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Forum Pubblico => L'ITALIA, FATTI e FETENTI dei nostri PANTANI, dei TUGURI e delle CLOACHE => Discussione aperta da: Admin - Settembre 18, 2008, 12:05:49 am



Titolo: De Benedetti: «L'Italia non conta più nulla»
Inserito da: Admin - Settembre 18, 2008, 12:05:49 am
De Benedetti: «L'Italia non conta più nulla»


ROMA (17 settembre) - Duro attacco dell'ingegner Carlo De Benedetti, editore del gruppo Espresso, per la "scomparsa" della credibilità internazionale del nostro Paese: «Dobbiamo fare un piccolo atto di umiltà - ha detto durante il suo intervento a un convegno su Israele organizzato dall'Aspen alla Farnesina - dobbiamo prendere atto del fatto che non contiamo più nulla».

Un attacco quello di De Benedetti rivolto a Confindustria, sindacati e governo che «non si sono posti il problema di cosa fare da grandi». «L'Italia - ha proseguito - è un paese che è stato cancellato dagli schermi radar del mondo. Recentemente sono stato negli Stati Uniti e per la prima volta dopo molti anni non mi hanno chiesto nulla del nostro paese. Con la sola eccezione del nostro passato - ha incalzato - se arrivasse uno tsunami nessuno si accorgerebbe che l'Italia non c'è più. Questo un po' per il processo di allargamento del mondo e un po' perché l'Italia non si mai posta il problema di cosa fare da grande. Nessuno si è posto questo problema né la Confindustria, né i sindacati né il governo».

De Benedetti parlando ancora dell'«irrilevanza dell'Italia nel mondo» ha però aggiunto «noi italiani abbiamo tanti difetti ma almeno siamo simpatici. Individualmente, con le nostre caratteristiche personali. E siamo a livello singolo un paese che sa adattarsi».

Parlando in particolare dei rapporti con Israele De Benedetti ha spiegato che «in campo economico loro guardano a noi nei termini di come vorrebbero essere dal punto di vista del management ma avendo loro la consapevolezza di essere dei leader tecnologici». L'ingegnere ha detto di aver esperienza di investimenti in Israele: «Sono stato per molti anni il primo investitore italiano. È un paese strano ma ha una sua identità morale e la certezza della propria sopravvivenza. Andare in Israele - ha concluso - è una grande opportunità ».

da ilmessaggero.it