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Autore Discussione: Sarina BIRAGHI.  (Letto 2190 volte)
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« inserito:: Gennaio 12, 2013, 05:19:12 pm »

C'è il terzo incomodo

C’è chi dice no. A Monti. Al Professore non basta il tridente, anche perché non è quello zemaniano, presentato in Lombardia per assicurarsi una partita elettorale nella regione che sembra diventata come lo Stato dell’Iowa per Obama. Dopo alcuni ministri tecnici, anche altri personaggi hanno respinto il corteggiamento e così il soufflé di Super Mario rischia di sgonfiarsi drammaticamente.

Mai come questa volta, è condivisibile il D’Alema-pensiero espresso nella trasmissione di Lilli Gruber: «I termini reali della competizione elettorale sono che se non vince Bersani, vince Berlusconi. Con la stessa sicumera il presidente del Copasir ha aggiunto che il Cav non è finito. «Penso che sarà sconfitto. Non sottovaluto il rischio di questa sua, spero, ultima battaglia, ma mette in scena sempre la stessa storia».

Una speranza, perché ieri sera il Cavaliere, nel tanto atteso duello, quasi in punta di fioretto, con Santoro, non è apparso affatto all’ultima battaglia. Anzi. Tra camomilla e Zelig iniziale, Berlusconi ha risposto punto per punto al presentatore che ha fatto di tutto per irritarlo senza riuscirci. Neanche Travaglio ha colto l’impresa. E così anche nella fossa dei leoni il Cavaliere è riuscito a conquistare audience, a sostenere il miglior confronto televisivo fra le decine già viste, ha parlato a quel 50% di elettori che non votano solleticandoli sulle tasse imposte dal governo Monti.

E nel giorno in cui il presidente della Bce, Mario Draghi ha avvertito l’Europa di non cantare vittoria perché siamo ancora economicamente deboli, ha sottolineato che i mutui in Italia pesano mentre in Europa continuano a calare e ha ricordato che servono riforme strutturali per continuare nel risanamento, Monti e Bersani si sono sfidati a distanza ancora una volta sull’economia. Il segretario del Pd ha riproposto il suo cavallo di battaglia, la patrimoniale sugli immobili fino a un milione e mezzo «catastale», eliminando però l’Imu per chi paga fino a 500 euro. Ma della famigerata riforma del catasto non c’è menzione. Monti ha risposto ancora una volta attaccando il sindacato.
Pier Luigi e Super Mario devono convincersi che il duello non è più a due. C’è il terzo incomodo. Silvio Berlusconi.

Sarina Biraghi

11/01/2013

da - http://www.iltempo.it/politica/2013/01/11/1385512-terzo_incomodo.shtml
« Ultima modifica: Settembre 09, 2013, 09:28:47 am da Admin » Registrato
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« Risposta #1 inserito:: Gennaio 14, 2013, 05:50:49 pm »


Notizie - Politica

14/01/2013, 09:59

Ora la Paura fa novanta


La paura fa novanta. Silvio Berlusconi rimonta nei sondaggi ed è convinto che la volata sia aperta. Del resto i sei punti di consensi conquistati in venti giorni sono antecedenti lo show televisivo nell’arena di Santoro. Saranno stati in scena pure «due populismi che si sorreggevano perché avevano la stessa patacca da rifilare», come scrive l’illustre Eugenio Scalfari sulle colonne della sua Repubblica, ma quando Berlusconi parla alla pancia del Paese, conquista elettori. Soprattutto i delusi dal centrodestra.


Di avere una fifa blu Bersani lo ha già dimostrato rifiutando di confrontarsi in tv con il Cav, peraltro con una scusa. I democratici hanno sostenuto, infatti, che il vis-a-vis è soltanto tra candidati premier mentre il regolamento prevede che possano andare i capi di coalizione.

Nelle file del «partito» di Mario Monti si registrano i primi mugugni dei «sedotti e scaricati» mentre Vendola lancia la sua sfida: «Non abbiamo bisogno di badanti per governare». Al leader di Sel l’alleanza con i montiani non va proprio giù specialmente se Casini diventerà il presidente del Senato. E riconoscendo che Berlusconi è un «fenomeno da non sottovalutare» apre a Ingroia, mettendo ulteriormente nei guai il segretario del Pd. La battaglia delle alleanze per la maggioranza in Senato si gioca in quattro regioni e l’area chiave è la Lombardia: lì il Pdl è già avanti di 4 punti sul centrosinistra.

Ma i sondaggi non sono il Vangelo. Lo sanno bene a sinistra dopo le sconfitte del 1994 e del 2008. Saranno gli elettori a scegliere tra concretezza e demagogia. Intanto Silvio Berlusconi stasera è di nuovo in tv.


Sarina Biraghi

14/01/2013

da - http://www.iltempo.it/2013/01/14/1386068-paura_novanta.shtml
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