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Autore Discussione: Sondaggio Demos: il 51% vuole che la Chiesa non influenzi le scelte legislative  (Letto 1746 volte)
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« inserito:: Gennaio 11, 2008, 11:24:33 pm »

Walter Tocci: «Mai un Pontefice si è occupato dei bilanci delle Asl...»

Ella Baffoni


Walter Tocci è deputato del Pd, ma è stato a lungo vicesindaco di Roma, e ne conosce a fondo i problemi. Negli anni 80 organizzò un convegno di studi su «Chi comanda a Roma?»: gli abbiamo chiesto cosa pensa della requisitoria vaticana contro il sindaco Veltroni.

Singolare l’ammonimento sugli ospedali cattolici. Un mese fa il rettore dell’università cattolica aveva lanciato l’allarme sul piano di rientro dei costi della sanità regionale, che avrebbe penalizzato il policlinico Gemelli...
«Ho ascoltati tanti auguri papali, accompagnando Rutelli in Vaticano, e sempre c’è stato un richiamo forte agli ultimi. Nel ‘95 il richiamo di Giovanni Paolo II fu anche più accorato, ma è sempre stata una preziosa sollecitazione a chi governa. Mai mi era capitato, però, di ascoltare un intervento papale su come si distribuiscono i soldi agli ospedali cattolici. Questa è una novità e - come disse Puccini al giovane compositore che gli presentava uno spartito - spesso ciò che è nuovo non è bello e ciò che è bello non è nuovo. Il Gemelli e il Bambin Gesù sono strutture di grande qualità: in una paese normale dovrebbero essere valutate per i risultati, senza bisogno dell’aiuto papale. Fa una certa impressione vedere il rappresentante della chiesa universale che discute dei bilanci delle Asl; una volta i pontefici lasciavano fare queste cose a solerti collaboratori».

Il consiglio comunale è paralizzato sull’albo dei conviventi. Non è riuscito a dare risposta alla delibera di iniziativa popolare, a quella di iniziativa consiliare e agli ordini del giorno di maggioranza e opposizione. Oggi, ancora, il papa parla di attacchi «insistenti e minacciosi» contro la famiglia.
«Francamente non capisco perché si dipinge un clima fosco di attacchi alla famiglia che sarebbero in corso a Roma. Le famiglie hanno bisogno di serenità e non si fa il loro bene se da pulpiti tanto autorevoli si continua, senza alcun fondamento, a gridare al lupo a lupo. Nella società romana non c’è alcun clima di scontro. Ci sono invece diritti da riconoscere a persone che vivono l’affettività fuori dai crismi del matrimonio civile e religioso. Ma è proprio la religione cristiana ad aver insegnato a tanti di noi a promuovere i diritti della persona, al di là delle ideologie e delle dottrine religiose. Veltroni, è solo un esempio, ha raddoppiato i posti degli asili nidi. Purtroppo in questi giorni viene da Milano un esempio opposto: il sindaco Moratti chiude le porte della scuola dell’infanzia a bambini i cui genitori non hanno le carte a posto. Un fatto inaudito per una coscienza religiosa che bene ha fatto il cardinal Tettamanzi a stigmatizzare. Finché ci sarà Veltroni, dal Campidoglio non verranno segni come quelli di Milano, ma sempre atti di solidarietà».

Eppure a Roma c’è ancora povertà: pensionati al minimo, senza casa, gli homeless. E gli immigrati clandestini tra illegalità e lavoro nei cantieri, i borghetti nascosti nelle pieghe urbane. Negli anni settanta c’erano 60.000 baraccati, tra cui moltissimi operai. Fu nel ‘74, che il cardinal Poletti e don Di Liegro organizzarono il convegno sui «Mali di Roma» che coinvolse almeno 5.000 persone.
«Da quel convegno scattò un impegno comune tra le migliori energie morali e sociali di Roma. Di quell’impegno c’è ancora oggi bisogno per affrontare il problema della casa e l’accoglienza verso gli immigrati. A onor del vero bisogna ricordare che Veltroni è stato il primo uomo politico italiano a lanciare l’allarme sulla questione sociale - casa, salari, lavoro, insicurezza, incertezza sul futuro - e il governo di Berlusconi allora fece spallucce. Ora il governo Prodi sta finalmente mettendo a fuoco proprio questi problemi».


Pubblicato il: 11.01.08
Modificato il: 11.01.08 alle ore 8.20   
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