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Autore Discussione: Cameron la soluzione migliore per la Gb pochi numeri e se li va' a scegliere.  (Letto 2253 volte)
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« inserito:: Settembre 06, 2015, 09:10:16 am »

Gb non parteciperà al piano profughi Ue, ma accoglierà 15 mila migranti
Prelevati direttamente dai campi ai confini con la Siria. E a ottobre darà il via ad una campagna di raid aerei sul territorio siriano contro lo Stato Islamico.
Mobilitazione dell'Intelligence britannica contro i trafficanti di uomini. Cresce il sentimento anti-Ue nel Regno Unito

06 settembre 2015

La Gran Bretagna conferma che non parteciperà al piano Ue di suddivisione pro-quota dei profughi ma accoglierà fino a 15.000 migranti, prelevati direttamente dai campi ai confini con la Siria. Non solo. Per risolvere il problema alla radice vuole iniziare entro ottobre una campagna di raid aerei contro l'Is in Siria oltre a lanciare un'azione di intelligence contro i trafficanti di esseri umani. Per questo ai primi del prossimo mese chiederà ai Comuni l'autorizzazione a bombardare le postazioni dello Stato Islamico in Siria, oltre che in Iraq dove i Tornado della Raf stanno già partecipando ai raid aerei della coalizione internazionale a guida Usa dallo scorso anno.

E' quanto riferisce il Sunday Times aggiungendo che Cameron vuole anche lanciare un'offensiva e usare la National Crime Agency, L’Fbi britannica, e il Gchq, l'agenzia di spionaggio elettronico (omologa dell'Nsa americana) contro le organizzazioni di trafficanti di esseri umani. Un contingente della prima sarà dispiegato nel Mediterraneo per neutralizzare i capi di queste bande, individuate dalla seconda, e smantellare le loro reti.

Inorriditi dalle migliaia di profughi siriani in fuga dal loro Paese, dal canto loro, il 52% dei britannici vuole che il governo la smetta di tergiversare e dia l'ordine alle forze armate di intervenire in Siria per porre fine alla guerra, in corso da oltre 4 anni, e porre fine alla crisi dei migranti. E' quanto emerge da un sondaggio dell'edizione domenicale del Sun secondo il quale solo il 22% si oppone. Il testo della rilevazione lascia però spazio ad ambiguità: non è chiaro se si parli di iniziare raid aerei contro Is in Siria, come quelli già in corso in Iraq, come vorrebbe il governo, o addirittura di inviare truppe di terra. Il sondaggio, effettuato dalla società di rilevazione YouGov evidenzia anche che il 36% degli intervistati vorrebbe accogliere più profughi, il 14% è contrario, ed il 24% vorrebbe lasciare le cose come stanno. Il sondaggio del Sun, di proprietà di Rupert Murdoch, a differenza di uno pubblicato oggi dal Mail on Sunday, critica aspramente la gestione della crisi da parte del premier David Cameron: per il 45% lo boccia, il 21% lo promuove mentre per il 27%% nè l'uno nè l'altro.

Il cancelliere dello Scacchiere (il ministro delle Finanze) George Osborne annuncerà oggi come il governo intenda spostare fondi risparmiati col lo spendig review sul fronte dell'assistenza ai migranti, su cui ha già speso 1 miliardo di sterline, costruendo campi profughi nella regione. La notizia del nuovo impegno diretto di Londra segue quella diffusa nel pomeriggio dal quotidiano francese Le Monde secondo il quale anche il presidente Francois Hollande sta valutando di iniziare a colpire l'Is in Siria.

Secondo il Mail on Sunday oggi in edicola, invece, in Gran Bretagna cresce il sentimento anti-europeo.  La paura di un'invasione di migranti, complice la disastrosa gestione della crisi degli mesi, è riuscita a far pendere per la prima volta la bilancia a favore della Brexi, l'uscita del Regno Unito dall'Ue, su cui nel 2017 si terrà un referendum. Secondo questo sondaggio, Il 51% dei sudditi di Sua Maestà vuole lasciare l'Unione europea mentre il 49% vuole restare. Ma tra questi ultimi, ancora affezionati all'idea di un Europa comune, moltissimi hanno chiarito che potrebbero cambiare idea se la crisi dei migranti dovesse peggiorare. Il risultato, tenendo conto dei margini di errore statistici è di fatto un testa a testa, ma comunque manifesta un netto spostamento dell'opinione pubblica: lo stesso sondaggio ai primi di luglio vedeva il 54% favorevole a restare tra i Ventotto mentre il 45% voleva abbandonare Bruxelles.

In particolare dal sondaggio emerge un Regno Unito ancor più isolazionista. Tra il 49% che voterebbe per restare nell'Ue, nel caso che la crisi dei migranti peggiorasse, il 68% confermerebbe la sua scelta ma il 22% ci ripenserebbe. La netta maggioranza promuove il premier David Cameron per come sta gestendo la crisi, prendendo le distanze dall'Ue: per il 64% ha fatto benissimo a non accettare le quote di redistribuzione dei profughi che Bruxelles vuole imporre ai Ventotto. Il sondaggio mostra anche un accentuato egoismo dei sudditi di Sua Maestà: il 29%, la maggioranza, non vorrebbe che neanche un profugo siriano fosse accolto, il 15% ne accetterebbe 10.000 ed il 12% 3.000. Il sondaggio non prevede il caso dei 15.000 che Cameron intende invece ospitare sul suo britannico.

Da - http://www.repubblica.it/esteri/2015/09/06/news/gb_non_partecipera_al_piano_profughi_ue_ma_accogliera_15_mila_migranti-122303278/?ref=HREA-1
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« Risposta #1 inserito:: Settembre 06, 2015, 11:55:51 am »

Migranti, Vienna e Berlino aprono frontiere. Migliaia di arrivi in Germania
La decisione per la situazione d'emergenza che si è creata al confine.
Tantissimi i profughi partiti a piedi e su autobus messi a disposizione dal governo ungherese per raggiungere i paesi limitrof
i.
Mattarella: "Illusorio sospendere Schengen". Merkel: "Nessun limite a richieste asilo"

 05 settembre 2015
   
VIENNA - Germania e Austria aprono le frontiere ai profughi. E la lunga marcia delle centinaia di migranti in gran parte siriani che ieri avevano deciso di raggiungere a piedi Vienna, si è lentamente trasformata in un trasferimento a bordo di pullman e di autovetture private, i primi messi a disposizione dal governo ungherese, le seconde invece dovute alla generosità della popolazione, sicuramente non così convinta della linea dura adottata da Budapest. Un vero e proprio " tsunami" umano che sta in queste ore varcando la linea di confine. Le autorità austriache prevedono che saranno 10mila i profughi che entreranno nella giornata sul territorio. Stessa cifra attesa per la Germania, anche se per la cancelliera tedesca, Angela Merkel, la stima è eccessiva. Decine di cittadini tedeschi attendono l'arrivo di un altro treno carico di migranti a Monaco: in tanti hanno buste di abiti, giocattoli, peluche e zainetti pieni di penne, matite e quaderni. A Hegyeshalom, sul confine con l'Austria, è stata bloccata la circolazione normale a causa del passaggio dei profughi. Gli automobilisti devono scegliere un altro valico per andare in Austria.

Nuovo assalto alla stazione. Ma i mezzi non sono bastati a trasportare tutti i migranti e oggi c'è stato un nuovo assalto alla stazione ferroviaria di Budapest. Lo riferisce la televisione locale. Le immagini mostrano diverse centinaia di persone che si affollano sulle banchine tra i binari della stazione Keleti. In mattinata il portavoce del governo Zoltan Kovacs ha detto che non partiranno altri autobus dalla stazione Keleti di Budapest per trasportare profughi sul confine austriaco: "La misura è stata unica ed eccezionale, resa possibile da una concertazione fra il premier Viktor Orban e il cancelliere austriaco Werner Faymann".

Applausi alla stazione di Monaco.
Applausi, alla stazione di Monaco, all'arrivo di un primo gruppo di 450 migranti, giunti in Germania via treno.
Decine di tedeschi presenti, come ha fatto vedere la Bbc in un video, si sono accodati dietro le transenne e hanno offerto ai profughi caramelle, giocattoli o semplici strette di mano di benvenuto.

Berlino chiede un vertice Ue straordinario. Intanto Berlino ha chiesto un nuovo vertice straordinario della Ue sull'immigrazione. "Sono convinto che abbiamo bisogno di un Consiglio Europeo, quello (ordinario, ndr) di metà ottobre arriverebbe troppo tardi", dice il ministro Frank-Walter Steinmeier al termine del confronto nel consiglio Esteri informale definito "difficile" da Federica Mogherini. Ma per il momento a Bruxelles non si prevede nessun vertice straordinario dei capi di Stato e di governo sull'immigrazione prima del Consiglio europeo già in programma per il 15 e 16 ottobre prossimi.

La Germania ha già fatto sapere che deciderà entro il 2015 su 75mila richieste di asilo da parte di migranti, soprattutto provenienti dall'Europa sudorientale, e quasi tutte saranno respinte mentre invece accelererà le procedure di asilo per i migranti provenienti da Paesi come Siria e Iraq.

Mattarella: "Regole comuni su asilo". Quelle dell'emergenza migranti, tra cui quella del piccolo Aylan, "sono immagini strazianti che confliggono con i valori dell'Europa, con la nostra stessa concezione di umanità" ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento a Cernobbio. Per il capo dello Stato, "chiusure illusorie smentiscono drammaticamente i valori della nostra civiltà. È un'illusione immaginare che sospendere le regole di Schengen possa garantire la sicurezza". Per Mattarella "lo spettro che compare è un'Europa delle paure, dei muri e dei veti che insegue i nazionalismi e populismi", mentre la crisi in atto chiede "politiche comuni e risposte all'altezza della sfida dell'immigrazione". Servono, ha detto il presidente, "regole comuni sul diritto d'asilo per superare con regole nuove e condivise l'accordo di Dublino".

Apertura di Austria e Germania. Poco dopo la mezzanotte Austria e Germania hanno acconsentito a far entrare nel loro territorio le migliaia di migranti che stavano raggiungendo la frontiera dall'Ungheria. Lo ha annunciato il cancelliere austriaco Werner Faymann su Facebook. “Alla luce della situazione di emergenza al confine ungherese, Austria e Germania in questo caso hanno concordato sulla necessità di consentire ai profughi di proseguire il viaggio verso i loro Paesi", ha dichiarato Faymann. Centinaia di migranti finora fermi nelle stazioni ferroviarie ungheresi si sono imbarcati sugli autobus alla volta della frontiera austriaca. Uno sviluppo che risolve - solo temporaneamente - il problema".

Dopo un colloquio con il primo ministro ungherese Viktor Orban e in coordinamento con la cancelliera tedesca Angela Merkel, Faymann ha dichiarato che " a causa dell'attuale situazione al confine ungherese, Austria e Germania acconsentono in questo caso a un proseguimento nei loro paesi del viaggio dei rifugiati", si legge sulla pagina facebook.com/bundeskanzlerfaymann. "Al contempo - prosegue il post -, ci aspettiamo che l'Ungheria rispetti i suoi obblighi europei, compresi quelli derivanti dalla convenzione di Dublino; ci aspettiamo dall'Ungheria la volontà di adempire agli oneri esistenti, sulla base dei programmi proposti dalla Commissione europea: l'equa distribuzione dei profughi e il meccanismo di emergenza previsto, a cui noi oggi contribuiamo".

Migliaia già arrivati alla frontiera. I migranti rimasti bloccati per giorni in Ungheria sono saliti sugli autobus noleggiati dal governo per portarli al confine con l'Austria, che insieme alla Germania ha detto che concederà loro l'ingresso nel Paese. Sono già tra i 2.500 e i 3.000 i migranti giunti alla frontiera con l'Austria a bordo dei pullman messi a disposizione del governo ungherese dopo l'accordo con il governo di Vienna e di Berlino. La polizia austriaca riferisce che gli autobus vengono fermati da parte ungherese e che i profughi devono attraversare il confine a piedi, nonostante la disponibilità austriaca a farli arrivare direttamente ai treni o ai campi di accoglienza. In tutto, diretti alla frontiera austriaca, sarebbero almeno un centinaio gli autobus messi a disposizione dal governo ungherese. Altrettanti dovrebbero invece raggiungere la frontiera con la Germania.

Merkel: "Sistema da rivedere". Dal canto suo, Angela Merkel ha rassicurato i tedeschi. La Germania potrà accogliere e gestire i 104.460 profughi arrivati ad agosto e gli 800.000 che in totale si è impegnata ad ospitare entro la fine dell'anno, "senza alzare le tasse e senza porre a rischio il pareggio di bilancio". In un serie di interviste a diversi quotidiani tedeschi, il cancelliere ha rassicurato che proprio grazie alla favorevole situazione di bilancio la Germania potrà più facilmente fare fronte a questo "inatteso compito", aggiungendo che la crisi dei profughi è ora la priorità del suo governo. Passando al livello europeo Merkel ha ribadito la sua richiesta che i profughi vengano redistribuiti con un sistema più equo in tutti gli Stati membri: "L'intero sistema va rivisto". Merkel, poi, ha precisato che "il diritto fondamentale all'asilo politico non prevede una limitazione del numero di richiedenti asilo".

L'intervento dell'Onu. La crisi dell'immigrazione non si può risolvere ''chiudendo la porta''. Lo afferma l'assistente del segretario generale per i diritti umani dell'Onu, Ivan Simonivic, sottolineando che mettere fine alla crisi richiede affrontare la radice dei problemi che spinge questa gente a fuggire.

Altri barconi. Intanto, La Guardia costiera italiana ha tratto in salvo la scorsa notte, a 170 miglia a sud della Sicilia, 362 migranti che, a bordo di un fatiscente barcone, stavano cercando di raggiungere l'Italia. Arrivata la richiesta di soccorso, sono salpate due motovedette classe 300, una da Siracusa e l'altra da Pozzallo, che hanno raggiunto e preso a bordo i migranti, 220 dei quali sono stati successivamente trasferiti a bordo di una unità militare brasiliana. L'operazione di soccorso è stata coordinata dalla centrale operativa di Roma della Guardia costiera.

© Riproduzione riservata
05 settembre 2015

Da - http://www.repubblica.it/esteri/2015/09/05/news/austria_e_germania_aprono_le_frontiere_ai_migranti_dall_ungheria-122242775/?ref=HREA-1
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