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Autore Discussione: Santoro finisce sotto inchiesta - (grazie Santoro continua. ndr).  (Letto 2394 volte)
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« inserito:: Aprile 14, 2009, 02:57:22 pm »

14/4/2009 (7:26) - TV E POLEMICA

Santoro finisce sotto inchiesta

 
E' polemica politica dopo l'ultima puntata di Annozero

Nuova bufera su Annozero, pioggia di accuse bipartisan per la puntata sull'Abruzzo

MARIA GRAZIA BRUZZONE
ROMA


Sciacallaggio culturale terrificante. In arrivo un nuovo editto bulgaro. La santa Pasqua non fa decantare il polverone sollevato intorno a Michele Santoro e alla puntata di Annozero dello scorso giovedì, dedicata al terremoto d’Abruzzo. Anzi. Le polemiche infuriano, in prima fila PDL e dipietristi spalleggiati dal Sinistra e libertà e Prc, col Pd nel mezzo. E salgono di tono ancor più, dopo che il direttore generale della Rai Mauro Masi e il presidente Paolo Garimberti hanno annunciato «approfondimenti» sulla questione. Un’iniziativa applaudita trasversalmente dai vicepresidenti della commissione di Vigilanza Lainati e Merlo. Mentre il presidente Zavoli, sollecitato dal centrodestra a intervenire, fa sapere che «la Vigilanza è pronta ad esprimere un giudizio sul parere equanime che i vertici Rai si formeranno dopo l’acquisizione dei dati». E i vertici di viale Mazzini non potevano restare immoti dopo che Gianfranco Fini domenica all’Aquila si è scagliato contro la «trasmissione indecente» e dopo che il premier Berlusconi, a ruota, ha sostenuto che «una tv pubblica non può comportarsi in questo modo».

Masi e Garimberti si sono sentiti al telefono e hanno deciso. Vedranno la cassetta del programma e, insieme all’ufficio legale Rai valuteranno eventuali violazioni «in base alle norme vigenti e ai regolamenti aziendali». Ma «nessuna volontà persecutoria e nessun intento censorio» fanno sapere i collaboratori del dg, quasi a frenare gli entusiasmi di chi già vede Santoro alla gogna. O magari auspica la «pagina nuova» da aprire alla Rai, come fa il portavoce del PDl Capezzone. Quello di Annozero è il primo caso del loro mandato ed entrambi, dg e presidente, avrebbero fatto a meno della canea, dopo la tempestività con cui la Rai si è mobilitatata. La stessa mattina dopo il sisma, Masi aveva cambiato la programmazione Rai: autorizzato Porta a Porta in prima serata, invitato i programmi di informazione e anche quelli leggeri a dare spazio alla tragedia d’Abruzzo. Non solo. Venerdì, giorno dei funerali, la Rai ha addirittura cancellato gli spot in ossequio al lutto nazionale. Ma giovedì Santoro come al solito ha rotto le uova nel paniere con la sua voce fuori dal coro che fino a quel momento aveva solo dato spazio al dolore e lodato l’efficienza dei soccorsi. Quel che Annozero, secondo i detrattori, avrebbe messo in discussione, «strumentalizzando in modo fazioso» per attaccare la Protezione civile e il governo, mentre l’Italia si ritrova unita e le bare sono ancora aperte.

E le vignette irridenti di Vauro, satira inopportuna in quel momento. Sciacalli, appunto. Indecenti. «L’unica indecenza è la pretesa di Berlusconi e Fini di pilotare l’informazione, al fine di descrivere una realtà che non esiste, facendo credere che quel che è accaduto è colpa del destino» contrattacca Di Pietro. Mentre scoppia un feroce battibecco fra il presidente dei deputati PDl Cicchitto, che accusa l’Idv di voler destabilizzare il quadro politico, e il capogruppo dipetrista al Senato Belisario che gli risponde ricordandogli la sua iscrizione alla loggia P2, «che tra gli obiettivi aveva quello di ridimensionare l’informazione». Ma alla fine «che cosa si contesta a Santoro? E’ solo una questione di tono?», chiede perplessa Emma Bonino: «Se sono state dette falsità c’è la magistratura. Se si parla di sciacallaggio delle emozioni, è un po’ vago». Quanto al pluralismo, il professor Enzo Boschi, vulcanologo, che era in trasmissione «imbarazzato dai contenuti, oltre che dalla tensione nell’aria», sostiene che il sottosegretario Crosetto «si difendeva così bene da aver quasi paura che, grande e grosso com’è, si scagliasse fisicamente contro Santoro». Ad ogni buon conto, e davanti ad accuse precise di «omologazione» che arrivano al PD da dipietristi e sinistra, il responsabile Comunicazione del PD Gentiloni avvisa Rai e maggioranza: «Le critiche sono legittime, ma non hanno a che fare con tentazioni censorie che non avvalleremo».

da lastampa.it
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« Risposta #1 inserito:: Aprile 14, 2009, 02:58:21 pm »

Fronte del video

di Maria Novella Oppo 


AnnoZero: ma come osa?


Nella giornata senza giornali è rimbalzata di tg in tg la polemica su AnnoZero e la puntata sul dopoterremoto.

È uno scandalo, secondo Berlusconi, Gasparri e soci, che Santoro abbia ospitato lamentele sull’organizzazione dei soccorsi.

Accidenti a lui, doveva limitarsi a fare, come gli altri, della retorica e mostrare il premier e la Carfagna debitamente commossi.

Invece, ha avuto la faccia tosta di far notare che la protezione civile non ha mai fatto esercitazioni, o alcuna altra forma di prevenzione antiterremoto, in una zona da secoli considerata sismica.

La colpa, peraltro, non è stata attribuita a Bertolaso, ma a chi gli ha affidato pure l’organizzazione delle sagre campestri.

Comunque, quel che conta è il principio e, come sembra (e sottolineo sembra!) pensare Gasparri, il servizio pubblico non deve mostrare alcun disservizio pubblico.

Si attende ora una replica del diktat bulgaro contro Santoro e chiunque altro osi criticare il migliore dei terremoti possibili.

da unita.it

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