: gli studenti del Liceo Musicale Turrisi Colonna di Catania, diretti dal Maestro Fabio Raciti, hanno suonato il Silenzio fuori ordinanza. All’esibizione è seguita la consegna di due chitarre, rispettivamente all’Istituto comprensivo “C. Battisti” in memoria di Giuseppe Fava, da parte del Comune di Catania, e all’Istituto comprensivo “V. Messina” di Palazzolo Acreide in memoria di Elena Fava.
Piccolo Teatro: dibattito, moderato da Lorenzo Tondo sul tema: “Trafficanti di uomini, la verità e i silenzi” al quale hanno partecipato i giornalisti Nancy Porsia, Francesca Mannocchi e Nello Scavo, autori di coraggiose inchieste sul traffico di migranti in Libia.
Consegna del Premio Nazionale di giornalismo “Giuseppe Fava Nient’altro che la Verità. Scritture e immagini contro le mafie” ai giornalisti Nancy Porsia, Francesca Mannocchi e Nello Scavo “per aver indagato e raccontato il traffico di essere umani in Libia e i silenzi che lo coprono. Per averci ricordato, ognuno con il proprio lavoro, che la verità si avvicina se nessun giornalista viene lasciato solo”.
 
19 dicembre 2019 – Catania – Scuola di cinema: Partecipazione al cineforum organizzato dal presidio universitario di Libera e proiezione del film “Sicilian Ghost story”.
 29 novembre 2019 – S. Teresa di Riva (ME) – Incontro con gli studenti delle scuole secondarie di I grado dell’ I.C. Santa Teresa di Riva.
 25 ottobre 2019 – Catania – Teatro Brancati: presentazione del libro di Giovanni D’Angelo “Giuseppe Fava e il cinema. Lo sguardo dell’artista, l’analisi dell’intellettuale”,131 tra le migliori recensioni cinematografiche pubblicate su Espresso sera. Intervengono Maria Teresa Ciancio, Giuseppe Maria Andreozzi, Maria Lombardo, Giovanni D’Angelo; Manuela Ventura legge alcune pagine del libro.
 2 ottobre 2019 – Catania – Giardino di Scidà: incontro con gli studenti del liceo Niccolò Copernico di Udine.
 Ottobre – dicembre 2019 – Catania – Realizzazione del Percorso “Io nella Legalità?” in collaborazione con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Catania. La Fondazione Giuseppe Fava, nell’ambito dell’educazione alla legalità che tradizionalmente svolge ogni anno nelle scuole, ha proposto la propria collaborazione, a titolo gratuito, per la diffusione dell’ultimo discorso pubblico tenuto da Giuseppe Fava sulla mafia, il 22 dicembre 1983, due settimane prima di essere assassinato, agli studenti degli istituti superiori di Palazzolo Acreide, suo paese natale. Sono stati proposti diversi laboratori, ciascuno della durata di 9 ore, tutti riconducibili al tema della legalità: a) Laboratorio teatrale per la messa in scena di una lettura della lezione sulla mafia; b) Laboratorio grafico pittorico; c) Laboratorio socio-linguistico sullo stereotipo mafioso; d) Laboratorio socio-statistico sulla mafiosità dei comportamenti propri e altrui.
Da ottobre a dicembre 2019 sono stati realizzati i seguenti laboratori: 1) Scuola media Battisti: Laboratorio teatrale; 2) Scuola elementare Vespucci: Laboratorio teatrale; 3) Scuola media San Giovanni Bosco: Laboratorio teatrale; 4) Scuola elementare Santi Giuffrida: Progetto grafico pittorico.
18 settembre 2019 – Catania – Legatoria Prampolini: presentazione della monografia di Giovanna Mori “Giuseppe Fava, la pittura come documento, racconto e denuncia”.
13 settembre 2019 – Catania – Palazzo della Cultura, Corte Mariella Lo Giudice: Ascoltando Pippo Fava. in occasione del 94° anniversario della nascita di Pippo Fava la Fondazione ha proposto un recital di testi andati in onda su Radio Uno nel novembre 1977, durante la trasmissione Voi ed Io condotta da Giuseppe Fava. I testi, scritti per le voci di Mariella Lo Giudice, Miko Magistro e Giuseppe Fava sono stati interpretati da Alessandra Costanzo, Miko Magistro e Angelo Tosto, con il coordinamento di Orazio Torrisi.
 Agosto – settembre 2019 – Palazzolo Acreide (SR) – Il vizio della memoria. Palazzolo ricorda Pippo Fava. 20 agosto: incontro con il giornalista Antonio Roccuzzo e proiezione del corto “Miles Siciliano”.  2 settembre: Incontro con Attilio Bolzoni e presentazione del libro “Il padrino dell’antimafia”. 12 settembre, teatro Greco: Il sistema Montante – drammaturgia sugli atti della Commissione Antimafia. 14 settembre: cerimonia di commemorazione di Pippo Fava, con la partecipazione del baby sindaco e della baby giunta comunale; presentazione a cura di Giuseppe Andreozzi della monografia “Giuseppe Fava, la pittura come documento, racconto e denuncia”, di Giovanna Mori; dibattito “Il vizio della giustizia. Omicidio Fava tra processo e depistaggi”, con Francesca Andreozzi, Graziella Proto, Sebastiano Gulisano, Maurizio Parisi. Modera Dario De Luca, Meridionews; proiezione de “L’istruttoria. Atti del processo in morte di Giuseppe Fava”, di Ninni Bruschetta.
9 agosto 2019 – Catania – Trame di quartiere, San Berillo: Incontro con il gruppo scout di Padova all’interno dell’iniziativa “Estate Liberi” del coordinamento di Catania di Libera.
2 agosto 2019 – Santa Teresa di Riva (ME) – Partecipazione alla XIV edizione del “Premio Zappalà, incontro alla vita”. Intervengono Vittorio Teresi e Francesca Andreozzi
18 luglio 2019 – Catania – GAM (galleria di Arte moderna di Catania). Partecipazione alla Conversazioni in mostra della mostra “Cicatrici” dell’associazione B.live
30 maggio 2019 – Palazzolo Acreide (SR) – Uccisi due volte. Assassinio e depistaggio di Pippo Fava e Paolo Borsellino. Gli studenti di San Benedetto del Tronto e di Palazzolo Acreide incontrano le famiglie Fava e Borsellino. Intervengono Dott.ssa Fiammetta Borsellino, Prof. Fabio Giallombardo, autore di “Cosa Vostra. Mafia e Istituzioni in Italia”, On. Claudio Fava, presidente Commissione Antimafia in Sicilia, Dott.ssa Francesca Andreozzi, vice presidente della Fondazione Giuseppe Fava; moderazione di Natya Migliori, docente e redattrice di Le Siciliane – Casablanca
23 maggio 2019 – Milano – Palazzo del Cinema Anteo. “Prima che vi uccidano. Il cinema di Giuseppe Fava”: proiezione de I SICILIANI, regia di Vittorio Sindoni, da e con Giuseppe Fava, musica di Riz Ortolani, e di altri documenti filmici di Giuseppe Fava. Intervengono Giuseppe Spina del Circuito Nomadica (circuito per le arti e il cinema di ricerca), Vittorio Sindoni, regista, Massimiliano Scuriatti, curatore dell’evento Giuseppe Fava oltre il Giornalismo e Francesca Andreozzi, vicepresidente della Fondazione Giuseppe Fava.
21 maggio 2019 – Milano – “La verità recitata”: Presentazione del secondo volume di “Giuseppe Fava, La verità recitata, Tutto il teatro” edizioni Bietti, a cura di Massimiliano Scuriatti. Intervengono il curatore, Francesca Andreozzi, vicepresidente della Fondazione Fava, modera Raffaella Di Rosa, giornalista.
20 maggio 2019 – Cologno Monzese (MI) – Incontro con gli studenti delle scuole medie di Cologno Monzese e Cinisello Balsamo.
16 maggio 2019 – Milano – “Giuseppe Fava: cronaca di un uomo libero”. Tavola rotonda sulla poliedrica attività di Giuseppe Fava con Stefano Parise, Direttore Area Biblioteche del Comune di Milano. Interventi di Claudio Fava, Antonio Roccuzzo, Massimiliano Scuriatti, Giovanna Mori, Vittorio Sindoni, Nando dalla Chiesa, Maria Teresa Ciancio. Moderazione di Marco Gaiazzi.
14 maggio 2019 – Catania – Memorial day 2019 del SAP per celebrare le vittime della mafia, del terrorismo, del dovere e di ogni forma di criminalità.
6 – 7 maggio 2019 – Augusta (SR) – Educazione alla Legalità e Antimafia – Incontri sulla legalità organizzati dall’associazione “Genitori e Figli” in collaborazione con Collettivo Antigone e la partecipazione della Fondazione Fava, rivolti agli studenti del Liceo “Mègara”, dell’Istituto Superiore “Gaetano Arangio Ruiz”, degli I.C. “O.M. Corbino”, “Principe di Napoli”, “Salvatore Todaro” e “Domenico Costa”.
3 Maggio 2019, Matera, Giornata della Memoria dei Giornalisti uccisi da mafia e terrorismo, organizzato dall’Unione Nazionale Cronisti Italiani (UNCI)
1 marzo – 12 aprile 2019 – Catania – Seminari “Mafia e antimafia oggi”  all’interno del Laboratorio di Ateneo “Territorio, migrazioni, ambiente e mafie“, dedicato alla memoria del magistrato catanese Giambattista Scidà. Sono organizzati dal Disum in collaborazione con Libera, Gapa, I siciliani giovani, Memoria e futuro, Fondazione Fava, Udi, Dipartimento di Ingegneria civile e Architettura. Il ciclo di incontri “mafia e antimafia oggi” vuole rispondere all’esigenza di capire meglio, di tentare una lettura più attuale possibile di un fenomeno come quello mafioso che conserva una straordinaria capacità di adattarsi ai cambiamenti e di riprodursi , rimanendo allo stesso tempo se stesso.
16 aprile 2019 – Milano – Inaugurazione “Giuseppe Fava oltre il giornalismo. La pittura come documento e denuncia”, un progetto della Fondazione Fava e di Massimiliano Scuriatti, mostra a cura di Giovanna Mori.
9 aprile 2019 – Catania – Giardino di Scidà: incontro con gli studenti del Gymnase de Morges.
4 aprile 2019 – Catania – Palazzo della Cultura. Partecipazione alla quarta edizione del progetto “Un Giardino delle Giuste e dei Giusti in ogni scuola”.
27 marzo 2019 – Catania – Pubblicazione della monografia “Giuseppe Fava: la pittura come documento, racconto e denuncia” di Giovanna Mori.
1 marzo 2019 – Milazzo – Partecipazione alla rassegna di cinema e teatro sulla Legalità ‘Se si insegnasse la bellezza’; proiezione del film su Giuseppe Fava “Prima che la notte” e dibattito con gli studenti delle scuole medie di Milazzo.
20 – 23 febbraio 2019 – Catania – Liceo statale G. Turrisi Colonna: Incontri con gli studenti.
5 febbraio 2019 – Milazzo – Partecipazione alla rassegna di cinema e teatro sulla Legalità ‘Se si insegnasse la bellezza’; proiezione del film su Giuseppe Fava “Prima che la notte” e dibattito con gli studenti dei licei e dell’Istituto Commerciale di Milazzo.
2 febbraio 2019 – Palazzolo Acreide – Salone ex Biblioteca comunale, incontro con gli studenti sul tema: “Da Giuseppe Fava ai nostri giorni. I nuovi “carusi”. Proiezione di un documentario di Pippo Fava e a seguire incontro/dibattito con i giornalisti Alessia Candito, Stefania D’Ignoti, Massimiliano Perna. Sala del Consiglio Comunale: Proiezione di un breve filmato di Fava e lettura delle pagine finali del romanzo  “Prima che vi uccidano”. Incontro/dibattito “Migranti, dopo le parole…” con Francesca Andreozzi, Alessia Candito, Stefania D’Ignoti, Massimiliano Perna, Yoro Ndao. Intervento musicale di Giuseppe Giuffrida. Consegna del Premio Fava Giovani ad Alessia Candito; menzione speciale a Stefania d’Ignoti e Massimiliano Perna.
5 gennaio 2019 – Catania – Marcia silenziosa de I siciliani giovani con gli studenti delle scuole catanesi fino alla lapide di via Fava. Consegna di due strumenti musicali in memoria di Giuseppe Fava (da parte del Comune di Catania all’ I.C. Malerba, plesso scuola secondaria di 1 grado Leopardi) e di Elena Fava (da parte della Fondazione Fava Liceo Statale Turrisi Colonna). Teatro Stabile di Catania, dibattito, moderato da Mario Barresi, sul tema “Antimafia 35 anni dopo: dire, fare o sembrare” al quale prenderanno parte Luigi Ciotti, Claudio Fava, Armando Spataro e Giovanni Maria Bellu. Consegna del Premio Nazionale Giuseppe Fava Nient’altro che la Verità a Giovanni Maria Bellu “che ha saputo fare del mestiere di giornalista una quotidiana risorsa per la ricerca della verità e per il dovere della memoria”.
10 dicembre 2018 – Catania, Istituto Penitenziario Minorile: Francesca Andreozzi testimonianza con i ragazzi ristretti
7 dicembre 2018: Palazzolo Acreide. Maria Teresa Ciancio- due incontri con gli alunni della quinta elementare e della terza media dell’IC Vincenzo Messina.
29 novembre 2018 – Cologno Monzese (MI): Francesca Andreozzi -incontro con gli studenti dell’Istituto Superiore Leonardo da Vinci
 27 novembre 2018. Catania Centro ZO, Catania- Partecipazione al Film fest. Messa in scena di Lezione sulla mafia con Roberto Disma e i ragazzi dell’Orchestra Musica Insieme Librino.
 12 novembre 2018 – Lentini (SR): Francesca Andreozzi – incontro con gli studenti della Liceo Scientifico Elio Vittorini
 7 novembre 2018 – S. Teresa di Riva (ME): Francesca Andreozzi – incontro con gli studenti delle scuole secondarie di I grado dell’I.C. Santa Teresa di Riva
 1 novembre 2018 – Canicattini Bagni (SR): incontro sulla mafia aperto a studenti e docenti
 21 settembre 2018 – Palazzo della Cultura, Catania: “Passeggiando con Pippo Fava, canzoni e ballate”, con Alessandra Costanzo, Andreazzurra Gullotta e il coro Free Gospel Sound, Alfio Guzzetta, Gregorio Lui, Riccardo Maria Tarci, con il coordinamento di Orazio Torrisi.
16 settembre 2018- Palazzolo Acreide “I vicoli di Fava” mostra concorso di pittura e fotografia
 15 settembre 2018 – Catania, quartiere S. Berillo:
Passeggiando con Pippo Fava. Pippo Pattavina legge Giuseppe Fava, con l’accompagnamento musicale di Salverico Cutuli (2 repliche)
 14 settembre 2018 – Palazzolo Acreide, piazza San Paolo: “Il vizio della memoria, ricordando Giuseppe Fava” incontro con Graziella Proto, fondatrice e direttrice del mensile antimafia online “Casablanca”, e Giuseppe M. Andreozzi, curatore e responsabile dell’archivio di Giuseppe Fava.
 8 – 9 settembre 2018 – Catania: Corso di formazione per i formatori del Giardino di Scidà (Francesca Andreozzi)
 31 agosto– Palazzolo Acreide Incontro dibattito su Informazione libera in Sicilia: è possibile? Ne discutono, coordinati da Cecile Landman, i giornalisti Graziella Proto, Antonio Condorelli, Giacomo Di Girolamo.
2 settembre – Palazzolo Acreide Castello Medievale Messa in scena di “Lezione sulla mafia” con Roberto Disma e Ginevra Alibrio, accompagnati dai ragazzi dell’Orchestra Musica Insieme Librino.
20 agosto- Palazzolo Acreide Presentazione del libro di F. Giallombardo: Cosa vostra. Mafia e istituzioni in Italia. Ne discutono con l’autore la giornalista Natya Migliori, Nello Gibilisco, del Coordinamento Fava di Palazzolo Acreide, G.M. Andreozzi, responsabile per la Fondazione dell’archivio di Giuseppe Fava.
19 agosto-2 settembre Palazzolo Acreide Dedicato a Pippo Fava (col patrocinio del Comune di Palazzolo Acreide) Presentazione del libro di E. Zanca E vissero tutti felici e contenti. Ne discute con l’autore la giornalista Natya Migliori, lettura di brani di Sebastiano Spada.
19 giugno 2018-Catania: Giardino di Scidà: Proiezione del film Prima che la notte e dibattito con Claudio Fava e Riccardo Orioles
23 maggio 2018- Trecastagni: Adriana Laudani e Antonio Fisichella incontrano gli studenti delle terze medie della scuola Ercole Patti e discutono sulla percezione della mafia e gli strumenti di lotta nella legalità.
23 maggio 2018 – Catania: corteo con il gruppo scout di Catania, testimonianza davanti la lapide di Giuseppe Fava
21 maggio 2018 – Catania: visita all’archivio di Fava della IV G del Liceo Einstein di Milano
9 maggio 2018 – Tremestieri Etneo (CT): Maria Teresa Ciancio e Giuseppe M. Andreozzi incontro e dibattito con gli studenti delle terze medie della scuola Raffaello Sanzio sulla percezione della mafia e strumenti di legalità.
3 Maggio 2018, Venezia, Giornata della Memoria dei Giornalisti uccisi da mafia e terrorismo, organizzato dall’Unione Nazionale Cronisti Italiani (UNCI)
12 aprile 2018, Catania – Palazzo della Cultura: cerimonia conclusiva “Un giardino per giuste e giusti”
16 – 24 marzo, Sicilia: serie di incontri siciliani con il Prof. Fabio Giallombardo, autore di “Cosa Vostra“, percorso storico e antologico su Mafia e Istituzioni in Italia attraverso l’opera di Giuseppe Fava e gli scritti di altri Autori. (Francesca Andreozzi)
5 marzo – 27 aprile 2018 – Università di Catania: Auditorium del Monastero dei Benedettini : LABORATORIO DI ATENEO “Mafia e antimafia: storia, legislazione e attualità”, Organizzato n collaborazione con l’Università e associazioni della società civile impegnate nel territorio sulle tematiche che riguardano, a diversi livelli, la legalità e il contrasto alla mafia, i laboratori sono aperti alla partecipazione di studenti iscritti a tutti i corsi di
studio istituiti all’Università di Catania e danno diritto a 3 CFU (altre attività formative); le iscrizioni sono aperte inoltre a insegnanti di scuola di ogni ordine e grado
e cittadini, impegnati nel mondo del volontariato e attivi sul territorio.
26 febbraio 2018 – Floridia: Francesca Andreozzi incontra gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Salvatore Quasimodo” di Floridia.
15 febbraio 2018 – Catania: Liceo classico N. Spedalieri, presentazione della lezione sulla mafia di Giuseppe Fava e distribuzione dell’opuscolo agli studenti di due classi del triennio. (Maria Teresa Ciancio e Francesca Andreozzi)
27 – 28 gennaio 2018 – Palazzolo Acreide  Il Vizio della Memoria, lettura di “Lezione sulla mafia” con Roberto Disma e Ginevra Alibrio, accompagnati dai ragazzi dell’Orchestra Musica Insieme Librino. Incontro e dibattito sulla lezione di legalità lasciata da Giuseppe Fava, con la partecipazione di 400 studenti delle scuole superiori di Palazzolo Acreide e distribuzione del libretto “Lezione sulla mafia”
28 gennaio 2018 –Proiezione del documentario “Vivere alla grande” di Fabio Leli, a seguire dibattito, moderato dalla giornalista di MeridioNews Marta Silvestre, sulla ludopatia e le ricadute socio economiche sul territorio, con il regista, Maria Teresa Ciancio (Presidente della Fondazione Fava), Francesca Andreozzi (Vice Presidente della Fondazione Fava e Psicoterapeuta), Luciano Modica (Amministratore Giudiziario autore di testi teatrali sulla ludopatia), Paolo Caligiore (Coordinatore Provincia di SR Associazioni Antiracket). Consegna del Premio Fava giovani a Fabio Leli.
5 gennaio 2018 – Catania – Marcia silenziosa de I siciliani giovani con gli studenti delle scuole catanesi fino alla lapide di via Fava
Consegna di due strumenti musicali in memoria di Giuseppe Fava (da parte del Comune di Catania all’I.C. Malerba di Catania) e di Elena Fava (da parte della Fondazione Fava all’I.C. Todaro di Augusta)
Teatro Stabile di Catania, proiezione del Trailer del film Prima della notte e dibattito con il regista Daniele Vicari e Claudio Fava e Michele Gambino, autori del libro da cui è stata tratta la sceneggiatura.
Consegna del Premio Nazionale Giuseppe Fava Nient’altro che la Verità alla memoria di Daphne Caruana Galizia.
 3 Novembre 2017 Trento: Teatro Sociale. Partecipazione all’evento Il silenzio è mafia organizzato dall’Ordine degli Avvocati di Trento.
14 Settembre 2017 Catania: Teatro Antico. Leo Gullotta legge Giuseppe Fava, in occasione del 92° anniversario della nascita.
12 Settembre 2017 Catania: pubblicazione del libro “Luigi Lo Cascio e Leo Gullotta leggono Giuseppe Fava. Il libro raccoglie i testi delle letture tenute a Catania il 14 settembre del 2016 e del 2017.
29 Maggio 2017 Palazzolo Acreide (SR): premiazione della studentessa Benedetta Scirpo, della classe IIA del Liceo Classico Platone di Palazzolo Acreide, seconda classificata al 4° concorso “Liberamente dalla lettura alla scrittura” organizzato dal Lions Club Palazzolo Acreide, con una recensione del libro Prima che vi uccidano di Giuseppe Fava.
18 maggio 2017 Augusta (SR): intitolazione dell’Auditorium dell’Istituto Comprensivo S. Todaro a Giuseppe Fava, con l’intervento di Presidente e Vicepresidente della Fondazione Giuseppe Fava.
3 Maggio 2017, Torino, Giornata della Memoria dei Giornalisti uccisi da mafia e terrorismo, organizzato dall’Unione Nazionale Cronisti Italiani (UNCI)
27 Aprile 2017 Catania: lancio del progetto di crowdfunding per la stampa di 500 copie di Lezione sulla mafia, da distribuire agli studenti delle scuole perché entri nel programma didattico sulla legalità.
3 Marzo – 3 Aprile 2017 Catania: Auditorium Monastero dei Benedettini.  “Laboratorio Donne e mafie” organizzato dal Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, in collaborazione con la Fondazione fava, l’UDI, la CGIL.
8 Gennaio 2017 Palazzolo Acreide (SR): Aula consiliare del Comune. Presentazione del progetto “In fieri. Secondo Giuseppe Fava”, da parte dei ragazzi dell’ACCI Lab (Arte Creativa e Cultura Innovativa).
7 Gennaio 2017 Palazzolo Acreide (SR): Aula consiliare del Comune. Incontro sul ruolo civile ed educazionale del teatro, attraverso l’esperienza del Nuovo Teatro Sanità di Napoli, e consegna del Premio Giuseppe Fava Giovani a Mario Gelardi, presidente e direttore artistico, e ai ragazzi del collettivo del NTS.
5 Gennaio 2017 Catania: via Giuseppe Fava. Tradizionale deposizione di fiori sotto la lapide. In memoria di Elena Fava ha cantato il coro giovanile della Civita “Alkantara” al quale la Fondazione ha donato una tromba. All’interno del Teatro Verga, gli attori della scuola del Teatro Stabile hanno letto brani tratti dalla Lezione sulla mafia, con intermezzi musicali dell’orchestra Musica per Librino, alla quale è stato donato un violino. È seguito il dibattito “La città (im)possibile”, e la consegna del Premio Fava a Giovanni Tizian.
Dicembre 2016 Catania: Pubblicazione del testo di Lezione sulla Mafia
11-20 Novembre 2016 Noto (SR): Il cinema di Ugo Saitta e Giuseppe Fava.
10 e 16 Novembre 2016 Trecastagni (CT): Scuola media Ercole Patti, proiezione e commento del video “Lezione sulla mafia”:
20 settembre 2016 Catania: ritrovamento durante il riordino dell’archivio di Giuseppe Fava del racconto che potrebbe essere considerato l’esordio pubblico di Fava come scrittore. Pubblicato su “La Sicilia” Domenica 16 novembre 1947, due giorni prima della laurea in Giurisprudenza, aveva 22 anni.
14 Settembre 2016 Catania: Palazzo della Cultura. Luigi Lo Cascio legge Giuseppe Fava, in occasione del 91° anniversario della nascita.
Luglio 2016 Catania: trascrizione testuale dell’audio della registrazione dell’ultimo intervento di Giuseppe Fava “Lezione sulla mafia” Palazzolo Acreide 22 dicembre 1983.
22 Giugno 2016 Catania:Rettorato dell’Università. Firma della convenzione tra l’Università di Catania e la Fondazione Giuseppe Fava per collaborazione a progetti di educazione alla legalità.
23 Maggio 2016 Catania: Palazzo di Giustizia. Partecipazione alla commemorazione di Giovanni Falcone, organizzata dall’ANM, con il lavoro multimediale su Giuseppe Fava realizzato dagli studenti del liceo scientifico Boggio Lera.
3 Maggio 2016, Reggio Calabria, Giornata della Memoria dei Giornalisti uccisi da mafia e terrorismo, organizzato dall’Unione Nazionale Cronisti Italiani (UNCI)
28-29 Aprile Augusta (SR):Istituto Ruiz- partecipazione a due incontri sulla legalità.
21 Aprile 2016 Augusta (SR): Istituto Todaro- Partecipazione alla chiusura del corso su Educazione antimafia attraverso le generazioni, organizzato dalla scuola in collaborazione con il centro Hauser.
1 Aprile 2016 Tremestieri Etneo (CT): Partecipazione alla Giornata della memoria.
19 Marzo 2016 Catania – Piazza Horacio Maiorana: “I Giardini delle Giuste e dei Giusti” Posa di piantine dedicate alla memoria di Giuseppe Fava e Beppe Montana
13 marzo 2016 Acquasparta (Terni): inaugurazione del Presidio di Libera intitolato a Giuseppe Fava.
12 Gennaio 2016 Catania: Monastero dei Benedettini. Partecipazione al Convegno “Le verità nascoste, da Moro a Mattarella e La Torre”
5 Gennaio 2016 Catania: tradizionale deposizione dei fiori alla lapide di via Giuseppe Fava, e concerto dei bambini di San Cristoforo dell’Orchestra Falcone e Borsellino per ricordare Elena Fava.
4 Gennaio 2016 Palazzolo Acreide: Aula Consiliare del Comune; dibattito su “La mafia in casa nostra” con Sebastiano Ardita, Damiano Chiaramonte, Alessio di Modica, F.Paolo Giordano, Angelo Migliore, coordina Sebastiano Infantino. Consegna del Premio Fava-Giovani a Alessio di Modica.
3 Gennaio 2016 Palazzolo Acreide: Aula Consiliare del Comune: rappresentazione teatrale di “OSSA” (di e con Alessio di Modica)
L’anno 2016 è stato, per la Fondazione Giuseppe Fava, estremamente difficile, per la necessità di riorganizzare, dopo la scomparsa di Elena Fava, il consiglio di amministrazione e di rimodulare le attività in assenza di quella che era stata la memoria storica e la testimonianza vivente di Giuseppe Fava.
10 ottobre 2015 – Villalba (Caltanissetta): “Pippo Fava rivive a Villalba” incontro culturale organizzato e curato da alcuni cittadini villalbesi, tra questi lo scrittore e giornalista Jim Tatano, insieme alla Fondazione Giuseppe Fava.
18 Giugno 2015 – Lamezia Terme (Catanzaro): “La Forza Della Parola”. Evento nell’ambito della 4a edizione di Trame Festival. Luigi Lo Cascio legge testi teatrali e articoli di Giuseppe Fava e di Giancarlo Siani. A seguire la testimonianza del fratello Paolo Siani
27 Maggio 2015 – Fabbrico (Reggio Emilia) Teatro Pedrazzoli: “Una sfida dal Sud”. Evento ideato dal regista Domenico Ammendola, incentrato sulla figura di Giuseppe Fava, nell’ambito del progetto “Teatro e Legalità”. Testi di Giuseppe Fava, letti da Luigi Lo Cascio
11 Maggio 2015 – Padova: partecipazione alla manifestazione antirazzista “Padova accoglie”

da - http://www.fondazionefava.it/sito/attivita-informazione-educazione-antimafia/
587  Forum Pubblico / SIAMO DIFFERENTI e DIVERSI, UGUALI nei DIRITTI e DOVERI, ma DIVISI in CATEGORIE SOCIALI. / Giuseppe Fava nasce a Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa, il ... inserito:: Aprile 22, 2023, 11:43:44 pm
Biografia
Giuseppe Fava nasce a Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa, il 15 Settembre del 1925. Profondamente innamorato del paese natale, dove i genitori abitarono sino alla fine degli anni ’90, lo visitava spesso e lo ha celebrato nei suoi scritti (paese mio). Negli anni ’40 si trasferì a Siracusa per frequentare il Ginnasio ed il Liceo. Fu tra i migliori alunni del Liceo Gargallo, che recentemente ha intitolato all’illustre allievo la Biblioteca dell’Istituto. Visse a Siracusa gli anni della guerra in Sicilia, dedicando a quel soggiorno splendide pagine.

Dopo gli studi liceali si trasferì a Catania e si laureò in Giurisprudenza. Alla carriera di avvocato preferì la professione di giornalista, che iniziò come cronista al giornale Sport Sud di Catania. Dal 1951 al 1954 fu capocronista al Giornale dell’isola, e successivamente al Corriere di Sicilia.
Alla fine degli anni ’50, col cambiamento di gestione di quel quotidiano, passò al giornale L’Isola – Ultimissime, prima di approdare, sempre come capocronista, al quotidiano catanese del pomeriggio Espresso sera, ove lavorò per oltre venti anni. In quel periodo, oltre l’impegno quotidiano al giornale, fu inviato speciale del settimanale milanese Tempo, e corrispondente del Tuttosport di Torino.
Oltre alle numerose inchieste giornalistiche, raccolte successivamente nei volumi Processo alla Sicilia (1970) e I Siciliani (1980), negli stessi anni maturò una straordinaria vocazione artistica, letteraria e pittorica.
Nel 1966 vinse il Premio Vallecorsi con Cronaca di un Uomo, e nel 1970 il Premio IDI con La Violenza, da cui Florestano Vancini trasse il film di successo Violenza Quinto Potere (1974). Gli anni successivi videro la pubblicazione dei romanzi Gente di rispetto (Bompiani, 1975) da cui Luigi Zampa trasse il film omonimo, Prima che vi uccidano (Bompiani, 1977) e Passione di Michele (Cappelli, 1980) dal quale Werner Schroeter trasse il film Palermo oder Wolfsburg, vincitore dell’Orso d’oro al festival di Berlino del 1980, e delle opere teatrali de Il Proboviro (1972), Bello Bellissimo (1975), Foemina ridens (1980). Opere di grande maturità e complessità che hanno consacrato lo scrittore siciliano come acuto testimone del suo tempo e come profondo studioso ed esperto del fenomeno della mafia siciliana.
Nel decennio 1965-1975 realizzò a Catania e Roma quattro personali degli oli e delle grafiche realizzate in quegli anni.
Nel 1980 fu chiamato alla direzione del Giornale del Sud, idea editoriale maturata all’interno dell’ambiente imprenditoriale, politico e giornalistico della Catania di quegli anni. Fu subito un giornale irriverente, senza prudenze, né ossequi. I notabili furono chiamati a rispondere dei loro misfatti, il sacco edilizio, l’arrembaggio dei mafiosi, la rassegnazione degli onesti. La reazione al pericolo rappresentato da Fava e dal Giornale del Sud fu immediata e forte: la censura, le minacce, gli attentati ed infine il licenziamento. Pochi mesi dopo la rottura di Fava con l’editore il giornale cessava le pubblicazioni.
Nel 1982 Giuseppe Fava costituisce, insieme alla parte della redazione del Giornale del Sud che ne aveva condiviso le scelte di fondo, fonda la cooperativa editoriale Radar e registra una nuova testata I Siciliani.


Con quel mensile, dall’elegante veste tipografica, Fava aveva scelto di raccontare la Sicilia come metafora di quei tempi: la devastazione dell’ambiente, la trappola nucleare di Comiso, la sfida della mafia. Temi che aveva già affrontato nella attività letteraria e che trattava ora col rigore del giornalista. Giornale di inchieste in tutti i campi della società: politica, attualità, sport, spettacolo, costume, arte, che vuole essere appunto il documento critico di una realtà meridionale che profondamente, nel bene e nel male, appartiene a tutti gli italiani. Un giornale che ogni mese sarà anche un libro da custodire. Libro della storia che noi viviamo. Scritto giorno per giorno.
I temi sviscerati quotidianamente nelle inchieste, strettamente contestualizzati nel decennio italiano che tentava disperatamente di lasciarsi alle spalle gli anni di piombo, maturarono la forte idea teatrale de Ultima Violenza, andata in scena al Teatro Stabile di Catania nel novembre-dicembre 1983. Dramma documento di quello che può succedere quando la società ferita e morente farà l’ultimo tentativo di salvezza; un processo a sette personaggi coinvolti forse in un solo assassinio, politici, finanzieri, terroristi e mafiosi, emblematici di tutta la violenza. Il palazzo di giustizia stretto in assedio; fuori l’imminenza della tragedia; può essere una terribile rivolta popolare, oppure il trionfo degli assassini. Una tragedia collettiva dalla quale emerge la vicenda di un uomo solo in cui si aggrovigliano tutte le componenti drammatiche, il dolore, la paura, l’ironia, la vendetta, la speranza, il sogno. Un personaggio che si eleva solitario e misterioso nel cuore della tragedia fino alla rivelazione finale. Arcangelo o diavolo? Domanda giusta, poiché non sappiamo chi sarà presto o tardi il padrone della società italiana e quindi della nostra vita.
Ancora una reazione al pericolo Fava, questa volte ancora più forte, cinque pallottole umide di pioggia la sera del 5 gennaio del 1984, alle 21,30.
Non fa in tempo a voltarsi né a stupirsi. Probabilmente non si accorge neppure di morire. Sarà l’unico effimero conforto per la famiglia.


da - http://www.fondazionefava.it/sito/biografia/

588  Forum Pubblico / GIORNALISMO INVESTIGATIVO E D'INCHIESTA, DOPO IL 10 APRILE 2023. / Nessuno fa bear watching alle Aleutine. È l'ultimo post che dedico all'orso, ... inserito:: Aprile 22, 2023, 06:32:56 pm
Post della sezione Notizie

Elio Truzzolillo  odreptSnsocil27cu111ghu62a66h011u9a0f6 52i5c73l3940flmm1f12l  ·

Grazie a Piervittorio Trebucchi che mi ha risparmiato il tempo delle verifiche. Io in ogni caso sono un povero pirla che ogni tanto cerca di capire alcune realtà che la stampa affronta con faciloneria, Lorenzo Tosa è un giornalista direttore di testata.
P.S.: aggiungerei che solitamente i turisti ammirano gli orsi da piattaforme appositamente costruite. Anche i leoni si possono ammirare se fate un safari, ogni cosa ha le sue specificità e il suo contesto, non ragioniamo sempre con leggi generali che pretendiamo di applicare senza provare a prendere un minimo di informazioni sul caso in esame.

Piervittorio Trebucchi  oportndSesc1l8ffu63ga67fh065flhaf6346 gam6gm11cf5hm1m2i8iiaf  ·

È l'ultimo post che dedico all'orso, prometto.
Ma dato che mi si stanno scartavetrando le palle per un post, che allego, condiviso ovunque dalle anime belle a partire dal re del cringe ex pentastellato Lorenzo Tosa, a firma di questo Federico Andreoli che in virtù di una vacanza di tre giorni in Alaska da bravo milanese vorrebbe spiegare ai trentini come si gestiscono gli orsi, e al resto dell'umanità l'ambientalismo, vorrei mettere i puntini sulle i, rispondendogli dalla mia bacheca.
1) so che ti hanno raccontato che ti avrebbero portato a vedere gli orsi alle isole Aleutine.
Magari era scritto sul programma del viaggio organizzato Alpitour all inclusive.
Ma no, tu le Aleutine non le hai viste nemmeno col binocolo, e probabilmente manco sapevi dove stessi andando, e non l'hai capito ancora oggi.
Perché vedi, le isole Aleutine sono tipo 2000 km a sud ovest da dove sei andato tu, ed alle Aleutine gli orsi si va solo a cacciarli (500 abbattimenti l'anno) perché diventino trofei da parete e pellicce da stendere davanti al caminetto.

Nessuno fa bear watching alle Aleutine.
In pratica, è come se ti avessero portato nelle risaie del vercellese, e ti avessero raccontato che quella era la Camargue.
2) tu sei stato a Brooks Falls (le cascate del fiume Brooks), non a Brooke Falls (quella è una cantante, la trovi su Spotify, non in Alaska).
Ed in particolare in uno dei tanti lodge a misura di milanese del "gruppo vacanze San Babila", che ci stanno nella riserva del Katmai, dove nei viaggi all inclusive i turisti vanno a vedere gli orsi che pescano i salmoni. E ci vanno solo nel periodo di risalita dei salmoni, da giugno a settembre, perché se ci vai prima, appena gli orsi escono dal letargo affamati, e i salmoni non ci sono ancora, col cazzo che stanno a distanza dai turisti a farsi gli affari loro.
No, ti sbranano, e col tuo campanellino ci fanno giocare i cuccioli.
Prima di sbranarsi anche quelli, perché gli orsi maschi non vanno molto per il sottile, quando hanno fame, e di prassi se magnano pure gli orsetti tanto pucciosi.
3) pensare di poter dare suggerimenti ecologici perché si sono trascorsi tre giorni nel Katmai (raggiunto con sei/otto voli, tra andata e ritorno, pari a circa 8500 kg di CO2 immessa in atmosfera...), è come pretendere di dare suggerimenti sulla conservazione dei rinoceronti bianchi in africa, perché si è fatto un weekend nel Parco Zoologico Natura Viva (molto bello, peraltro) a Pastrengo sul Garda, dopo averlo girato con un Hummer.
4) Last but not least, ricordo che l'Alaska ha 0.5 abitanti per km2, il trentino 80 e la Lombardia 420 (visto che i parchi dello Stelvio e dell'Adamello, dove il numero di orsi è fuori controllo, stanno a cavallo delle due regioni).
Davvero qualcuno, a parte ovviamente Lorenzo Tosa, sta pensando di comparare le due realtà, i due ecosistemi, e sta pensando che il modello dell'una sia esportabile nell'altra?

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10227430299495837&id=1613032628

589  Forum Pubblico / LA NOSTRA COLLINA della più BELLA UMANITA', quella CURIOSA. / Aumento compensi per riduzione liste d’attesa e per chi lavora nei Ps. inserito:: Aprile 22, 2023, 06:25:34 pm
Aumento compensi per riduzione liste d’attesa e per chi lavora nei Ps.

Più risorse per il personale del Ssn e stretta su medici a gettone.

Schillaci: “Un provvedimento entro l’inizio dell’estate” -

Quotidiano Sanità
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590  Forum Pubblico / LA NOSTRA COLLINA della più BELLA UMANITA', quella CURIOSA. / È ancora possibile raggiungere il benessere finanziario grazie al trading? inserito:: Aprile 22, 2023, 06:19:08 pm
Advertorial

Qual è il "segreto" per ottenere rendimenti eccezionali grazie al trading? Lo scopriamo in quest’intervista con il 4 volte Campione del Mondo
(FOTO) Andrea Unger vince per la terza volta il Mondiale di Trading nel 2010 e viene premiato nella sede della Borsa di Chicago.

di Andrea Angiolini
1 marzo 2023

È ancora possibile raggiungere il benessere finanziario grazie al trading?
O per avere successo devi essere “cervellone”, programmatore o esperto di finanza?
Per capire se il trading è ancora una strada valida…
Ho deciso di intervistare Andrea Unger: l’unico trader al mondo ad aver vinto il Campionato Mondiale di Trading ben 4 volte.
Fino a oggi, nessun altro è riuscito nell’impresa.

Per questo successo, è stato intervistato da trasmissioni e riviste prestigiose come:
Il Sole 24 Ore, Milano Finanza, Le Iene, Libero Quotidiano, Il Giornale, La Stampa, Il Tempo, e molte altre ancora.
Andrea Unger è anche autore del bestseller su Amazon “Trattato di Money Management: La gestione professionale del rischio”…
E viene invitato continuamente a partecipare come speaker agli eventi di trading più prestigiosi al mondo in Europa, Asia e Stati Uniti.
Se sei un trader che vuole diventare profittevole…
Oppure un aspirante trader che sogna la libertà finanziaria, vivere di trading o far rendere al meglio il proprio capitale…
Ti consiglio di leggere con attenzione quest’intervista in cui scoprirai:
– Perché il 75% dei trader perde soldi
– Chi è davvero Andrea Unger
– Qual è il suo segreto per ottenere rendimenti così alti
– Dove imparare il suo metodo vincente
Pronto?
Allora partiamo subito:
Ciao Andrea e grazie aver accettato di fare quest’intervista.
Grazie a te.
Spero che quest’intervista aiuti chi la legge a diventare un trader profittevole.
Prima di tutto Andrea, ti chiedo di presentarti. Chi è Andrea Unger?
Parto dal dire che sono una persona riservata che non ama molto parlare di se stesso.

Diciamo che il motivo per cui sono conosciuto è perché sono l’unico ad aver vinto 4 volte il titolo di Campione del Mondo di Trading.
La prima volta nel 2008 quando ho ottenuto rendimenti del 672% in un anno.
Poi ho vinto il titolo di nuovo nel 2009, 2010 e 2012.
Ma la cosa che mi rende più fiero però non sono i miei traguardi, ma l’aver aiutato 3 dei miei studenti a vincere questa prestigiosa competizione:
– Stefano Serafini nel 2017 con rendimento +217%
– Petra Lona Zacek nel 2018 con rendimento+257%
– Lorenzo Misino nel 2021 con rendimento +405%
Questo per me ha dimostrato che:
•   Il mio metodo funziona
•   È insegnabile ad altre persone
Il trading può ancora essere una buona strada da seguire per chi sogna la libertà finanziaria?
Si, il trading è sicuramente una strada che può dare grandi soddisfazioni personali ed economiche, oltre che una grande libertà.
Ma facciamo un passo indietro:
Cos’è il trading, esattamente?
Per trading si intende la compravendita di strumenti finanziari come le azioni, le obbligazioni, le materie prime, le valute, e via così.
Il trader segue l’andamento dei mercati, e cerca di guadagnare un profitto comprando e vendendo al momento giusto.
Può guadagnare sia quando il mercato sale, sia quando scende.
Da sempre nella storia, guerre e crisi economiche hanno permesso agli speculatori più abili di arricchirsi ancora più velocemente.
E in un momento storico in cui sembra esserci una crisi dopo l’altra…
Questo è un vantaggio molto importante per chi cerca sicurezza e libertà finanziaria, specialmente in un contesto instabile come quello di oggi.
Il trading piace così tanto perché:
– Non ci sono clienti rompiscatole e pretenziosi
– Non ci sono capi che ti sfruttano prendendosi i meriti
– Non ci sono colleghi invidiosi da cui difendersi
– Non serve aspettare anni per una promozione
– Non ci sono aumenti da “elemosinare”
– Non ci sono permessi e ferie da concordare
– Non ci sono sedi di lavoro fisse
– Non ci sono crisi che bloccano il mercato
Ci sei solo tu, il tuo computer e l’oceano di opportunità dei mercati finanziari.
È l’ambiente meritocratico al 100%, che tante persone ambiziose e determinate sognano per avere la possibilità di brillare.
E per essere liberi di ottenere il meglio per sé e la propria famiglia.
Forse non ti interessa vivere di trading…
Magari fai un lavoro che ami e sei sicuro andrà sempre bene, permettendoti di offrire un futuro sereno ai tuoi figli…
Ma se hai dei risparmi messi da parte, fare trading qualche ora al giorno potenzialmente può far rendere il tuo capitale anche più del 20% all’anno.
Un rendimento da sogno, se confrontato con il 3% lordo che ottiene di solito un semplice risparmiatore che compra ETF, obbligazioni o altri strumenti finanziari.
Il trading rappresenta quindi per molte persone una grande opportunità per cambiare vita e realizzarsi a livello professionale…
Ma c’è un problema:
Il 75% dei trader perde soldi, e il 93% molla tutto dopo 5 anni.
Perché il 75% dei trader perde soldi?
Al contrario di quello che dicono i vari guru, ostentando la bella vita a Dubai o facendoci credere di essere sempre in giro per il mondo…
Il trading non è tutto rose e fiori, anzi.
Far sembrare che lo sia farà anche vendere tanti corsi a questi formatori professionisti, ma è una bugia pericolosa.
Certo, grazie al trading ho conquistato una libertà economica e personale che che mi dà serenità e tranquillità, e non avrei mai immaginato di raggiungere certi risultati che alcuni considerano “eccezionali”…
Ma ci ho messo parecchio tempo e fatica per capire quale fosse la strategia giusta da seguire.
Quindi risposta è questa:
Il trading è una strada che può dare grandi soddisfazioni personali ed economiche, oltre a grande libertà…
Ma non è una strada facile.
Non ti arricchisci subito, c’è da studiare, e non puoi partire con zero capitale o copiando gli altri.
Serve passione, impegno e soprattutto conoscere la “strada giusta”.
La maggior parte delle persone seguono quella “sbagliata” finendo per perdere soldi.
Qual è la strada giusta da seguire per avere successo nel trading?
Possiamo dire che il mondo del trading si divide in due grandi scuole di pensiero:
Da una parte il trading discrezionale, dall’altra il trading sistematico.
Secondo le statistiche e la mia esperienza:
– La prima è la strada “perdente” (ma è quella che seguono tutti);
– La seconda è quella vincente, che seguono in pochi purtroppo;
Il trading discrezionale è quello fatto seguendo l’interpretazione di indicatori tecnici e le notizie / dati di mercato.
Qui è l’essere umano a effettuare ogni singola mossa in tempo reale, e ci si basa sull’analisi tecnica e fondamentale.
Il discrezionale è la strada perdente, perché nel complesso solo il 25% dei trader riesce a guadagnare, mentre il 75% perde soldi.
Di questo 25% profittevole, solo il 10% sono trader discrezionali.
Meno di 3 persone ogni 100…
Quindi il 90% dei trader profittevoli (22 su 100), sono trader sistematici.
E anche se sei tra i pochi eletti a essere profittevole, il discrezionale presenta diversi svantaggi:
1 – Le performance sono molto instabili
2 – C’è da stare giorno e notte incollati al computer
3 – Il carico emotivo tra alti e bassi è insostenibile
4 – Nel medio-lungo termine quasi nessuno è profittevole
5 – Sei svantaggiato rispetto a chi sfrutta la potenza del computer
Perché il Trading Discrezionale è quello più insegnato, nonostante tutti gli svantaggi?
In realtà il trading discrezionale non è davvero insegnabile o apprendibile, è più qualcosa che si fa a intuito in cui ognuno ha un proprio metodo.
Per questo ai Guru del Trading piace così tanto il discrezionale.
Perché se guadagni è merito loro, mentre se perdi è colpa tua che non hai applicato bene il loro metodo infallibile.
Se sei un trader discrezionale, o stavi pensando di diventarlo…
Sappi che non è colpa tua se sei stato spinto verso la strada sbagliata, e sei ovviamente libero di continuare a seguirla se ritieni sia giusta per te.
Come spiego sempre nelle mie video lezione gratuite, in cui racconto la mia storia e il metodo che ho usato per diventare Campione del Mondo…
Anche io ho iniziato come trader discrezionale prima di capire che non era sostenibile nel lungo periodo.
Quindi qual è questa strada vincente del trading?
Per me la strada vincente è il Trading Sistematico.
Un trading in cui si opera con una metodologia precisa, avvalendosi dell’aiuto della potenza di calcolo del computer, che permette di operare 24 ore su 24 in modo automatico.
Di quel 25% di trader profittevoli, sai quanti sono sistematici?
Il 90%, cioè 9 su 10.
A differenza del discrezionale poi, il sistematico è insegnabile e univoco.
Significa che lo stesso identico trading system, cioè la stessa strategia di operatività su un mercato…
Se funziona per me, deve funzionare anche per gli altri.
Non ci si può nascondere dietro scuse, tutto è misurabile e migliorabile, si possono testare le strategie prima di implementarle…
E soprattutto si può imparare (basandosi sui numeri), con un maestro e dei colleghi trader.
Il trading sistematico, inoltre, ti permette di avere molto più tempo libero e meno stress emotivo.
Una volta impostato, hai un sistema che lavora in automatico 24 ore su 24 anche senza la tua presenza.
Certo che richiede “manutenzione” e osservazione, ma saltuaria.
In poche parole non devi stare incollato al computer tutto il giorno.
Puoi essere un trader sistematico e ottenere un ottimo rendimento, anche dedicando solo qualche ora al giorno nel tempo libero.
È proprio per insegnare questa strada vincente a più persone possibili che ho creato il Metodo Unger™.
Chi sta leggendo potrà partecipare gratuitamente a una delle tue video lezioni, in cui spieghi il tuo metodo vincente. Non è così?
Si, proprio così:
Nella video lezione gratuita che trovi inserendo i tuoi dati qui sotto, è spiegato il metodo che ho utilizzato per diventare 4 volte Campione del Mondo di Trading.
La stessa strategia che ho utilizzato per aiutare 3 dei miei studenti a vincere questo prestigioso titolo.
La video lezione si intitola: “Come usare i sistemi per ottenere profitti sui mercati, senza inutili analisi discrezionali”.
Chi sta leggendo potrà accederci gratuitamente lasciando i propri dati nell’apposito form.

Come ottenere profitti sui mercati, senza inutili analisi discrezionali
Lezione Gratuita di Andrea Unger
Ok, voglio vedere il Metodo Unger™

Ci diresti qualcosa in più sulla tua storia?
Prima di intraprendere con successo la strada del trading, ero dipendente di una grande multinazionale.
Vedevo però un ambiente per nulla meritocratico, dove le persone erano trattate come pedine sacrificabili.

Non era un posto dove potevo davvero sentirmi sereno.
Cercando una strada alternativa, mi sono imbattuto nel trading.
Non c’era ancora facile accesso alla miriade di informazioni su internet, così ho dovuto scoprire le cose alla vecchia e lenta maniera.
Ho fatto soldi?
Sì.
Ho fatto soldi… Ma poi ne ho persi molti di più.
“Io non mollo, sono un uomo intelligente”.
Questo è ciò che continuavo a ripetere a me stesso.
Così ho deciso di cominciare a sviluppare Sistemi di Trading.
Ho preso il software e cominciato a mescolare ogni indicatore conosciuto…
Giorno dopo giorno, ho capito come creare sistemi sempre più efficienti, in grado di reagire prontamente ai cambiamenti dei mercati.
Ho capito come costruire un portafoglio di sistemi che si prendessero cura del mio conto di trading.
Dopo aver raggiunto la vetta più alta nel trading, dopo tanti anni passati a operare con successo nell’ombra…
Stufo delle tante bugie e di ascoltare le storie di persone truffate…
Ho deciso di uscire dalla tranquillità della mia vita da trader sistematico profittevole e fondare la Unger Academy.
La scuola di trading sistematico più prestigiosa in Italia e in Europa.
L’unica che ha formato centinaia di trader sistematici profittevoli negli ultimi anni (nonché 3 Campioni del Mondo), dalle tantissime recensioni positive.
Il mio focus principale è aiutarti a trasformare il tuo trading in profitti usando l’automazione.

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Qual è il “profilo tipo” dello studente che ottiene successo con il tuo metodo?
Sono imprenditori, ingegneri, medici, agenti di commercio, dipendenti, pensionati e trader professionisti.
Alcuni con una formazione scientifica, altri con una umanistica, e altri ancora nemmeno laureati.
Per diventare un trader sistematico profittevole non serve essere “cervelloni”, laureati, programmatori o informatici.
Serve avere tanta voglia di imparare, passione per i mercati, e una mentalità scientifica.
Non nel senso che devi essere uno scienziato, ma che sei una persona disposta a imparare dai propri errori e riflettere su come migliorare.
Diciamo non un fatalista che si lamenta senza mai impegnarsi davvero.
Il background dei miei studenti quindi è molto vario, ma possiamo dire che si suddividono in 4 categorie:
1 – Aspirante Trader Professionale
Chi fa un lavoro che non lo soddisfa, vuole più meritocrazia, più libertà, più tempo libero, proteggersi da un futuro incerto…
E sogna di salutare per sempre clienti e capi, per raggiungere la libertà finanziaria con il trading, lavorando da computer ovunque voglia.
2 – Trader Discrezionale
Chi fa già trading ma non riesce a essere profittevole (oppure sa che la sua strategia non è sostenibile per molto), è stanco dell’incertezza, delle montagne russe emotive…
E di stare incollato davanti al computer giorno e notte, provando ad applicare le mille strategie dell’analisi tecnica che non servono a nulla.
In questa categoria rientrano purtroppo persone che hanno perso parecchi soldi a causa delle false promesse dei Guru.
3 – Aspirante Trader Investitore
Chi fa un lavoro redditizio (tipo un imprenditore o un libero professionista di successo) e che gli piace, ed è in cerca solo di far rendere al meglio i propri risparmi.
Non gli interessa vivere di trading, ma si accontenta di un rendimento “basso” del 10 / 15% l’anno, con il minor impiego di tempo e sforzo possibile.
Sono persone che vogliono avere il pieno controllo sul proprio patrimonio, senza affidarsi alla cieca a banche e consulenti finanziari di parte.
4 – Trader Sistematico
Chi è già un trader sistematico più o meno profittevole, e vuole migliorare le sue competenze imparando le strategie che mi hanno permesso di diventare Campione del Mondo 4 volte.

Ciò che accomuna davvero queste persone è questo:
La voglia di raggiungere l’obiettivo con la massima probabilità di successo e nel minor tempo possibile, imparando da uno dei migliori trader al mondo.
Se chi sta leggendo si riconosce in una di queste categorie, credo che troverà la video lezione gratuita molto utile e illuminante.
Grazie per il tuo tempo, Andrea.
Grazie a te.
Vuoi imparare anche tu il metodo vincente del 4 Volte Campione del Mondo?
Se, dopo aver letto quest’intervista, anche tu stai pensando “Voglio imparare i segreti di Andrea Unger”…
Allora ti consiglio di iscriverti subito a questa video lezione gratuita tenuta da Andrea Unger, in cui ti racconterà:
– Qual è il metodo utilizzato per diventare 4 Volte Campione del Mondo, e il vero “segreto” del suo successo
– Gli 8 falsi miti che impediscono il successo nel trading, e fanno perdere tempo e soldi ai poveri ignari
– Come automatizzare l’operatività facendo lavorare il computer, per avere più tempo libero e battere i discrezionali
– Quali sono i migliori mercati su cui concentrarsi all’inizio per costruire un portafoglio diversificato e ad alto rendimento.
– Il modo più semplice e potente per creare trading system profittevoli senza essere un genio del computer
– Come analizzare nel modo corretto i mercati per scoprire il tuo vantaggio competitivo nascosto, battendo così gli altri trader
– Come sfruttare i comportamenti ripetitivi di alcuni mercati per
ottenere un ottimo rendimento costante
– Quali sono i 5 Principi Chiave per diventare un trader profittevole, senza i quali è tutto inutile
– Il segreto per costruire un portafoglio di trading system ad alto rendimento, anche se parti con pochi capitali
– Come trovare al volo la strategia ideale per ogni momento di mercato senza perdere ore di studio, con un semplice click
… e molto altro ancora.
La lezione dura un’oretta buona ed è piena di contenuti preziosi al contrario delle solite “televendite” da Guru.
Ti assicuro che alla fine della lezione la tua visione del trading sarà stravolta in positivo, ed eviterai un sacco di errori e soldi persi.
Lascia i tuoi dati qui sotto per guardare subito la lezione gratuita.

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Autore: Andrea Angiolini
Laureato in “Scienze di Internet” presso l’università di Bologna con tesi ne “I sistemi di trading intraday”, è un trader professionista e coautore del libro “Trading system – La nuova frontiera”. Collabora con hedge fund, banche, trader proprietari, fondi di investimento e con la stessa Unger Academy in qualità di trading coach per gli studenti avanzati.
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da - https://trading-news.oneyeartarget.it/intervista-andrea-unger-corto-adv/?tag=whfndc510hnjco6oiuuq3sa0&sl=Outbrain%20con%20Hyro
591  Forum Pubblico / ESTERO dopo il 19 agosto 2022. MONDO DIVISO IN OCCIDENTE, ORIENTE E ALTRE REALTA'. / di Carlo Buldrini - LA PACE ALL’INDIANA - Altro che Cina. inserito:: Aprile 22, 2023, 04:10:08 pm
Carlo Buldrini  teorspndoSuoec55u8aau6l7f2i0e ll9a9ti ra1f816l0at7r: p447ec   ·

Riproduco qui di seguito il testo del mio articolo pubblicato su Il Foglio del 4 aprile 2023.

LA PACE ALL’INDIANA
Altro che Cina. Il governo di Modi s’arma di neutralità per costruirsi uno spazio da mediatore tra Russia e Ucraina. C’entra un calcolo elettorale, ma anche una politica di “non allineamento”. I guai dell’ambiguità.
di Carlo Buldrini

A New Delhi sono convinti che l’India sia il solo paese in grado di far trovare un compromesso alle due parti in guerra in Ucraina. Per sette volte l’India si è astenuta dal voto nelle risoluzioni delle Nazioni Unite che chiedevano alla Russia di cessare le ostilità e ritirarsi dai territori occupati. Rimanendo neutrale, la diplomazia indiana ha voluto guardare al conflitto ucraino in prospettiva. Ha creato così uno “spazio” all’interno del quale è possibile ora dare vita a una forte iniziativa di dialogo e di pace. Da poco diventata il paese più popoloso del mondo, l’India ritiene di avere la forza e l’abilità diplomatica per poter guidare ogni tentativo che conduca alla fine del conflitto. La sua posizione attuale di presidente del G20 l’avvantaggia, così come le dà credibilità la lunga storia di paese non allineato.
L’India è “non allineata” da prima di diventare indipendente. Nel gennaio del 1947, Jawaharlal Nehru, capo di un governo a interim, scriveva a K.P.S. Menon, nominato ambasciatore indiano nella Cina nazionalista: “Dobbiamo evitare il nostro coinvolgimento negli scontri tra due gruppi di potere. Oggi i due blocchi dominanti sono quello russo e quello anglo-americano. Dobbiamo essere amici di entrambi ma non dobbiamo unirci a nessuno dei due”. Come guida dei paesi non allineati, il paese di Gandhi e di Nehru ha ottenuto molti successi. Pochi oggi ricordano il ruolo che l’India ha avuto nel porre fine, nel 1953, alla guerra di Corea. Fu Nehru a suggerire alle Nazioni Unite l’istituzione di una commissione per lo scambio e il rimpatrio dei prigionieri di guerra (Neutral Nations Repatriation Commission). Il maggiore dell’esercito indiano K.S. Timayya fu messo a capo della commissione e condusse in porto con successo l’operazione “Big Switch”.
Venendo all’oggi, sono le buone relazioni dell’India sia con gli Stati Uniti sia con la Federazione russa a rendere credibile una sua possibile mediazione tra Mosca e Washington. Il comune obiettivo di contenere le mire espansioniste della Cina nell’Indo-Pacifico e sugli alti contrafforti himalayani, ha spinto India e Stati Uniti a una cooperazione sempre più stretta. A gennaio Piyush Goyal, il ministro indiano per l’Industria e il Commercio, si è recato a Washington e ha siglato importanti accordi nel campo della fabbricazione dei semiconduttori e della produzione di armamenti. Questo “perché l’India non ruba tecnologia” ha chiosato il ministro indiano, con una evidente allusione alla Cina. E’ stata poi la volta di Ajit Doval, Consigliere per la sicurezza nazionale indiana, a recarsi negli Stati Uniti dove ha dato vita a una iniziativa con la controparte americana nell’importante settore delle nuove tecnologie. Tre ministri del governo americano, Janet Yellen (Tesoro), Antony Blinken (segretario di Stato) e Gina Raimondo (Commercio), hanno già fissato le date dei loro rispettivi viaggi in India. Narendra Modi e Joe Biden si incontreranno a Hiroshima in occasione della riunione del G7, poi in Australia per il vertice dei leader del Quad e infine, a settembre, a New Delhi per il summit del G20 a presidenza indiana.
Le relazioni con la Russia sono altrettanto buone. Il forte legame ancora oggi esistente tra l’India e la Federazione russa è spesso attribuito a una vecchia scuola di pensiero e a un atteggiamento sentimentale indiano nei confronti dei “bei tempi dell’Unione Sovietica”. Sono ancora in molti, tra gli intellettuali indiani di sinistra, a ritenere che non sia possibile fidarsi del “neo imperialismo americano” con la sua attitudine a usare i vari paesi del mondo per poi sbarazzarsene quando non servono più. L’attuale governo di New Delhi resta fuori dalle diatribe ideologiche e ha un atteggiamento molto pragmatico. Dall’inizio della guerra in Ucraina, le importazioni di petrolio greggio dalla Russia sono passate dai 68.000 barili giornalieri a un milione e mezzo di barili. Per il governo indiano il costo delle importazioni di greggio si è ridotto in un anno di tre miliardi e mezzo di dollari. Nello stesso periodo, il commercio tra India e Russia è aumentato del 130 per cento e ha raggiunto i 17 miliardi di dollari. New Delhi sostiene essere suo “diritto morale” approfittare della migliore offerta in campo energetico per favorire un paese con un miliardo e mezzo di abitanti e con un reddito pro capite di soli 2000 dollari. Ma non ci sono solo gli affari. C’è anche un calcolo strategico a spingere l’India a mantenere buoni rapporti con la Russia. Rompere con la Federazione russa vorrebbe dire consegnala tra le braccia della Repubblica popolare cinese, cosa che l’India non si può permettere. L’amicizia che lega l’India alla Russia non ha impedito al primo ministro indiano Narendra Modi, in occasione del summit dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai che si è tenuto a Samarcanda nel settembre 2022, di dire in faccia a Vladimir Putin che “questo non è tempo di guerra”. Così come, sull’altro versante, il ministro degli Esteri indiano, Subrahmanyam Jaishankar, ha detto che “l’Europa deve uscire dalla mentalità secondo cui i problemi europei sono i problemi del mondo, mentre i problemi del mondo non sono problemi europei”.
In India, alcune voci di opposizione, criticano l’atteggiamento assunto dal governo nei confronti dell’Ucraina. Dicono che l’India sbaglia a considerare la guerra un problema solo europeo. La crisi alimentare ed energetica causata dal conflitto ha avuto ripercussioni globali. Ammettono che, il 24 febbraio 2022, il giorno in cui i due eserciti hanno cominciato ad affrontarsi in territorio ucraino, forse non c’era motivo per l’India di schierarsi. Ma quando la Russia ha cambiato la natura della guerra, bombardando città e infrastrutture civili come ospedali, scuole e centrali elettriche, una posizione neutrale non era più sostenibile. Denunciano il fatto che, dall’acquisto a prezzo scontato del greggio russo, hanno profittato solo le grandi compagnie petrolifere indiane. L’uomo comune continua a pagare la benzina 100 rupie al litro e le bombole del gas da cucina 1.150 rupie, mentre i prezzi avrebbero dovuto scendere del 40 per cento. Shashi Tharoor, una delle poche teste pensanti del Partito del Congresso, sostiene che, con questa politica di equidistanza, la diplomazia indiana “ha perso credibilità, affidabilità e la possibilità di incidere”. Sottolinea la contraddizione di un primo ministro indiano che, a Samarcanda, dice a Putin che questo non è tempo di guerra per poi esitare nell’usare il termine “guerra” e parlare invece di “crisi ucraina”. “Se un giorno la Cina ci attaccherà nei confini settentrionali, potremmo trovarci isolati” aggiunge il parlamentare del Congresso.
Malgrado queste deboli critiche il governo indiano continua a tenere le sue carte coperte e resta fermo nella sua politica di non allineamento. (Modi, che odia Nehru, chiama questa politica “multi allineamento”, ma i due termini esprimono, di fatto, la stessa cosa). La riunione a Bengaluru dei ministri delle Finanze del G20 dello scorso mese di febbraio e quella dei ministri degli Esteri a New Delhi all’inizio di marzo, si sono concluse con un nulla di fatto. La Federazione russa e la Repubblica popolare cinese hanno rifiutato l’inserimento nei comunicati finali congiunti dei cosiddetti “paragrafi di Bali” con cui si era concluso il summit del G20 in Indonesia nel novembre 2022. Il paragrafo 3 attribuiva alla guerra in Ucraina le attuali fragilità economiche a livello globale e, in particolare, la crisi alimentare ed energetica. Intimava poi alla Russia il completo e incondizionato ritiro dal territorio occupato. Il paragrafo 4 chiedeva il rispetto delle leggi internazionali e riteneva inammissibile l’uso o la minaccia dell’uso di armi nucleari. Il ministro degli Esteri indiano Jaishankar, di fronte al sostanziale fallimento delle riunioni dei ministri delle Finanze e degli Esteri del G20, ha definito “prematura” la possibilità dell’India di assumere un ruolo di mediatore nel conflitto tra Russia e Ucraina.
L’India sa che le guerre finiscono in due casi: quando uno degli eserciti sconfigge chiaramente l’altro, o quando entrambi sono così esausti da non potere più continuare a combattere. La diplomazia indiana ritiene che, nella guerra in corso in Ucraina, si verificherà il secondo dei casi. New Delhi, un po’ cinicamente, pensa che l’offensiva e la controffensiva di questa estate siano ormai inevitabili. Ci saranno altre migliaia di morti. Poi, all’inizio dell’autunno, arriverà il momento dell’India per entrare in scena. Sarà quello il tempo, a settembre, del summit di New Delhi dei paesi del G20 a presidenza indiana. In quella occasione, con ogni probabilità, l’India cercherà di assumere nuovamente il suo ruolo storico di guida dei paesi non allineati e vorrà mettere in campo tutta la sua capacità di mediazione per giungere alla pace. A dar forza alla posizione indiana sarà il cosiddetto “Sud globale”. Indonesia, Sud Africa, Algeria, Mozambico, Bangladesh, Vietnam e tanti paesi ancora, appoggeranno l’iniziativa dell’India. Sono tutti paesi che rifiutano l’approccio dell’occidente di voler risolvere il problema ucraino con le armi ma, nello stesso tempo, condannano senza esitazione l’aggressione armata russa a un paese sovrano. In caso di successo, l’ambizioso premier indiano Narendra Modi - con lo slogan già pronto per il G20 di settembre: “Un Mondo, una Famiglia, un Futuro” - vestirà i panni del “Vishvaguru”, il termine sanscrito per “Maestro del mondo”. A quel punto, per lui, vincere le elezioni politiche indiane nel maggio 2024 sarà semplice come bere un bicchiere d’acqua.
Ma nel comunicato congiunto emesso al termine dell’incontro di Mosca tra Vladimir Putin e Xi Jinping c’è una frase che ha messo in allarme la diplomazia di New Delhi. Vi si legge che “entrambe le parti condannano la politicizzazione degli organismi multilaterali e il tentativo di alcuni paesi di inserire questioni irrilevanti nell’agenda di tali organismi”, (le “questioni irrilevanti” sono la guerra in Ucraina). Il riferimento del comunicato al prossimo vertice del G20 che si terrà a New Delhi, è apparso evidente a tutti. Russia e Cina, così come hanno fatto nelle riunioni dei ministri delle Finanze e degli Esteri che si sono tenute in India, sono pronte a far fallire anche il vertice di New Delhi. Verrebbe così a mancare a Modi la carta vincente per le elezioni politiche indiane del prossimo anno, la cosa che maggiormente gli sta a cuore. E’ scattato allora il piano B. Un tribunale del Gujarat, lo Stato indiano che ha dato i natali a Narendra Modi, ha condannato a due anni di carcere Rahul Gandhi, il leader del maggior partito di opposizione. L’accusa è di aver detto, in un comizio elettorale tenuto nel 2019, che “tutti i ladri hanno Modi come cognome”. Rahul Gandhi è stato immediatamente espulso dalla Lok Sabha, il parlamento indiano, e non potrà ripresentarsi candidato alle elezioni politiche del 2024. Anche se il vertice del G20 fallirà, il premier indiano si è così assicurato la vittoria alle prossime elezioni. A Narendra Modi - “il leader politico più amato del mondo” a detta del nostro presidente del Consiglio Giorgia Meloni – piace vincere facile.

DA Domanesimo su fb
592  Forum Pubblico / ESTERO dopo il 19 agosto 2022. MONDO DIVISO IN OCCIDENTE, ORIENTE E ALTRE REALTA'. / Non è antiamericanismo. Il viaggio di Macron in Cina, riletto. inserito:: Aprile 16, 2023, 11:20:48 pm
Non è antiamericanismo. Il viaggio di Macron in Cina, riletto
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Il Foglio - Di cosa parlare stasera a cena
11 aprile 2023, 18:30   a me

Le conversazioni a cena si possono anche riprendere da un punto lasciato in sospeso, anche per cambiarne il tiro e il tono. Riprendiamo un po’ la questione delle dichiarazioni un po’ cinesi e cineseggianti di Emmanuel Macron. Intanto perché il Foglio ne dava una lettura meno basata su rigide scelte di schieramento e su una visione più a lungo termine. E, in aggiunta, ne dava una lettura nel vero senso della parola, cioè andava a verificare cosa avesse davvero e interamente detto Macron. L’esito ci porta altrove rispetto al Macron improvvisamente antiamericano e filocinese. Con, al primo posto di tutta la sua riflessione, un saggio richiamo per il rafforzamento militare e politico dell’Ue. E questo non comporta necessariamente antiamericanismo o desiderio di distacco dalle strategie Nato.
E poi ha contribuito lo stesso Macron alla chiarezza su sé stesso. Prima, per la verità, era intervenuta la comunicazione dell’Eliseo, chiarendo e smussando, e affidando alle agenzie di stampa una specie di virgolettato in cui Macron spiegava di non aver mai neanche immaginato una forma di equidistanza francese ed europea tra Stati Uniti e Cina e ribadiva che gli Stati Uniti sono nostri alleati mentre la Cina è contemporaneamente un partner, un concorrente e un rivale sistemico. Durante la visita nei Paesi Bassi, rafforzato dalla chiarezza delle precisazioni emesse dall’Eliseo, Macron ha parlato nuovamente, e più comprensibilmente, di Ue, di sicurezza, di coordinamento dell’azione militare e di comunanza nella visione strategica. Tra qualche interruzione e contestazione.
LE TRE "COSE" PRINCIPALI
Fatto #1
Il Def sarà prudente e le nomine pure, prudenti ma meloniane. Qui non c’è tempo per aspettare la fine del Consiglio dei ministri e l’esito del tavolo parallelo con la scelta di presidenti e amministratori delegati nelle grandi partecipate pubbliche. Le voci dell’ultimo minuto sono le più false di tutte, ma teniamoci pronti a dare i nostri giudizi a cena sulle scelte. Nel Cdm poi ci sono anche un altro po’ di cose, tra cui il carcere per chi imbratta opere d’arte (come al solito misure penali sproporzionate e insensate)
Fatto #2
L’Ucraina smentisce il furto dei suoi piani di battaglia e, anzi, approfitta delle notizie e delle voci sulla sottrazione di documenti riservati proprio per creare attesa sulle sue mosse, buttando anche lì, chissà se vera intenzione o provocazione per fare casino, l’intenzione di far partire un’offensiva contro le forze navali russe nel mar Nero. Intanto arrivano al fronte i militari ucraini preparati in Uk e bisogna riconoscere agli inglesi e agli altri sudditi di Carlo III un inconfondibile stile nella serietà e nell’orgoglio delle cose militari. Guardate qui. E, in visita in Canada, tentano con una specie di rebus sulla fiancata dell’aereo, da guardare bene ingrandendo un po’ la foto della discesa di Denis Shmyhal dalla scaletta
Fatto #3
Roberto Giachetti parla raramente di questioni politiche correnti, ma quando lo fa dice sempre qualcosa. Può essere considerato ingenuo o troppo accorato, ma sul destino della fusione tra Azione e Italia Viva ecco che coglie un punto, citandosi e assegnando, come gli compete di diritto, il “premio giachetti” (cioè il riconoscimento alla faccia come il culo). Comunque, malgrado qualche paroletta di troppo, è probabile che il premio resti non assegnato e che il nuovo partito unico finisca per nascere. Vedrete, non date retta a queste fibrillazioni.
O meglio, ci sarebbe da preoccuparsi, per la qualità del progetto, se non ce ne fossero di fibrillazioni. Poi è chiaro che sarà solo la stoffa dei due leader a contare per riuscire davvero ad arrivare a un partito unico.
Postilla sul nome (a cena può servirvi contro l’immancabile battutista): si chiama Terzo polo non per la posizione elettorale (che sarebbe una cosa sciocca e un po’ ridicola e anche poco rispettosa degli elettori, autorizzati a cambiare idea e a decidere in modo imprevedibile per l’intero podio) ma per la posizione politica. Sì, qualcuno già ride, ma sta di fatto che in tutte le democrazie occidentali c’è una destra e una sinistra e poi c’è una posizione terza, visto che centro non si può più dire. Azione e Iv, fusi o non fusi, ambiscono all’offerta politica terza rispetto a destra e sinistra e se anche i novax o i rettiliani o, che ne so, i neogrillini (cioè tutta roba che si pone fuori dallo schieramento politico riconosciuto nelle democrazie funzionanti e che disprezza o nega l’esistenza di destra e sinistra e terzisti), dovessero superarli e portarli al quarto posto nel tabellone elettorale sempre Terzo polo sarebbero (per quello che conta)
Oggi in pillole
Sì, qui da tempo si usa il termovalorizzatore come spartitraffico tra chi ci piace e chi no nella politica romana. Criterio semplice ed efficacissimo e sempre più immune alle posizioni furbe e vaghe: si esigono, invece, sì o no alla semplice domanda sula costruzione dell’impianto. Sandro Ruotolo, neocomponente della segreteria del Pd, tenta un po’ con la vaghezza, tipo servirebbe ben altra tecnologia, e poi si butta sul no, condito pure dalla convocazione di un referendum in cui esporre Roberto Gualtieri
Chicco Testa, alfiere del termovalorizzatore, coglie il punto
Attenzione, perché la conversazione di ieri si può riprendere, e forse emendare, anche riguardo alla lingua del Dalai Lama. Chi ha conosciuto il punto di riferimento fortissimo di tutti i buddisti e specialmente di quelli tibetani sa che il personaggio è solito alle gaffe e indulge nella battutella scema (un po’ come se il principe Filippo fosse stato capo di una religione), ma non ha alcuna reale intenzione di darsi alla pedofilia
Questo è un fatto interessante
Per ora, dove serve essere capiti, ChatGPT non è usabile, poi vedremo

da - Il Foglio - Di cosa parlare stasera a cena
593  Forum Pubblico / "ggiannig" la FUTURA EDITORIA, il BLOG. I SEMI, I FIORI e L'ULIVASTRO di Arlecchino. / ARLECCHINO Euristico. Questa mia Pagina vessata in tutti i modi da Fb, sono... inserito:: Aprile 15, 2023, 11:19:53 pm
ARLECCHINO Euristico.

Questa mia Pagina vessata in tutti i modi da Fb, sono stato costretto a ripudiarla e ne ho chiesto la rimozione da mesi.

Non alimentatela con i vostri Post NON LA RICONOSCO COME MIA CREAZIONE, DA L'ANNO SCORSO.

ggiannig ciaooo
IO SU fb
594  Forum Pubblico / L'ITALIA NON FATELA RIDURRE ad ARCIPELAGO di ISOLE REGIONALI E FEUDALI. / LE TRE "COSE" PRINCIPALI inserito:: Aprile 15, 2023, 11:16:01 pm
Con i tempi della giustizia, neanche troppo lenti, per la verità, la corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto per Vladimir Putin per reati contro l’umanità. Il fatto contestato specificamente è la deportazione di bambini ucraini in Russia, sulla quale è stato raccolto molto materiale, con prove indiscutibili. La Corte decide su prove e testimonianze e con tutte le garanzie legali di uno stato di diritto.

Pur con tutta la sua cautela e le sue procedure ha superato di slancio la capacità di giudizio dei putinisti italiani, frequentatori abituali di talk show televisivi.
La decisione della Corte chiude la partita con chi voleva mettere sullo stesso piano o anche su un generico piano di confrontabilità i crimini di Putin e ciò che è criticabile o discutibile nel governo ucraino.

La decisione della Corte non va, poi, irrisa come un’iniziativa da profeti disarmati. Con il mandato di arresto la possibilità per Putin di muoversi in altri paesi si riduce ulteriormente.
In Russia è più tranquillo, certo, sempre che a consegnarlo alla giustizia non siano i suoi o qualche ex amico o qualche aspirante utilizzatore delle grandi ricchezze cui si accede dal Cremlino.

LE TRE "COSE" PRINCIPALI
Fatto #1
Giorgia Meloni riesce a prendere la scena al congresso della Cgil e a farne il luogo da cui lanciare l’agenda del governo, a cominciare dalla riforma fiscale. Due passaggi interessano anche fuori da questo schema. Uno è il riferimento a Marco Biagi, che la premier ha voluto ricordare. a due giorni dall’anniversario del suo assassinio per mano brigatista, davanti ai delegati del sindacato che definì “limaccioso” il libro bianco sul lavoro. Il secondo riferimento era dovuto, ma mantiene importanza e peso politico. Perché Meloni ha rinnovato la condanna per la violenta irruzione nella sede della Cgil. Sì, proprio l’episodio da cui nacque la polemica sul mancato riconoscimento da parte della allora leader dell’opposizione, per la matrice fascista di un attacco contro una sede sindacale

Fatto #2
Storie già sentite, ma sempre capaci di rinnovarsi. Quando una banca va a finire male c’è prima di tutto la necessità di arginare il contagio al resto del sistema finanziario e poi è bene garantire i depositanti (perché altrimenti, in mancanza di fiducia, si incepperebbe tutta la macchina dei pagamenti, dei risparmi, degli investimenti). Poi, inevitabile, arriva anche la voglia di farla pagare a chi è ritenuto responsabile del crac e parte la caccia, si comincia, e di solito si finisce, con i capi delle banche, trascurando però altre responsabilità, come quelle di alcuni grandi clienti, dei regolatori, degli osservatori del mercato. Tra i sostenitori di questa caccia non manca il presidente Joe Biden
 
Fatto #3
A cena non si può non parlare della prontezza del sindaco di Firenze Nardella, intervenuto per salvare il palazzo storico del potere fiorentino da un lanciatore di vernice interessato a sollevare l’attenzione sulle proprie tesi ambientaliste

Oggi in pillole
    La mozione contro il governo e quindi anche contro Emmanuel Macron. Il presidente, però, va avanti sulla riforma delle pensioni
    Fox trumpiana e consapevolmente scorretta, una brutta storia che avrà conseguenze anche sulle prossime elezioni americane
    
40 ore sul surf
    Tutti parlano dei sorteggi per le coppe europee, in questa straordinaria stagione internazionale delle squadre italiane (sono tante ed era inevitabile uno scontro diretto, mentre con la vittoria dell’Inter ci sarebbe la certezza di un’italiana in finale di Champions)
da il Foglio
595  Forum Pubblico / GIORNALISMO INVESTIGATIVO E D'INCHIESTA, DOPO IL 10 APRILE 2023. / La produttività italiana è al palo dagli anni 80 Non se ne é mai discusso ... inserito:: Aprile 14, 2023, 06:30:21 pm
Massimiliano Bondanini
Pietro Monsurrò

La produttività italiana è al palo dagli anni '80, e questo tema non è mai seriamente discusso. È un caso pressoché unico al mondo, salvo paesi in guerra o vittime di regimi estremamente corrotti. Presto l'Italia avrà il PIL pro capite di paesi attualmente considerati poveri come quelli dell'Europa orientale, e pure di qualche paese latino americano e africano (non tanto presto). Prima o poi emigrare sarà l'unico modo di avere un reddito decente, fatto salvo mance elettorali assortite, ricchezza pregressa di famiglia, e vincite alla lotteria. Niente, il tema non interessa nessuno.

Eppure la crescita della produttività determina tutto:
1. determina la crescita del PIL
1b. che determina la sostenibilità del debito
1c. che determina il costo del debito
2. determina il livello dei salari
2b. che determina i redditi di gran parte della popolazione
3. aumenta la redditività
3b. che stimola gli investimenti
3c. che aumentano l'occupazione
Perché non se ne parla?
a. la classe politica non è all'altezza
b. la classe intellettuale non è all'altezza
c. la stampa non è all'altezza
d. la scuola non è all'altezza
e. la popolazione non è all'altezza

In ogni caso, l'Italia è un caso piuttosto raro di paese che si lascia morire di inedia per incapacità intellettuale di concepire un'alternativa.
Per trovare esempi simili si cerca invano nella storia recente: a me viene in mente solo l'Argentina, che a inizio XX secolo era uno dei paesi più ricchi del mondo, salvo poi darsi al peronismo.
Possibile che di una cosa del genere non si parli nemmeno, o se ne parli per dire scemenze populiste, che sottintendono che la produttività cada dal cielo come la manna biblica?

da FB
596  Forum Pubblico / L'ITALIA NON FATELA RIDURRE ad ARCIPELAGO di ISOLE REGIONALI E FEUDALI. / VESCOVI E TRIVELLE inserito:: Aprile 14, 2023, 12:32:18 pm
VESCOVI E TRIVELLE

   Buongiorno, ecco una serie di notizie selezionate per te dal Corriere del Veneto. Silvia Madiotto parla di vescovi e trivelle. Buona lettura!

Di incontri con gli esperti ne vengono organizzati relativamente spesso. Li promuovono Comuni, comitati, associazioni di categoria. Ma a Porto Viro (Rovigo), un evento improntato all'analisi scientifica e concreta sulle trivellazioni in Adriatico, al largo del Delta del Po, è stato organizzato da tre vescovi: Gianpaolo Dianin, della diocesi di Chioggia, Pierantonio Pavanello, della diocesi di Adria-Rovigo e Gian Carlo Perego, della diocesi di Ferrara-Comacchio. Il sottotitolo era «Domande per il presente, responsabilità per il futuro», senza intento di dire quale fosse la posizione più giusta, o auspicabile, o quella da prendere in considerazione con maggiore impegno, ma con il chiaro intento di spiegare e informare, "lontano da ogni lotta di parte".
L'incontro pubblico era stato organizzato per rendere edotta la popolazione sui pro e i contro delle trivellazioni metanifere approvate nel decreto «Aiuti Quater» del governo. Il presidente della Regione Luca Zaia aveva già pronunciato il suo no al governo Meloni (un esecutivo amico, a ben vedere la composizione) e come lui anche i primi cittadini del Polesine. Ma l'impegno del governo va avanti. La sala era gremita. C'erano i sindaci, c'era l'assessore Corazzari della Regione Veneto, c'erano tanti cittadini desiderosi di ascoltare voci esperte, docenti universitari e tecnici.
Si è parlato del problema della subsidenza e del progressivo abbassamento del terreno, già registrato con le precedenti escavazioni in mare negli anni Cinquanta ("il territorio del delta è sprofondato di almeno un metro e mezzo rispetto al livello del mare", hanno spiegato), e una forte preoccupazione è emersa diffusamente. Si è parlato anche della necessità di una commissione tecnica, che attraverso studi e dati possa confutare gli elementi presentati dalle società che si occupano delle estrazioni.
E i vescovi, seduti in prima fila per sentire le voci di chi, sul palco, argomentava ricerche e approfondimenti, hanno ascoltato. E posto delle domande. Domande che riguardano il futuro del Polesine, di un angolo fra Veneto ed Emilia-Romagna così delicato e complesso come il delta del Po, che nell'ultimo anno ha sofferto anche la siccità. Così, se la politica "ad alti livelli" - dicono i vescovi - nell'ultimo periodo è risultata assente, almeno nel dialogo con i territori, sono i pastori delle diocesi a mostrare quale sia l'importanza dell'informazione e del confronto. Sul piatto c'è la tutela di un territorio fragile che anche i vescovi vogliono mettere al primo posto. E per una sera scienza e religione hanno parlato la stessa lingua. 

Se volete scriverci la mail è: web@corriereveneto.it
da corriere del veneto.
597  Forum Pubblico / ESTERO dopo il 19 agosto 2022. MONDO DIVISO IN OCCIDENTE, ORIENTE E ALTRE REALTA'. / Non è antiamericanismo. Il viaggio di Macron in Cina, riletto inserito:: Aprile 13, 2023, 11:54:53 am
Non è antiamericanismo. Il viaggio di Macron in Cina, riletto

Posta in arrivo
Il Foglio - Di cosa parlare stasera a cena
11 aprile 2023, 18:30   a me

Le conversazioni a cena si possono anche riprendere da un punto lasciato in sospeso, anche per cambiarne il tiro e il tono. Riprendiamo un po’ la questione delle dichiarazioni un po’ cinesi e cineseggianti di Emmanuel Macron. Intanto perché il Foglio ne dava una lettura meno basata su rigide scelte di schieramento e su una visione più a lungo termine. E, in aggiunta, ne dava una lettura nel vero senso della parola, cioè andava a verificare cosa avesse davvero e interamente detto Macron. L’esito ci porta altrove rispetto al Macron improvvisamente antiamericano e filocinese. Con, al primo posto di tutta la sua riflessione, un saggio richiamo per il rafforzamento militare e politico dell’Ue. E questo non comporta necessariamente antiamericanismo o desiderio di distacco dalle strategie Nato.
E poi ha contribuito lo stesso Macron alla chiarezza su sé stesso. Prima, per la verità, era intervenuta la comunicazione dell’Eliseo, chiarendo e smussando, e affidando alle agenzie di stampa una specie di virgolettato in cui Macron spiegava di non aver mai neanche immaginato una forma di equidistanza francese ed europea tra Stati Uniti e Cina e ribadiva che gli Stati Uniti sono nostri alleati mentre la Cina è contemporaneamente un partner, un concorrente e un rivale sistemico. Durante la visita nei Paesi Bassi, rafforzato dalla chiarezza delle precisazioni emesse dall’Eliseo, Macron ha parlato nuovamente, e più comprensibilmente, di Ue, di sicurezza, di coordinamento dell’azione militare e di comunanza nella visione strategica. Tra qualche interruzione e contestazione.

LE TRE "COSE" PRINCIPALI
Fatto #1
Il Def sarà prudente e le nomine pure, prudenti ma meloniane. Qui non c’è tempo per aspettare la fine del Consiglio dei ministri e l’esito del tavolo parallelo con la scelta di presidenti e amministratori delegati nelle grandi partecipate pubbliche. Le voci dell’ultimo minuto sono le più false di tutte, ma teniamoci pronti a dare i nostri giudizi a cena sulle scelte. Nel Cdm poi ci sono anche un altro po’ di cose, tra cui il carcere per chi imbratta opere d’arte (come al solito misure penali sproporzionate e insensate)
Fatto #2
L’Ucraina smentisce il furto dei suoi piani di battaglia e, anzi, approfitta delle notizie e delle voci sulla sottrazione di documenti riservati proprio per creare attesa sulle sue mosse, buttando anche lì, chissà se vera intenzione o provocazione per fare casino, l’intenzione di far partire un’offensiva contro le forze navali russe nel mar Nero. Intanto arrivano al fronte i militari ucraini preparati in Uk e bisogna riconoscere agli inglesi e agli altri sudditi di Carlo III un inconfondibile stile nella serietà e nell’orgoglio delle cose militari. Guardate qui. E, in visita in Canada, tentano con una specie di rebus sulla fiancata dell’aereo, da guardare bene ingrandendo un po’ la foto della discesa di Denis Shmyhal dalla scaletta
Fatto #3
Roberto Giachetti parla raramente di questioni politiche correnti, ma quando lo fa dice sempre qualcosa. Può essere considerato ingenuo o troppo accorato, ma sul destino della fusione tra Azione e Italia Viva ecco che coglie un punto, citandosi e assegnando, come gli compete di diritto, il “premio giachetti” (cioè il riconoscimento alla faccia come il culo). Comunque, malgrado qualche paroletta di troppo, è probabile che il premio resti non assegnato e che il nuovo partito unico finisca per nascere. Vedrete, non date retta a queste fibrillazioni.
O meglio, ci sarebbe da preoccuparsi, per la qualità del progetto, se non ce ne fossero di fibrillazioni. Poi è chiaro che sarà solo la stoffa dei due leader a contare per riuscire davvero ad arrivare a un partito unico.
Postilla sul nome (a cena può servirvi contro l’immancabile battutista): si chiama Terzo polo non per la posizione elettorale (che sarebbe una cosa sciocca e un po’ ridicola e anche poco rispettosa degli elettori, autorizzati a cambiare idea e a decidere in modo imprevedibile per l’intero podio) ma per la posizione politica. Sì, qualcuno già ride, ma sta di fatto che in tutte le democrazie occidentali c’è una destra e una sinistra e poi c’è una posizione terza, visto che centro non si può più dire. Azione e Iv, fusi o non fusi, ambiscono all’offerta politica terza rispetto a destra e sinistra e se anche i novax o i rettiliani o, che ne so, i neogrillini (cioè tutta roba che si pone fuori dallo schieramento politico riconosciuto nelle democrazie funzionanti e che disprezza o nega l’esistenza di destra e sinistra e terzisti), dovessero superarli e portarli al quarto posto nel tabellone elettorale sempre Terzo polo sarebbero (per quello che conta)

Oggi in pillole
Sì, qui da tempo si usa il termovalorizzatore come spartitraffico tra chi ci piace e chi no nella politica romana. Criterio semplice ed efficacissimo e sempre più immune alle posizioni furbe e vaghe: si esigono, invece, sì o no alla semplice domanda sula costruzione dell’impianto. Sandro Ruotolo, neocomponente della segreteria del Pd, tenta un po’ con la vaghezza, tipo servirebbe ben altra tecnologia, e poi si butta sul no, condito pure dalla convocazione di un referendum in cui esporre Roberto Gualtieri
Chicco Testa, alfiere del termovalorizzatore, coglie il punto
Attenzione, perché la conversazione di ieri si può riprendere, e forse emendare, anche riguardo alla lingua del Dalai Lama. Chi ha conosciuto il punto di riferimento fortissimo di tutti i buddisti e specialmente di quelli tibetani sa che il personaggio è solito alle gaffe e indulge nella battutella scema (un po’ come se il principe Filippo fosse stato capo di una religione), ma non ha alcuna reale intenzione di darsi alla pedofilia
Questo è un fatto interessante

Per ora, dove serve essere capiti, ChatGPT non è usabile, poi vedremo

da - Il Foglio - Di cosa parlare stasera a cena
598  Forum Pubblico / GIORNALISMO INVESTIGATIVO E D'INCHIESTA, DOPO IL 10 APRILE 2023. / Ad aprile di tre anni fa eravamo in pieno lockdown. inserito:: Aprile 11, 2023, 06:00:14 pm
In Onda su Rai 3 - 10/04/2023 alle 21:20
Report - Puntata del 10/04/2023

Ad aprile di tre anni fa eravamo in pieno lockdown. File di centinaia di persone per entrare nei supermercati, bare sui camion, terapie intensive stipate, il Papa in preghiera solitaria a piazza San Pietro, le serenate sui balconi alle 6 di sera, i bambini davanti a uno schermo mentre le scuole erano chiuse. Un ricordo drammatico, che però porta con sé una domanda: è stata una catastrofe imprevedibile oppure abbiamo agevolato il Covid-19 nella sua avanzata? Dalle carte dell'inchiesta emerge una classe dirigente della nostra sanità disattenta, che in qualche caso dubita che il Covid sia poi così pericoloso, che non maneggia l'inglese e quando arrivano documenti-guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità se li fa tradurre da un'agenzia, perdendo giorni preziosi. Report racconterà retroscena inediti ed esclusivi, da cui capiremo come molte vite si sarebbero potute salvare. Si prosegue con il nuovo codice degli appalti introdotto dal governo semplifica le procedure e liberalizza il ricorso agli affidamenti diretti. Secondo l'autorità anticorruzione il 98% degli appalti pubblici sarà sottratto alla concorrenza. Ma quanto ci costerà in termini di trasparenza? L'inchiesta sull'ospedale per le maxi-emergenze di Bari, realizzato nei padiglioni della Fiera del Levante in piena pandemia, è un esempio concreto di come funzionerà la gestione degli appalti pubblici con il nuovo codice. Infine l'approfondimento sull'Ospedale Oftalmico di Roma è il più antico e importante nosocomio italiano interamente specializzato nella cura dell'occhio. Un'istituzione con quasi un secolo di storia che cura migliaia di pazienti ogni anno, persone che accedono all'ospedale attraverso il pronto soccorso, negli ambulatori o seguendo la strada delle liste d'attesa per poi essere operate. Una grande struttura con enormi inefficienze.

DA - https://www.raiplay.it/dirette/rai3/Report---Puntata-del-10042023-4ea71b27-9917-469a-93ce-3013480fed59.html
599  Forum Pubblico / GIORNALISMO INVESTIGATIVO E D'INCHIESTA, DOPO IL 10 APRILE 2023. / Attività Informazione Educazione Antimafia - ASCOLTANDO PIPPO FAVA inserito:: Aprile 11, 2023, 12:27:17 am
Attività Informazione Educazione Antimafia
15 settembre 2020 – Catania, Corte Mariella Lo Giudice Palazzo della Cultura.

ASCOLTANDO PIPPO FAVA

In occasione del 95° anniversario della nascita, la Fondazione ha presentato l’Archivio di Giuseppe Fava (a cura di G.M. Andreozzi) dichiarato di interesse culturale con decreto n. 71 del 26 giugno 2018 della Soprintendenza Archivistica della Sicilia – Archivio di Stato di Palermo, peculiarità e aneddoti sui vari documenti, con lettura di testi e di inediti che coprono quarant’anni di vita professionale e artistica di Giuseppe Fava. I testi sono stati letti da Alessandra Costanzo, Angelo Tosto, Riccardo Maria Tarci e Orazio Torrisi.
29 Agosto – 13 settembre 2020 – Palazzolo Acreide Rassegna “Memoria è Impegno. Ricordando Pippo Fava” realizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale Dahlia, il Coordinamento Giuseppe Fava – Palazzolo Acreide, J’Live e Banca Etica, con la rappresentanza del Comune di Palazzolo Acreide.
29 agosto: Presentazione del libro “ ” di Lirio Abbate, Ed. Rizzoli 2020;
30 agosto: Presentazione del Libro “ ” di Salvatore Petrotto, Ed. Bonfirraro 2019;
6 settembre: Proiezione docufilm “da Villaba a Palermo” di Giuseppe Fava;
11 settembre: Presentazione del libro “ ” di Sebastiano Ardita, Ed. PaperFIRST 2020;
3 giugno 2020 – incontro online Per un giornalismo libero: la figura e l’eredità di Pippo Fava, evento organizzato da Libera Valle d’Aosta e LaVia libera. Riflessioni con Francesca Andreozzi, presidente della fondazione Fava e nipote del giornalista sulla figura e l’eredità di Pippo Fava per un giornalismo libero, insieme a Elena Ciccarelli direttrice della Via Libera.
22 maggio 2020 – incontro online I.C. E. De Amicis di Enna: incontro di sensibilizzazione con le classi terze sulla tematica della legalità.
12 maggio 2020 – presentazione online Canali social de “Il Fatto”, nell’ambito della collezione di graphic novel “Chiedi chi erano gli eroi”, presentazione del fumetto “Pippo Fava, lo spirito di un giornale”, di Luigi Politano e Luca Ferrara, con la prefazione di Fabrizio Gifuni, Round Robin Editrice con la collaborazione di Edizioni Beccogiallo. Hanno partecipato Marco Lillo, Claudio Fava, Giuseppe Pipitone, Luca Ferrara, Sebastiano Ardita e Francesca Andreozzi.
30 marzo 2020 – incontro online Istituto Comprensivo Statale A.R. Chiarelli di Martina Franca (TA), nell’ambito del progetto Legalità, Memoria e Costituzione, incontro con gli studenti su Cittadinanza Responsabile.
20 febbraio 2020 – Catania Libreria Mondadori: presentazione del libro “Giuseppe Fava: la pittura come documento, racconto e denuncia”, saggio monografico sulla pittura di Giuseppe Fava, che egli utilizzò come mezzo di comunicazione efficace per descrivere la Sicilia, i suoi abitanti e le sue piaghe profonde. Con la partecipazione dell’autrice, Giovanna Mori e di G.M. Andreozzi, responsabile dell’Archivio di Giuseppe Fava.
19 febbraio 2020 – Catania, GAM (Galleria d’Arte Moderna) di Catania: Inaugurazione della mostra, curata da Giovanna Mori e dedicata a Elena Fava, “Giuseppe Fava: la pittura come documento, racconto e denuncia”. La mostra è stata realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comuna di Catania.
1 – 2 febbraio 2020 – Palazzolo Acreide Premio G.Fava Giovani – Il vizio della memoria, organizzato dalla Fondazione Giuseppe Fava, il Coordinamento Giuseppe Fava di Palazzolo A., l’Associazione Culturale Dahlia, con il patrocinio del Comune di Palazzolo A. e in collaborazione con l’Associazione Antiracket di Palazzolo, LIBERA di Siracusa e Verbavolant.
1 febbraio – Salone ex Biblioteca comunale: Incontro con gli studenti delle scuole superiori di Palazzolo Acreide, moderato da Marta Silvestre giornalista di Meridionews, sul tema: “Notizie dalla rete, il giornalismo tra fake e news” con la partecipazione Giorgio Mottola video giornalista di Report RAI3 (Premio G.Fava Giovani 2020) e Francesca Andreozzi (Presidente della Fondazione Fava).
2 febbraio – Aula Consiliare del Comune di Palazzolo A.:Dibattito, moderato dalla giornalista Marta Silvestre, sul tema: Social, politica e fake news. Cosa c’è dietro?” con Giorgio Mottola, video giornalista di Report (RAI3), Sebastiano Ardita, Magistrato e Presidente Prima Commissione del CSM, Massimiliano Perna, giornalista freelance e Francesca Andreozzi, Presidente della Fondazione Fava.
Consegna del Premio Fava giovani a Giorgio Mottola “che, svelando un sistema capace di condizionarle e minare le nostre democrazie, ha mostrato quali sono la forza e il ruolo della stampa in una società civile e moderna: essere rivelatrice di verità da puntare contro ogni potere”.
15 gennaio 2020 – Catania Incontro con gli studenti della terza media della Scuola media statale Raffaello Sanzio di Tremestieri Etneo (CT) nell’ambito del progetto del MIUR “Legalità nelle scuole”.
5 gennaio 2020 – Catania, Teatro Machiavelli Assemblea contro mafia e razzismo e corteo silenzioso, organizzato da I siciliani giovani, Rete Antirazzista catanese e Fondazione Giuseppe Fava.
Sotto la lapide in via Giuseppe Fava: gli studenti del Liceo Musicale Turrisi Colonna di Catania, diretti dal Maestro Fabio Raciti, hanno suonato il Silenzio fuori ordinanza. All’esibizione è seguita la consegna di due chitarre, rispettivamente all’Istituto comprensivo “C. Battisti” in memoria di Giuseppe Fava, da parte del Comune di Catania, e all’Istituto comprensivo “V. Messina” di Palazzolo Acreide in memoria di Elena Fava.
Piccolo Teatro: dibattito, moderato da Lorenzo Tondo sul tema: “Trafficanti di uomini, la verità e i silenzi” al quale hanno partecipato i giornalisti Nancy Porsia, Francesca Mannocchi e Nello Scavo, autori di coraggiose inchieste sul traffico di migranti in Libia.
Consegna del Premio Nazionale di giornalismo “Giuseppe Fava Nient’altro che la Verità. Scritture e immagini contro le mafie” ai giornalisti Nancy Porsia, Francesca Mannocchi e Nello Scavo “per aver indagato e raccontato il traffico di essere umani in Libia e i silenzi che lo coprono. Per averci ricordato, ognuno con il proprio lavoro, che la verità si avvicina se nessun giornalista viene lasciato solo”.
 
19 dicembre 2019 – Catania – Scuola di cinema: Partecipazione al cineforum organizzato dal presidio universitario di Libera e proiezione del film “Sicilian Ghost story”.
 29 novembre 2019 – S. Teresa di Riva (ME) – Incontro con gli studenti delle scuole secondarie di I grado dell’ I.C. Santa Teresa di Riva.
 25 ottobre 2019 – Catania – Teatro Brancati: presentazione del libro di Giovanni D’Angelo “Giuseppe Fava e il cinema. Lo sguardo dell’artista, l’analisi dell’intellettuale”,131 tra le migliori recensioni cinematografiche pubblicate su Espresso sera. Intervengono Maria Teresa Ciancio, Giuseppe Maria Andreozzi, Maria Lombardo, Giovanni D’Angelo; Manuela Ventura legge alcune pagine del libro.
 2 ottobre 2019 – Catania – Giardino di Scidà: incontro con gli studenti del liceo Niccolò Copernico di Udine.
 Ottobre – dicembre 2019 – Catania – Realizzazione del Percorso “Io nella Legalità?” in collaborazione con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Catania. La Fondazione Giuseppe Fava, nell’ambito dell’educazione alla legalità che tradizionalmente svolge ogni anno nelle scuole, ha proposto la propria collaborazione, a titolo gratuito, per la diffusione dell’ultimo discorso pubblico tenuto da Giuseppe Fava sulla mafia, il 22 dicembre 1983, due settimane prima di essere assassinato, agli studenti degli istituti superiori di Palazzolo Acreide, suo paese natale. Sono stati proposti diversi laboratori, ciascuno della durata di 9 ore, tutti riconducibili al tema della legalità: a) Laboratorio teatrale per la messa in scena di una lettura della lezione sulla mafia; b) Laboratorio grafico pittorico; c) Laboratorio socio-linguistico sullo stereotipo mafioso; d) Laboratorio socio-statistico sulla mafiosità dei comportamenti propri e altrui.
Da ottobre a dicembre 2019 sono stati realizzati i seguenti laboratori: 1) Scuola media Battisti: Laboratorio teatrale; 2) Scuola elementare Vespucci: Laboratorio teatrale; 3) Scuola media San Giovanni Bosco: Laboratorio teatrale; 4) Scuola elementare Santi Giuffrida: Progetto grafico pittorico.
18 settembre 2019 – Catania – Legatoria Prampolini: presentazione della monografia di Giovanna Mori “Giuseppe Fava, la pittura come documento, racconto e denuncia”.
13 settembre 2019 – Catania – Palazzo della Cultura, Corte Mariella Lo Giudice: Ascoltando Pippo Fava. in occasione del 94° anniversario della nascita di Pippo Fava la Fondazione ha proposto un recital di testi andati in onda su Radio Uno nel novembre 1977, durante la trasmissione Voi ed Io condotta da Giuseppe Fava. I testi, scritti per le voci di Mariella Lo Giudice, Miko Magistro e Giuseppe Fava sono stati interpretati da Alessandra Costanzo, Miko Magistro e Angelo Tosto, con il coordinamento di Orazio Torrisi.
 Agosto – settembre 2019 – Palazzolo Acreide (SR) – Il vizio della memoria. Palazzolo ricorda Pippo Fava. 20 agosto: incontro con il giornalista Antonio Roccuzzo e proiezione del corto “Miles Siciliano”.  2 settembre: Incontro con Attilio Bolzoni e presentazione del libro “Il padrino dell’antimafia”. 12 settembre, teatro Greco: Il sistema Montante – drammaturgia sugli atti della Commissione Antimafia. 14 settembre: cerimonia di commemorazione di Pippo Fava, con la partecipazione del baby sindaco e della baby giunta comunale; presentazione a cura di Giuseppe Andreozzi della monografia “Giuseppe Fava, la pittura come documento, racconto e denuncia”, di Giovanna Mori; dibattito “Il vizio della giustizia. Omicidio Fava tra processo e depistaggi”, con Francesca Andreozzi, Graziella Proto, Sebastiano Gulisano, Maurizio Parisi. Modera Dario De Luca, Meridionews; proiezione de “L’istruttoria. Atti del processo in morte di Giuseppe Fava”, di Ninni Bruschetta.
9 agosto 2019 – Catania – Trame di quartiere, San Berillo: Incontro con il gruppo scout di Padova all’interno dell’iniziativa “Estate Liberi” del coordinamento di Catania di Libera.
2 agosto 2019 – Santa Teresa di Riva (ME) – Partecipazione alla XIV edizione del “Premio Zappalà, incontro alla vita”. Intervengono Vittorio Teresi e Francesca Andreozzi
18 luglio 2019 – Catania – GAM (galleria di Arte moderna di Catania). Partecipazione alla Conversazioni in mostra della mostra “Cicatrici” dell’associazione B.live
30 maggio 2019 – Palazzolo Acreide (SR) – Uccisi due volte. Assassinio e depistaggio di Pippo Fava e Paolo Borsellino. Gli studenti di San Benedetto del Tronto e di Palazzolo Acreide incontrano le famiglie Fava e Borsellino. Intervengono Dott.ssa Fiammetta Borsellino, Prof. Fabio Giallombardo, autore di “Cosa Vostra. Mafia e Istituzioni in Italia”, On. Claudio Fava, presidente Commissione Antimafia in Sicilia, Dott.ssa Francesca Andreozzi, vice presidente della Fondazione Giuseppe Fava; moderazione di Natya Migliori, docente e redattrice di Le Siciliane – Casablanca
23 maggio 2019 – Milano – Palazzo del Cinema Anteo. “Prima che vi uccidano. Il cinema di Giuseppe Fava”: proiezione de I SICILIANI, regia di Vittorio Sindoni, da e con Giuseppe Fava, musica di Riz Ortolani, e di altri documenti filmici di Giuseppe Fava. Intervengono Giuseppe Spina del Circuito Nomadica (circuito per le arti e il cinema di ricerca), Vittorio Sindoni, regista, Massimiliano Scuriatti, curatore dell’evento Giuseppe Fava oltre il Giornalismo e Francesca Andreozzi, vicepresidente della Fondazione Giuseppe Fava.
21 maggio 2019 – Milano – “La verità recitata”: Presentazione del secondo volume di “Giuseppe Fava, La verità recitata, Tutto il teatro” edizioni Bietti, a cura di Massimiliano Scuriatti. Intervengono il curatore, Francesca Andreozzi, vicepresidente della Fondazione Fava, modera Raffaella Di Rosa, giornalista.
20 maggio 2019 – Cologno Monzese (MI) – Incontro con gli studenti delle scuole medie di Cologno Monzese e Cinisello Balsamo.
16 maggio 2019 – Milano – “Giuseppe Fava: cronaca di un uomo libero”. Tavola rotonda sulla poliedrica attività di Giuseppe Fava con Stefano Parise, Direttore Area Biblioteche del Comune di Milano. Interventi di Claudio Fava, Antonio Roccuzzo, Massimiliano Scuriatti, Giovanna Mori, Vittorio Sindoni, Nando dalla Chiesa, Maria Teresa Ciancio. Moderazione di Marco Gaiazzi.
14 maggio 2019 – Catania – Memorial day 2019 del SAP per celebrare le vittime della mafia, del terrorismo, del dovere e di ogni forma di criminalità.
6 – 7 maggio 2019 – Augusta (SR) – Educazione alla Legalità e Antimafia – Incontri sulla legalità organizzati dall’associazione “Genitori e Figli” in collaborazione con Collettivo Antigone e la partecipazione della Fondazione Fava, rivolti agli studenti del Liceo “Mègara”, dell’Istituto Superiore “Gaetano Arangio Ruiz”, degli I.C. “O.M. Corbino”, “Principe di Napoli”, “Salvatore Todaro” e “Domenico Costa”.
3 Maggio 2019, Matera, Giornata della Memoria dei Giornalisti uccisi da mafia e terrorismo, organizzato dall’Unione Nazionale Cronisti Italiani (UNCI)
1 marzo – 12 aprile 2019 – Catania – Seminari “Mafia e antimafia oggi”  all’interno del Laboratorio di Ateneo “Territorio, migrazioni, ambiente e mafie“, dedicato alla memoria del magistrato catanese Giambattista Scidà. Sono organizzati dal Disum in collaborazione con Libera, Gapa, I siciliani giovani, Memoria e futuro, Fondazione Fava, Udi, Dipartimento di Ingegneria civile e Architettura. Il ciclo di incontri “mafia e antimafia oggi” vuole rispondere all’esigenza di capire meglio, di tentare una lettura più attuale possibile di un fenomeno come quello mafioso che conserva una straordinaria capacità di adattarsi ai cambiamenti e di riprodursi , rimanendo allo stesso tempo se stesso.
16 aprile 2019 – Milano – Inaugurazione “Giuseppe Fava oltre il giornalismo. La pittura come documento e denuncia”, un progetto della Fondazione Fava e di Massimiliano Scuriatti, mostra a cura di Giovanna Mori.
9 aprile 2019 – Catania – Giardino di Scidà: incontro con gli studenti del Gymnase de Morges.
4 aprile 2019 – Catania – Palazzo della Cultura. Partecipazione alla quarta edizione del progetto “Un Giardino delle Giuste e dei Giusti in ogni scuola”.
27 marzo 2019 – Catania – Pubblicazione della monografia “Giuseppe Fava: la pittura come documento, racconto e denuncia” di Giovanna Mori.
1 marzo 2019 – Milazzo – Partecipazione alla rassegna di cinema e teatro sulla Legalità ‘Se si insegnasse la bellezza’; proiezione del film su Giuseppe Fava “Prima che la notte” e dibattito con gli studenti delle scuole medie di Milazzo.
20 – 23 febbraio 2019 – Catania – Liceo statale G. Turrisi Colonna: Incontri con gli studenti.
5 febbraio 2019 – Milazzo – Partecipazione alla rassegna di cinema e teatro sulla Legalità ‘Se si insegnasse la bellezza’; proiezione del film su Giuseppe Fava “Prima che la notte” e dibattito con gli studenti dei licei e dell’Istituto Commerciale di Milazzo.
2 febbraio 2019 – Palazzolo Acreide – Salone ex Biblioteca comunale, incontro con gli studenti sul tema: “Da Giuseppe Fava ai nostri giorni. I nuovi “carusi”. Proiezione di un documentario di Pippo Fava e a seguire incontro/dibattito con i giornalisti Alessia Candito, Stefania D’Ignoti, Massimiliano Perna. Sala del Consiglio Comunale: Proiezione di un breve filmato di Fava e lettura delle pagine finali del romanzo  “Prima che vi uccidano”. Incontro/dibattito “Migranti, dopo le parole…” con Francesca Andreozzi, Alessia Candito, Stefania D’Ignoti, Massimiliano Perna, Yoro Ndao. Intervento musicale di Giuseppe Giuffrida. Consegna del Premio Fava Giovani ad Alessia Candito; menzione speciale a Stefania d’Ignoti e Massimiliano Perna.
5 gennaio 2019 – Catania – Marcia silenziosa de I siciliani giovani con gli studenti delle scuole catanesi fino alla lapide di via Fava. Consegna di due strumenti musicali in memoria di Giuseppe Fava (da parte del Comune di Catania all’ I.C. Malerba, plesso scuola secondaria di 1 grado Leopardi) e di Elena Fava (da parte della Fondazione Fava Liceo Statale Turrisi Colonna). Teatro Stabile di Catania, dibattito, moderato da Mario Barresi, sul tema “Antimafia 35 anni dopo: dire, fare o sembrare” al quale prenderanno parte Luigi Ciotti, Claudio Fava, Armando Spataro e Giovanni Maria Bellu. Consegna del Premio Nazionale Giuseppe Fava Nient’altro che la Verità a Giovanni Maria Bellu “che ha saputo fare del mestiere di giornalista una quotidiana risorsa per la ricerca della verità e per il dovere della memoria”.
10 dicembre 2018 – Catania, Istituto Penitenziario Minorile: Francesca Andreozzi testimonianza con i ragazzi ristretti
7 dicembre 2018: Palazzolo Acreide. Maria Teresa Ciancio- due incontri con gli alunni della quinta elementare e della terza media dell’IC Vincenzo Messina.
29 novembre 2018 – Cologno Monzese (MI): Francesca Andreozzi -incontro con gli studenti dell’Istituto Superiore Leonardo da Vinci
 27 novembre 2018. Catania Centro ZO, Catania- Partecipazione al Film fest. Messa in scena di Lezione sulla mafia con Roberto Disma e i ragazzi dell’Orchestra Musica Insieme Librino.
 12 novembre 2018 – Lentini (SR): Francesca Andreozzi – incontro con gli studenti della Liceo Scientifico Elio Vittorini
 7 novembre 2018 – S. Teresa di Riva (ME): Francesca Andreozzi – incontro con gli studenti delle scuole secondarie di I grado dell’I.C. Santa Teresa di Riva
 1 novembre 2018 – Canicattini Bagni (SR): incontro sulla mafia aperto a studenti e docenti
 21 settembre 2018 – Palazzo della Cultura, Catania: “Passeggiando con Pippo Fava, canzoni e ballate”, con Alessandra Costanzo, Andreazzurra Gullotta e il coro Free Gospel Sound, Alfio Guzzetta, Gregorio Lui, Riccardo Maria Tarci, con il coordinamento di Orazio Torrisi.
16 settembre 2018- Palazzolo Acreide “I vicoli di Fava” mostra concorso di pittura e fotografia
 15 settembre 2018 – Catania, quartiere S. Berillo:
Passeggiando con Pippo Fava. Pippo Pattavina legge Giuseppe Fava, con l’accompagnamento musicale di Salverico Cutuli (2 repliche)
 14 settembre 2018 – Palazzolo Acreide, piazza San Paolo: “Il vizio della memoria, ricordando Giuseppe Fava” incontro con Graziella Proto, fondatrice e direttrice del mensile antimafia online “Casablanca”, e Giuseppe M. Andreozzi, curatore e responsabile dell’archivio di Giuseppe Fava.
 8 – 9 settembre 2018 – Catania: Corso di formazione per i formatori del Giardino di Scidà (Francesca Andreozzi)
 31 agosto– Palazzolo Acreide Incontro dibattito su Informazione libera in Sicilia: è possibile? Ne discutono, coordinati da Cecile Landman, i giornalisti Graziella Proto, Antonio Condorelli, Giacomo Di Girolamo.
2 settembre – Palazzolo Acreide Castello Medievale Messa in scena di “Lezione sulla mafia” con Roberto Disma e Ginevra Alibrio, accompagnati dai ragazzi dell’Orchestra Musica Insieme Librino.
20 agosto- Palazzolo Acreide Presentazione del libro di F. Giallombardo: Cosa vostra. Mafia e istituzioni in Italia. Ne discutono con l’autore la giornalista Natya Migliori, Nello Gibilisco, del Coordinamento Fava di Palazzolo Acreide, G.M. Andreozzi, responsabile per la Fondazione dell’archivio di Giuseppe Fava.
19 agosto-2 settembre Palazzolo Acreide Dedicato a Pippo Fava (col patrocinio del Comune di Palazzolo Acreide) Presentazione del libro di E. Zanca E vissero tutti felici e contenti. Ne discute con l’autore la giornalista Natya Migliori, lettura di brani di Sebastiano Spada.
19 giugno 2018-Catania: Giardino di Scidà: Proiezione del film Prima che la notte e dibattito con Claudio Fava e Riccardo Orioles
23 maggio 2018- Trecastagni: Adriana Laudani e Antonio Fisichella incontrano gli studenti delle terze medie della scuola Ercole Patti e discutono sulla percezione della mafia e gli strumenti di lotta nella legalità.
23 maggio 2018 – Catania: corteo con il gruppo scout di Catania, testimonianza davanti la lapide di Giuseppe Fava
21 maggio 2018 – Catania: visita all’archivio di Fava della IV G del Liceo Einstein di Milano
9 maggio 2018 – Tremestieri Etneo (CT): Maria Teresa Ciancio e Giuseppe M. Andreozzi incontro e dibattito con gli studenti delle terze medie della scuola Raffaello Sanzio sulla percezione della mafia e strumenti di legalità.
3 Maggio 2018, Venezia, Giornata della Memoria dei Giornalisti uccisi da mafia e terrorismo, organizzato dall’Unione Nazionale Cronisti Italiani (UNCI)
12 aprile 2018, Catania – Palazzo della Cultura: cerimonia conclusiva “Un giardino per giuste e giusti”
16 – 24 marzo, Sicilia: serie di incontri siciliani con il Prof. Fabio Giallombardo, autore di “Cosa Vostra“, percorso storico e antologico su Mafia e Istituzioni in Italia attraverso l’opera di Giuseppe Fava e gli scritti di altri Autori. (Francesca Andreozzi)
5 marzo – 27 aprile 2018 – Università di Catania: Auditorium del Monastero dei Benedettini : LABORATORIO DI ATENEO “Mafia e antimafia: storia, legislazione e attualità”, Organizzato n collaborazione con l’Università e associazioni della società civile impegnate nel territorio sulle tematiche che riguardano, a diversi livelli, la legalità e il contrasto alla mafia, i laboratori sono aperti alla partecipazione di studenti iscritti a tutti i corsi di
studio istituiti all’Università di Catania e danno diritto a 3 CFU (altre attività formative); le iscrizioni sono aperte inoltre a insegnanti di scuola di ogni ordine e grado
e cittadini, impegnati nel mondo del volontariato e attivi sul territorio.
26 febbraio 2018 – Floridia: Francesca Andreozzi incontra gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Salvatore Quasimodo” di Floridia.
15 febbraio 2018 – Catania: Liceo classico N. Spedalieri, presentazione della lezione sulla mafia di Giuseppe Fava e distribuzione dell’opuscolo agli studenti di due classi del triennio. (Maria Teresa Ciancio e Francesca Andreozzi)
27 – 28 gennaio 2018 – Palazzolo Acreide  Il Vizio della Memoria, lettura di “Lezione sulla mafia” con Roberto Disma e Ginevra Alibrio, accompagnati dai ragazzi dell’Orchestra Musica Insieme Librino. Incontro e dibattito sulla lezione di legalità lasciata da Giuseppe Fava, con la partecipazione di 400 studenti delle scuole superiori di Palazzolo Acreide e distribuzione del libretto “Lezione sulla mafia”
28 gennaio 2018 –Proiezione del documentario “Vivere alla grande” di Fabio Leli, a seguire dibattito, moderato dalla giornalista di MeridioNews Marta Silvestre, sulla ludopatia e le ricadute socio economiche sul territorio, con il regista, Maria Teresa Ciancio (Presidente della Fondazione Fava), Francesca Andreozzi (Vice Presidente della Fondazione Fava e Psicoterapeuta), Luciano Modica (Amministratore Giudiziario autore di testi teatrali sulla ludopatia), Paolo Caligiore (Coordinatore Provincia di SR Associazioni Antiracket). Consegna del Premio Fava giovani a Fabio Leli.
5 gennaio 2018 – Catania – Marcia silenziosa de I siciliani giovani con gli studenti delle scuole catanesi fino alla lapide di via Fava
Consegna di due strumenti musicali in memoria di Giuseppe Fava (da parte del Comune di Catania all’I.C. Malerba di Catania) e di Elena Fava (da parte della Fondazione Fava all’I.C. Todaro di Augusta)
Teatro Stabile di Catania, proiezione del Trailer del film Prima della notte e dibattito con il regista Daniele Vicari e Claudio Fava e Michele Gambino, autori del libro da cui è stata tratta la sceneggiatura.
Consegna del Premio Nazionale Giuseppe Fava Nient’altro che la Verità alla memoria di Daphne Caruana Galizia.
 3 Novembre 2017 Trento: Teatro Sociale. Partecipazione all’evento Il silenzio è mafia organizzato dall’Ordine degli Avvocati di Trento.
14 Settembre 2017 Catania: Teatro Antico. Leo Gullotta legge Giuseppe Fava, in occasione del 92° anniversario della nascita.
12 Settembre 2017 Catania: pubblicazione del libro “Luigi Lo Cascio e Leo Gullotta leggono Giuseppe Fava. Il libro raccoglie i testi delle letture tenute a Catania il 14 settembre del 2016 e del 2017.
29 Maggio 2017 Palazzolo Acreide (SR): premiazione della studentessa Benedetta Scirpo, della classe IIA del Liceo Classico Platone di Palazzolo Acreide, seconda classificata al 4° concorso “Liberamente dalla lettura alla scrittura” organizzato dal Lions Club Palazzolo Acreide, con una recensione del libro Prima che vi uccidano di Giuseppe Fava.
18 maggio 2017 Augusta (SR): intitolazione dell’Auditorium dell’Istituto Comprensivo S. Todaro a Giuseppe Fava, con l’intervento di Presidente e Vicepresidente della Fondazione Giuseppe Fava.
3 Maggio 2017, Torino, Giornata della Memoria dei Giornalisti uccisi da mafia e terrorismo, organizzato dall’Unione Nazionale Cronisti Italiani (UNCI)
27 Aprile 2017 Catania: lancio del progetto di crowdfunding per la stampa di 500 copie di Lezione sulla mafia, da distribuire agli studenti delle scuole perché entri nel programma didattico sulla legalità.
3 Marzo – 3 Aprile 2017 Catania: Auditorium Monastero dei Benedettini.  “Laboratorio Donne e mafie” organizzato dal Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, in collaborazione con la Fondazione fava, l’UDI, la CGIL.
8 Gennaio 2017 Palazzolo Acreide (SR): Aula consiliare del Comune. Presentazione del progetto “In fieri. Secondo Giuseppe Fava”, da parte dei ragazzi dell’ACCI Lab (Arte Creativa e Cultura Innovativa).
7 Gennaio 2017 Palazzolo Acreide (SR): Aula consiliare del Comune. Incontro sul ruolo civile ed educazionale del teatro, attraverso l’esperienza del Nuovo Teatro Sanità di Napoli, e consegna del Premio Giuseppe Fava Giovani a Mario Gelardi, presidente e direttore artistico, e ai ragazzi del collettivo del NTS.
5 Gennaio 2017 Catania: via Giuseppe Fava. Tradizionale deposizione di fiori sotto la lapide. In memoria di Elena Fava ha cantato il coro giovanile della Civita “Alkantara” al quale la Fondazione ha donato una tromba. All’interno del Teatro Verga, gli attori della scuola del Teatro Stabile hanno letto brani tratti dalla Lezione sulla mafia, con intermezzi musicali dell’orchestra Musica per Librino, alla quale è stato donato un violino. È seguito il dibattito “La città (im)possibile”, e la consegna del Premio Fava a Giovanni Tizian.
Dicembre 2016 Catania: Pubblicazione del testo di Lezione sulla Mafia
11-20 Novembre 2016 Noto (SR): Il cinema di Ugo Saitta e Giuseppe Fava.
10 e 16 Novembre 2016 Trecastagni (CT): Scuola media Ercole Patti, proiezione e commento del video “Lezione sulla mafia”:
20 settembre 2016 Catania: ritrovamento durante il riordino dell’archivio di Giuseppe Fava del racconto che potrebbe essere considerato l’esordio pubblico di Fava come scrittore. Pubblicato su “La Sicilia” Domenica 16 novembre 1947, due giorni prima della laurea in Giurisprudenza, aveva 22 anni.
14 Settembre 2016 Catania: Palazzo della Cultura. Luigi Lo Cascio legge Giuseppe Fava, in occasione del 91° anniversario della nascita.
Luglio 2016 Catania: trascrizione testuale dell’audio della registrazione dell’ultimo intervento di Giuseppe Fava “Lezione sulla mafia” Palazzolo Acreide 22 dicembre 1983.
22 Giugno 2016 Catania:Rettorato dell’Università. Firma della convenzione tra l’Università di Catania e la Fondazione Giuseppe Fava per collaborazione a progetti di educazione alla legalità.
23 Maggio 2016 Catania: Palazzo di Giustizia. Partecipazione alla commemorazione di Giovanni Falcone, organizzata dall’ANM, con il lavoro multimediale su Giuseppe Fava realizzato dagli studenti del liceo scientifico Boggio Lera.
3 Maggio 2016, Reggio Calabria, Giornata della Memoria dei Giornalisti uccisi da mafia e terrorismo, organizzato dall’Unione Nazionale Cronisti Italiani (UNCI)
28-29 Aprile Augusta (SR):Istituto Ruiz- partecipazione a due incontri sulla legalità.
21 Aprile 2016 Augusta (SR): Istituto Todaro- Partecipazione alla chiusura del corso su Educazione antimafia attraverso le generazioni, organizzato dalla scuola in collaborazione con il centro Hauser.
1 Aprile 2016 Tremestieri Etneo (CT): Partecipazione alla Giornata della memoria.
19 Marzo 2016 Catania – Piazza Horacio Maiorana: “I Giardini delle Giuste e dei Giusti” Posa di piantine dedicate alla memoria di Giuseppe Fava e Beppe Montana
13 marzo 2016 Acquasparta (Terni): inaugurazione del Presidio di Libera intitolato a Giuseppe Fava.
12 Gennaio 2016 Catania: Monastero dei Benedettini. Partecipazione al Convegno “Le verità nascoste, da Moro a Mattarella e La Torre”
5 Gennaio 2016 Catania: tradizionale deposizione dei fiori alla lapide di via Giuseppe Fava, e concerto dei bambini di San Cristoforo dell’Orchestra Falcone e Borsellino per ricordare Elena Fava.
4 Gennaio 2016 Palazzolo Acreide: Aula Consiliare del Comune; dibattito su “La mafia in casa nostra” con Sebastiano Ardita, Damiano Chiaramonte, Alessio di Modica, F.Paolo Giordano, Angelo Migliore, coordina Sebastiano Infantino. Consegna del Premio Fava-Giovani a Alessio di Modica.
3 Gennaio 2016 Palazzolo Acreide: Aula Consiliare del Comune: rappresentazione teatrale di “OSSA” (di e con Alessio di Modica)
L’anno 2016 è stato, per la Fondazione Giuseppe Fava, estremamente difficile, per la necessità di riorganizzare, dopo la scomparsa di Elena Fava, il consiglio di amministrazione e di rimodulare le attività in assenza di quella che era stata la memoria storica e la testimonianza vivente di Giuseppe Fava.
10 ottobre 2015 – Villalba (Caltanissetta): “Pippo Fava rivive a Villalba” incontro culturale organizzato e curato da alcuni cittadini villalbesi, tra questi lo scrittore e giornalista Jim Tatano, insieme alla Fondazione Giuseppe Fava.
18 Giugno 2015 – Lamezia Terme (Catanzaro): “La Forza Della Parola”. Evento nell’ambito della 4a edizione di Trame Festival. Luigi Lo Cascio legge testi teatrali e articoli di Giuseppe Fava e di Giancarlo Siani. A seguire la testimonianza del fratello Paolo Siani
27 Maggio 2015 – Fabbrico (Reggio Emilia) Teatro Pedrazzoli: “Una sfida dal Sud”. Evento ideato dal regista Domenico Ammendola, incentrato sulla figura di Giuseppe Fava, nell’ambito del progetto “Teatro e Legalità”. Testi di Giuseppe Fava, letti da Luigi Lo Cascio
11 Maggio 2015 – Padova: partecipazione alla manifestazione antirazzista “Padova accoglie”

da - http://www.fondazionefava.it/sito/attivita-informazione-educazione-antimafia/
600  Forum Pubblico / GIORNALISMO INVESTIGATIVO E D'INCHIESTA, DOPO IL 10 APRILE 2023. / Giuseppe Fava nasce a Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa, il ... inserito:: Aprile 11, 2023, 12:18:44 am
Biografia

Giuseppe Fava nasce a Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa, il 15 Settembre del 1925.
Profondamente innamorato del paese natale, dove i genitori abitarono sino alla fine degli anni ’90, lo visitava spesso e lo ha celebrato nei suoi scritti (paese mio).
Negli anni ’40 si trasferì a Siracusa per frequentare il Ginnasio ed il Liceo. Fu tra i migliori alunni del Liceo Gargallo, che recentemente ha intitolato all’illustre allievo la Biblioteca dell’Istituto.
Visse a Siracusa gli anni della guerra in Sicilia, dedicando a quel soggiorno splendide pagine.
Dopo gli studi liceali si trasferì a Catania e si laureò in Giurisprudenza. Alla carriera di avvocato preferì la professione di giornalista, che iniziò come cronista al giornale Sport Sud di Catania.
Dal 1951 al 1954 fu capocronista al Giornale dell’isola, e successivamente al Corriere di Sicilia.

Alla fine degli anni ’50, col cambiamento di gestione di quel quotidiano, passò al giornale L’Isola – Ultimissime, prima di approdare, sempre come capocronista, al quotidiano catanese del pomeriggio Espresso sera, ove lavorò per oltre venti anni. In quel periodo, oltre l’impegno quotidiano al giornale, fu inviato speciale del settimanale milanese Tempo, e corrispondente del Tuttosport di Torino.

Oltre alle numerose inchieste giornalistiche, raccolte successivamente nei volumi Processo alla Sicilia (1970) e I Siciliani (1980), negli stessi anni maturò una straordinaria vocazione artistica, letteraria e pittorica.
Nel 1966 vinse il Premio Vallecorsi con Cronaca di un Uomo, e nel 1970 il Premio IDI con La Violenza, da cui Florestano Vancini trasse il film di successo Violenza Quinto Potere (1974). Gli anni successivi videro la pubblicazione dei romanzi Gente di rispetto (Bompiani, 1975) da cui Luigi Zampa trasse il film omonimo, Prima che vi uccidano (Bompiani, 1977) e Passione di Michele (Cappelli, 1980) dal quale Werner Schroeter trasse il film Palermo oder Wolfsburg, vincitore dell’Orso d’oro al festival di Berlino del 1980, e delle opere teatrali de Il Proboviro (1972), Bello Bellissimo (1975), Foemina ridens (1980). Opere di grande maturità e complessità che hanno consacrato lo scrittore siciliano come acuto testimone del suo tempo e come profondo studioso ed esperto del fenomeno della mafia siciliana.

Nel decennio 1965-1975 realizzò a Catania e Roma quattro personali degli oli e delle grafiche realizzate in quegli anni.
Nel 1980 fu chiamato alla direzione del Giornale del Sud, idea editoriale maturata all’interno dell’ambiente imprenditoriale, politico e giornalistico della Catania di quegli anni. Fu subito un giornale irriverente, senza prudenze, né ossequi. I notabili furono chiamati a rispondere dei loro misfatti, il sacco edilizio, l’arrembaggio dei mafiosi, la rassegnazione degli onesti. La reazione al pericolo rappresentato da Fava e dal Giornale del Sud fu immediata e forte: la censura, le minacce, gli attentati ed infine il licenziamento. Pochi mesi dopo la rottura di Fava con l’editore il giornale cessava le pubblicazioni.
Nel 1982 Giuseppe Fava costituisce, insieme alla parte della redazione del Giornale del Sud che ne aveva condiviso le scelte di fondo, fonda la cooperativa editoriale Radar e registra una nuova testata I Siciliani.

Con quel mensile, dall’elegante veste tipografica, Fava aveva scelto di raccontare la Sicilia come metafora di quei tempi: la devastazione dell’ambiente, la trappola nucleare di Comiso, la sfida della mafia. Temi che aveva già affrontato nella attività letteraria e che trattava ora col rigore del giornalista. Giornale di inchieste in tutti i campi della società: politica, attualità, sport, spettacolo, costume, arte, che vuole essere appunto il documento critico di una realtà meridionale che profondamente, nel bene e nel male, appartiene a tutti gli italiani. Un giornale che ogni mese sarà anche un libro da custodire. Libro della storia che noi viviamo. Scritto giorno per giorno.

I temi sviscerati quotidianamente nelle inchieste, strettamente contestualizzati nel decennio italiano che tentava disperatamente di lasciarsi alle spalle gli anni di piombo, maturarono la forte idea teatrale de Ultima Violenza, andata in scena al Teatro Stabile di Catania nel novembre-dicembre 1983. Dramma documento di quello che può succedere quando la società ferita e morente farà l’ultimo tentativo di salvezza; un processo a sette personaggi coinvolti forse in un solo assassinio, politici, finanzieri, terroristi e mafiosi, emblematici di tutta la violenza. Il palazzo di giustizia stretto in assedio; fuori l’imminenza della tragedia; può essere una terribile rivolta popolare, oppure il trionfo degli assassini. Una tragedia collettiva dalla quale emerge la vicenda di un uomo solo in cui si aggrovigliano tutte le componenti drammatiche, il dolore, la paura, l’ironia, la vendetta, la speranza, il sogno.

Un personaggio che si eleva solitario e misterioso nel cuore della tragedia fino alla rivelazione finale. Arcangelo o diavolo?
Domanda giusta, poiché non sappiamo chi sarà presto o tardi il padrone della società italiana e quindi della nostra vita.

Ancora una reazione al pericolo Fava, questa volte ancora più forte, cinque pallottole umide di pioggia la sera del 5 gennaio del 1984, alle 21,30.
Non fa in tempo a voltarsi né a stupirsi. Probabilmente non si accorge neppure di morire. Sarà l’unico effimero conforto per la famiglia.


da - http://www.fondazionefava.it/sito/biografia/

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