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Autore Discussione: Pietro Spataro La casa degli agguati  (Letto 2066 volte)
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« inserito:: Febbraio 21, 2010, 10:03:15 pm »

La casa degli agguati/L'analisi


di Pietro Spataro

Gli eredi sono spesso litigiosi, ma qui siamo oltre. Le parole di Berlusconi infatti aprono un brutto scenario sullo stato del partito al governo. Parlare di "giochi di potere interni" per difendere Denis Verdini significa riconoscere che nel Pdl è in atto una guerra di successione senza esclusione di colpi (sì, anche quelli molto bassi).

Berlusconi ha inventato un partito nel quale le regole della democrazia hanno avuto poco spazio e dove finora ha comandato uno solo. Se lo scontro politico, soffocato per anni, oggi esplode in forme “guerrigliere” vuol dire che il partito è malato.

E se si arriva al sospetto che dietro le inchieste possa esserci lo zampino di chi punta all’eredità allora siamo in presenza di una malattia grave.
Questa storia ci rimanda l’immagine di un leader che rischia di restare senza partito.

E non solo perché i suoi colonnelli si scannano, ma anche perché il comandante non comanda più. Berlusconi ormai non riesce più a trasmettere un'idea che tenga insieme il suo popolo.

Il prezzo più salato però lo stanno pagando gli italiani che annaspano da soli dentro una crisi dura. E non è ancora finita. Perché Berlusconi ne sa una più del diavolo. Non è escluso che per salvarsi dagli intrighi mediti un colpo di scena.

Oppure un colpo di coda, che potrebbe assumere il sapore di una sorta di referendum su se stesso.

Il Pd stia in guardia.

pspataro@unita.it
21 febbraio 2010
da unita.it
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