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Autore Discussione: AGAZIO LOIERO. Calabria spendacciona?  (Letto 2290 volte)
Admin
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« inserito:: Ottobre 17, 2008, 10:29:37 am »

17/10/2008
 
Calabria spendacciona?
 
 
 
AGAZIO LOIERO
 
Legare il nome della Calabria a quello della Nazionale di Calcio, affidare gli spot per la promozione turistica della regione a un personaggio popolare come il calciatore calabrese Rino Gattuso che alcune multinazionali si contendono per propagandare i loro prodotti, diciamocelo pure, ci era sembrato e ci sembra ancora un’occasione importante. Sappiamo quale considerazione mediatica, a volte a ragione e spesso a torto, «goda» questa complicata regione, raccontata sempre in nero, giudicata sommariamente, condannata all’inferno. Anche questo ci aveva indotto a puntare su simboli forti: la Nazionale, uno dei pochi riferimenti unitari di una faticosa identità; Rino Gattuso, il combattivo campione azzurro che ben rappresenta, metaforicamente, la fatica e la tenacia dei calabresi. Che ci poteva essere di più bello, mi si perdoni l’enfasi, che associare tre parole: Calabria, Azzurri e Italia?

Eppure ci si sono messi in tanti a sporcare un’operazione pulita in tutti i sensi.

La storia è questa ed è emblematica di quanto, quando si tratta della Calabria, una parte della stampa sceglie la via più comoda dei luoghi comuni per metterla in cattiva luce. Espongo i fatti. Riprendendo in toto l’interrogazione di un parlamentare europeo, guarda caso ex assessore al turismo della Regione Calabria, uno psichiatra che fece parte della mia prima giunta, con il quale ho avuto un buon rapporto e i cui generosi giudizi su di me all’epoca mi mettevano in imbarazzo, molte testate in Italia e in Europa si sono esercitate al tiro al bersaglio: la mia regione - sostenevano - sponsorizzava la Nazionale con fondi europei sottratti ad altri investimenti, regalava soldi europei alle star del calcio. Solo La Stampa - ne va dato atto - ha avuto la sensibilità, ospitando una mia breve intervista, di raccontare come si suol dire l’altra campana. Che poi era quella della verità: si trattava di un piano di comunicazione integrato costruito rigorosamente nelle regole europee, con fondi esclusivamente finalizzati alla promozione turistica. Per il resto è stato un massacro.

Ci siamo affannati a documentare quanto dicevamo ma, ripeto, al di là della Stampa, non abbiamo trovato ascolto. Nemmeno quando Dennis Abbot, portavoce del commissario ai fondi regionali Danuta Hubner, ha dichiarato testualmente che «non vede alcun problema» nella decisione della Regione Calabria di usare parte dei fondi europei destinati al turismo per legare la propria immagine alla Nazionale di calcio in vista dei mondiali del 2010. Si tratta di 1,8 milioni di euro, dei quali al massimo 200 mila cofinanziati da Bruxelles. Cifre diffuse dalle agenzie di stampa che riportavano le dichiarazioni di Bruxelles ignorate dai giornali e l’ok del commissario europeo. Ma soprattutto cifre molto distanti da quelle contenute nell’interrogazione parlamentare e pubblicate. Quella stampa che si era scagliata contro la «Calabria spendacciona» ha taciuto, ha ignorato tutto. Preciso, e solo per eccesso di chiarezza, che il «compenso» di 500 mila euro al calciatore Gattuso, come abbiamo concordato, sarà devoluto a una onlus in favore di ragazzi calabresi disagiati. Tutto qua. Registro con tristezza una crudele tendenza della stampa, quella di imperversare su una regione difficile anche quando produce fatti positivi. Non mi rassegno. Una complessa antropologia che mi perseguita me lo impedisce.

Presidente della Regione Calabria
 
da lastampa.it
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