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Autore Discussione: Paola Guabello. Borriana, il paese dimenticato dalla tecnologia  (Letto 1801 volte)
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« inserito:: Agosto 27, 2013, 11:52:43 pm »

Società

27/08/2013 - Nel Biellese: non funzionano tv, cellulari, Internet

Borriana, il paese dimenticato dalla tecnologia

Nel paese ai piedi delle Alpi il segnale televisivo spesso sparisce e le difficoltà con i cellulari penalizzano anche le attività produttive
liveblog  Raccontaci il tuo disagio sul passaggio dalla tv analogica a quella digitale   
 
+  Tv, un anno dopo il digitale non è uguale per tutti Giuseppe Bottero
 

Paola Guabello
Borriana (Biella)


Novecento anime dimenticate dalla tecnologia. A Borriana, nel Biellese, la vita è dura per chi vuole vedere un film, un programma, una partita dall’inizio alla fine. E anche chi deve ricevere una telefonata sul cellulare (per non parlare di Internet) ha serie difficoltà. 

 

Il digitale nel piccolo comune di pianura ai piedi delle Alpi è un tabù e tutti sembrano rassegnati a vedere la tv a singhiozzo, con lo schermo farcito di odiosi «quadratini» colorati che prima si rincorrono e che poi, al culmine dell’invasione, paralizzano l’immagine e beffano l’ansioso spettatore. Così ogni tanto, i bravi cittadini che pagano pure il canone (oltre all’antennista) per non vedere la tv, protestano. 

Ai primi di agosto alcune famiglie esasperate segnalavano a La Stampa: «Ogni mattina, alle nove meno un quarto e per quasi un’ora non si vede nemmeno un canale. Ci siamo confrontati con i vicini: il problema riguarda molte persone, anche in altre fasce orarie. Ad altri, a un certo punto, il segnale sparisce del tutto». E quando capita non resta che spegnere la tv, senza sapere come finirà il film. 

 

«Per me non è un problema - se la ride Gianni Rosso, presidente dell’associazione culturale El sol ed j’Alp -. Io non ho la tv e ne vado fiero. Ma mio padre sì, ha 84 anni e la guarderebbe volentieri. Invece è costretto a stare giornate intere ad apparecchio spento perchè non c’è verso di ricevere il segnale». Gli fa eco Damiano Meliconi, imprenditore: «Da quando c’è il decoder la Rai non la vediamo quasi più. E anche gli altri canali sono molto disturbati. Va un po’ meglio per quelli Mediaset e per La7. Abbiamo chiamato più volte l’antennista ma il problema non l’abbiamo risolto. Il disagio maggiore però è il telefono. I cellulari non hanno campo e per chi lavora è un disastro». 

 

Non resta che abbonarsi alla pay-tv. O peregrinare di casa in casa: a uno il privilegio delle reti nazionali, a un altro quello delle tv private. Al bar pizzeria Lido, il digitale concede il lusso dei canali locali: «Forse perché sono i più vicini a noi - cerca una spiegazione Celeste Finotti, figlia dei titolari - Abbiamo la televisione e la teniamo accesa. Ma tutti quanti sappiamo che da un momento all’altro il canale può sparire. Siamo rassegnati». 

«Non ho ricevuto alcuna segnalazione - spiega il sindaco Marina Moretti - Ma a questo punto, vorrà dire che faremo un questionario per capire l’entità del problema. Ciò che ci preme di più è però la connessione a Internet. L’Adsl in certi luoghi proprio non arriva, e di solleciti ne abbiamo fatto più d’uno. Comprendiamo che portare i cavi fin sotto casa sia un servizio antieconomico ma certo è che soprattutto sotto questo aspetto il paese è davvero tagliato fuori».

 

Il caso di Borriana non è unico: con il passaggio al digitale terrestre molte altre località del Biellese hanno avuto difficoltà nella ricezione del segnale, e recentemente anche in Valle Cervo, in alcune fasce orarie i telespettatori hanno riscontrato lo stesso tipo di disservizio. A Pralungo le proteste sono arrivate fino in municipio. E dire che, a gennaio, le squadre di tecnici inviate in missione dalla Rai e dal ministero delle Comunicazioni, avevano lavorato a lungo. Dopo un paio di giorni di sopralluoghi il problema era chiaro: troppi segnali in troppo poco spazio. Ma la soluzione a quanto pare non è ancora arrivata.

DA - http://lastampa.it/2013/08/27/societa/borriana-il-paese-dimenticato-dalla-tecnologia-loBP5FbCm1VA3p9ULfm7aK/pagina.html
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