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Titolo: I suoi toccanti ritratti a Pasolini - Il suo corpo nudo, poco prima di morire.
Inserito da: Admin - Novembre 20, 2021, 07:23:50 pm

Giovanni Giovannetti
 
DINO PEDRIALI 1950-2021

Non ho mai conosciuto Dino Pedriali di persona. Ma conosco, eccome se li conosco, i suoi toccanti ritratti a Pasolini alla Torre di Chia.
In particolare, trovo graffiante la scrittura “sporca”, mossa e sgranata, della sequenza in cui PPP è ripreso nudo oltre il vetro di casa.
Ne ho scritto anche in una pagina del mio “Malastoria”, che qui ripropongo in ricordo del fotografo scomparso.


Il suo corpo nudo, poco prima di morire.

Sono le celebri sequenze fotografiche di Dino Pedriali che ritraggono Pasolini nell’ottobre 1975 alla torre di Chia ginocchioni sul pavimento mentre disegna più volte il profilo di Roberto Longhi su grandi fogli bianchi; e poi nudo, all’imbrunire, da oltre la vetrata della stanza da letto, disteso a leggere un libro sopra una coperta all’uncinetto. Sono fotografie di cui Pasolini è regista e interprete. (A questa rappresentazione del suo corpo, lui stesso sembra accennare nella lettera a Moravia pubblicata in fondo all’incompiuto romanzo: «No: io ho parlato al lettore in quanto io stesso, in carne e ossa...»).

Stando a Pedriali, lo scrittore avrebbe voluto utilizzarle in Petrolio, fingendoli scatti “rubati”: «Ti fotografo dall’esterno, se sei d’accordo, oltre gli alberi e i vetri», dice Pedriali; e Pasolini: «ti chiedo solo di farlo come se venissi sorpreso o, meglio, come se non mi accorgessi della presenza di un fotografo.
Solo, in seguito, mi comporterò̀ come se intuissi la presenza di qualcuno che mi spia di nascosto».
«Quando rientro» come racconta il fotografo a Lorenzo Viganò, che lo sta intervistando «lui si è già̀ rivestito e mi viene incontro. “Separa questi rullini dagli altri”, dice. “E telefonami quando sono pronte, ma mi raccomando: non dire niente a nessuno. Appena vedrò̀ le foto ti spiegherò̀ dettagliatamente il lavoro. Ricordati però che avremo molti nemici, anzi tu ti creerai molti nemici, perché́ la gente non capisce”. Ci lasciamo così».

Questi scatti Pasolini non li potrà̀ mai avere, perché́ l’ammazzano qualche giorno dopo.

Da Fb novembre 2021