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Autore Discussione: Elisa Sola. Operatore della rai aggredito e udienza interrotta dalla proteste  (Letto 1865 volte)
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« inserito:: Novembre 23, 2012, 01:22:54 am »

Un operatore della rai aggredito e udienza interrotta dalla proteste

No Tav, grida e slogan al maxi processo a Torino

A carico di 45 attivisti della Val di Susa

Un'aula da una cinquantina di posti affollata da almeno 150 persone, grida e slogan, l'operatore della Rai, Roberto Osti, aggredito e l'udienza interrotta dalle proteste quando non era neanche finito l'appello. E' iniziato così il maxi-processo a carico di 45 No Tav al Palagiustizia di Torino, per gli scontri avvenuti durante l'estate del 2011 al cantiere della Torino-Lione in Val di Susa.

IL CAOS - Che la prima udienza del dibattimento del più grande dei processi contro i No Tav celebrato al tribunale di Torino potesse degenerare in un caos era prevedibile. La mancanza di spazio e aria, il caldo eccessivo, il fatto che una parte del pubblico non è riuscita a entrare, sono fattori che non promettevano nulla di buono e che hanno incrementato la tensione. Tra imputati e legali sono arrivati in aula 46 almeno un centinaio di persone. Molti si sono sistemati in piedi. Alcune decine di No Tav sono riusciti a piazzarsi nei banchi del pubblico, assiepati. Un solo estintore nella stanza, agenti e carabinieri in piedi a presidiare quasi corpo a corpo con i manifestanti. Prima che il giudice entrasse in aula è partito un coro rivolto agli unici due imputati ancora in carcere, Maurizio Ferrari e Alessio Del Sordo. «Libertà libertà», pugni alzati e uno striscione. «Ancora una parola e sgombero l'aula», ha risposto un agente.

LA TENSIONE - Ma la tensione e' salita. I legali del movimento No Tav hanno chiesto al giudice Quinto Bosio di cambiare aula, lui ha proseguito l'appello. Il microfono funzionava poco, nessuno lo sentiva. "Vergogna", "Voce", «Non ci viene garantito il diritto di ascoltare». Sono aumentate le grida dal pubblico. Seguite dagli slogan: "Liberta'", "Buffoni, non siamo al circo" e "Caselli boia", riferito al procuratore capo di Torino. Un operatore di Rai 3 ha iniziato a riprendere il caos. In mezzo alla bolgia e' stato aggredito. Qualcuno ha cercato di tirargli giu' la telecamera, poi si e' preso un calcio nei testicoli. Non e' grave ma e' andato a farsi refertare. «Fuori i giornalisti dalla sala, fate un mestiere di m.», hanno continuato in molti. Ma anche se avessero voluto uscire, i cronisti non avrebbero potuto farlo. Troppa ressa nella stanza, troppo distanti gli agenti stipati in mezzo alla folla per fare largo. Solo a questo punto l'udienza e' stata sospesa e trasferita nella maxiaula 3.

IL RINVIO - Dopo l'appello l'udienza è stata rinviata al 21 gennaio per un problema di notifiche. Appena la corte si è ritirata, il pubblico dei No Tav ha gridato a lungo "Liberta''" e "Tutti liberi" verso i due imputati incarcerati dietro alle gabbie. Un presidio continua a sostare per la strada davanti al Palagiustizia bloccando parlzialmente il traffico.

Elisa Sola

21 novembre 2012 | 13:37© RIPRODUZIONE RISERVATA

da - http://www.corriere.it/cronache/12_novembre_21/no-tav-cameraman-aggredito_21a9cf54-33c2-11e2-a480-b74fe153b15c.shtml
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