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Autore Discussione: Luigi Ferrarella Milano, Expo e caos No Expo: paradossalmente è andata bene  (Letto 2761 volte)
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« inserito:: Maggio 02, 2015, 05:06:24 pm »

Primo maggio
Milano, Expo e caos No Expo: paradossalmente è andata bene
Il racconto della giornata, tra Expo e la devastazione del centro di Milano

Di Luigi Ferrarella

Come è andata? Bene. Può sembrare una bestemmia o un paradosso arrischiarsi a dirlo dopo la devastazione di alcune vie del centro di Milano. E invece a quest’ora è proprio così: compatibilmente con la carica di violenza che da centinaia di professionisti della devastazione calati da Germania, Francia e Spagna era preventivato venisse sprigionata, sia in occasione del corteo delle organizzazioni autorizzate sia anche indipendentemente da esso, il risultato “nessun ferito” serio, e 11 contusi tra i poliziotti, é già una gran cosa. Certo, può darsi che su tv e media stranieri l’immagine dell’Italia rischi di essere ancora agganciata alle immagini di auto incendiate, vetrine di banche infrante, sportelli postali e negozi danneggiati, telecamere divelte.

E vista da ignari osservatori fuori Milano è comprensibile che la domanda di molti sia: ma perché non li hanno fermati prima? Perché non potevano essere fermati prima. Non alle frontiere, essendo comunitari e spesso difettando anche la collaborazione delle autorità straniere (tre giorni fa 20 francesi fermati non erano potuti essere espulsi perché erano scadute le 24 ore per l’identificazione anche a causa dei riflessi non fulminei del consolato transalpino). I lanzichenecchi potevano essere solo “gestiti”. Contenuti. Arginati. Neutralizzati nelle possibili conseguenze più pericolose. Ed é quello che entro certi limiti è accaduto. Come sempre, la risposta facilona o pertinente a un quesito dipende dalle corrette premesse della domanda: di fronte a una legione di sfasciatutto che dall’intera Europa, sin dalla devastazione alla Bce di Francoforte a marzo, si erano dati appuntamento per il secondo round proprio al primo maggio di Milano, l’ordine pubblico deve avere come priorità salvare l”’immagine” della città o salvaguardare l’incolumità delle persone? La risposta giusta, nella logica dell’ordine pubblico, é: meglio indirizzare e costringere entro un binario prestabilito di relativa “gestione” i devastatori, anche accettando lo scacco di veder bruciare qualche auto e rompere alcune vetrine, piuttosto che rischiare che qualcuno si faccia male sul serio.

E allora, se valutato con questo criterio, è quasi già un miracolo che, pur se in diverse occasioni i devastatori hanno affrontato la polizia a distanza lanciando bottiglie incendiarie e pezzi di cemento, tra le forze dell’ordine e i manifestanti non ci siano mai stati momenti di contatto, e che anche il corteo dei no-Expo (quelli veri e del tutto estranei ai casseurs) non abbia contato danni alle persone. Un bilancio dunque non certo da festeggiare ma realisticamente accettabile: naturalmente a condizione che adesso, da domani in tribunale, i responsabili fermati in queste ore incontrino il trattamento sanzionatorio che meritano.

1 maggio 2015 | 19:47
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Da - http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/15_maggio_01/expo-bilancio-giornata-centro-milano-a09963bc-f029-11e4-ab0f-6f7d8bd494ab.shtml
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« Risposta #1 inserito:: Maggio 02, 2015, 05:07:30 pm »

Scontri Expo, residenti ripuliscono e sistemano strade dopo azione black bloc

Expo 2015
Di F. Q. | 1 maggio 2015

Hanno già iniziato a ripulire e sistemare da soli, diversi titolari e dipendenti di bar e negozi danneggiati dall’azione dei black bloc a Milano. In zona Cadorna, in particolare, sui marciapiedi – con guanti e scope – stanno raccogliendo vetri e spazzatura, riposizionando i cestini dei rifiuti.

Per i milanesi sono stati momenti drammatici, i danni sono incalcolabili. In via Guido D’Arezzo, mentre le forze dell’ordine e i manifestanti si fronteggiavano, una donna dal terzo piano, vedendo la propria vettura in fiamme, ha urlato “aiuto, la mia auto”. Disperata, ha iniziato a piangere. “Isolare, individuare, punire senza se e senza ma i delinquenti che stanno devastando Milano” è l’appello del sindaco di Milano Giuliano Pisapia. “Mi auguro che quelli che vengono arrestati per le violenze e le devastazioni a Milano paghino di tasca loro i danni” ha detto il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini. “Vedere i danni che questi stanno facendo mi fa rabbia – aggiunge – mi auguro che i balordi passino qualche settimana in galera”.

Di F. Q. | 1 maggio 2015

Da - http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/01/scontri-milano-expo-residenti-ripuliscono-e-sistemano-strade-dopo-azione-black-bloc/1643929/
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« Risposta #2 inserito:: Maggio 02, 2015, 05:11:13 pm »

No Expo, la Procura difende polizia e carabinieri: "Hanno svolto un lavoro straordinario"
L'aggiunto Mauzio Romanelli che si occupa dell'inchiesta sulla devastazione: "L'area dei disordini è rimasta circoscritta".
Il capo della polizia, Pansa: "L'Expo non si poteva macchiare di sangue"

02 maggio 2015

"L'Expo non si poteva macchiare di sangue. Nè dei manifestanti, nè delle forze dell'ordine". Il capo della polizia, il prefetto Alessandro Pansa, non ha dubbi nello schierarsi al fianco di chi a Milano ha gestito l'ordine pubblico il Primo Maggio, giornata del corteo No Expo finita con il centro devastato da un manipolo di tute nere che hanno spaccato, rotto, incendiato auto, negozi, banche, pensiline del tram. Tante le polemiche di politici, tanti i commenti dei cittadini milanesi - sui social network è uno degli argomenti più caldi - che accusano polizia e carabinieri di un atteggiamento troppo indulgente nei confronti dei violenti.

Netto è anche il commento del procuratore aggiunto Maurizio Romanelli che in qualità di capo del pool antiterrorismo si occupa delle indagini sui black bloc (l'orientamento è quello di indagare per "devastazione", reato che prevede pene fino a 15 anni) che giudica "straordinario il lavoro delle forze dell'ordine" e ringrazia "chi era là in prima linea, perché l'area dei disordini è rimasta circoscritta".

La tesi di Pansa è quella che si è trattato di scegliere il male minore. "E' evidente che chi tira una molotov deve essere arrestato - ha detto ancora - ma abbiamo valutato che non valeva la pena intervenire e arrestare perchè avremmo creato danni ancora più gravi. Il fatto che le forze dell'ordine abbiano atteso e lasciato che alcune azioni violente venissero compiute è una scelta fatta a monte. Noi infatti, grazie all'attività di intelligence, sapevamo benissimo che gli obiettivi dei manifestanti violenti erano ben altri: volevano fare danni molto maggiori, raggiungere piazza Duomo e la Scala, distruggere i simboli di Expo disposti nella città".

Interrogato sul perchè, quando la polizia vede i manifestanti incendiare un'auto, non intervenga, il capo della polizia ha risposto: "Saremmo caduti nella loro trappola. I piccoli gruppi che agivano in vie laterali si sarebbero rifugiati nel corteo e noi saremmo finiti addosso al corteo senza riuscire più a individuarli. Così avremmo consentito loro di raggiungere gli obiettivi che volevano".

© Riproduzione riservata
02 maggio 2015

Da - http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/05/02/news/no_expo_la_procura_difende_polizia_e_carabinieri_hanno_fatto_un_luogo_straordinario_-113362497/?ref=nrct-4
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