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Autore Discussione: Una bomba geopolitica nel Mar Cinese Meridionale  (Letto 1720 volte)
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« inserito:: Luglio 04, 2015, 10:35:13 am »

Una bomba geopolitica nel Mar Cinese Meridionale

Nove isole artificiali nel Mar Cinese Meridionale. Con banchine di attracco e piste per navi e aerei militari. Pechino fa sul serio nell'aerea più calda dell'oceano Pacifico, ricca di risorse e lungo le vitali rotte marittime che portano merci e petrolio da e per Cina, Giappone, Corea del Sud e tutti i paesi del Sud Est asiatico. E oggi è arrivato l’alt dagli Stati Uniti per bocca del ministro della Difesa Ash Carter: “Pechino si fermi con l’espansione nel Mar Cinese Meridionale”. E' finora il monito più forte espresso dal governo degli Stati Uniti contro l'espansione cinese.

È l'equivalente di una bomba atomica pronta a esplodere e a sconvolgere non solo gli equilibri regionali, ma anche il confronto Usa-Cina. Le isole Paracel e Spratly sono poco più che scogli, ma di grande rilevanza strategica per le rotte marittime e per i diritti su queste porzioni di mare ricche di risorse nel sottosuolo, che la sovranità sulle isole consente di rivendicare sulla base del diritto internazionale del mare. Sono contese da Cina, Vietnam, Taiwan, Malaysia, Filippine e Brunei. La controversia nasce nel 1947, ma solo ora la Marina di Pechino comincia a disporre dei mezzi per dar seguito concreto alle rivendicazioni su questi atolli lontani mille chilometri dalla Cina continentale.

Le isole artificiali sono le teste di ponte ideali per dislocare mezzi navali e aerei così lontano dalla propria costa. Una minaccia diretta per i paesi limitrofi che vedrebbero arrivare la crescente potenza cinese fin davanti le proprie coste, se le rivendicazioni di Pechino fossero accolte. In loro difesa arrivano gli Stati Uniti, garanti degli equilibri in Asia prima in funzione antisovietica e ora sempre più in funzione anticinese. In Asia, a differenza dell’Europa, non è nata una vera organizzazione regionale in grado di ammortizzare i contrasti e molte delle controversie irrisolte dalla seconda guerra mondiale sono ancora tutte vive e pericolosamente importanti per i singoli paesi e le loro opinioni pubbliche.

Se alle contese marittime del Mar Cinese Meridionale si aggiungono quelle del Mar Cinese Orientale tra Cina, Giappone, Taiwan, Corea del Nord e Corea del Sud (isole Senkaku/Diaoyu e non solo) si ha il quadro di una situazione esplosiva tra la Cina e buona parte dei suoi vicini. Un banco di prova per la Cina e le sue ambizioni regionali e internazionali, ma anche per gli Stati Uniti già duramente impegnati nel confronto con la Russia e nelle guerre del Grande Medio Oriente.

twitter: @aldesiderio

da - http://mappa-mundi.blogautore.repubblica.it/2015/05/30/una-bomba-geopolitica-nel-mar-cinese-meridionale/
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