LA-U dell'OLIVO

Forum Pubblico => ARTE - Letteratura - Poesia - Teatro - Cinema e altre Muse. => Discussione aperta da: Admin - Marzo 08, 2008, 12:15:58 pm



Titolo: Come è hard il sesso nell'Antico Testamento
Inserito da: Admin - Marzo 08, 2008, 12:15:58 pm
ESTERI

In Gran Bretagna esce un libro sull'erotismo, spesso perverso, raccontato nella Bibbia

Stupri, bigamia, incesti: l'autore è un professore ebreo, che ha interpellato esperti e rabbini

Come è hard il sesso nell'Antico Testamento

Il saggio Salomone aveva un harem di 700 mogli e più di 300 concubine

dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI

 
LONDRA - Negli anni Settanta, all'epoca della liberazione sessuale, in America uscì un manuale intitolato "The joy of sex", che descriveva minuziosamente tutti i modi per ricavare il massimo della gioia da questa fondamentale attività umana. Diventò un best-seller mondiale. Adesso arriva nelle librerie del Regno Unito un volume che riecheggia quel titolo, con una provocatoria aggiunta: si propone infatti di narrare la gioia del sesso "nell'Antico Testamento".

Di gioia, per la verità, nel libro sacro di ebrei e cristiani, non ce n'è tanta, perlomeno collegata al sesso; ma di quest'ultimo, in effetti, se ne può trovare in abbondanza. Sebbene sia improbabile che un parroco vi dedichi ampio spazio durante le lezioni di catechismo, la Bibbia, o meglio l'Antico Testamento, narra di incesti, bigamia, stupri, mutilazioni corporee, infedeltà e amore - inteso come "fare l'amore" - in tutte le salse.

Prendendo lo spunto da questa circostanza, generalmente trascurata dai credenti, un docente della Bangor University del Galles, il professor Nathan Abrams, di origine ebraica ma laico, ha scritto per l'appunto un libro sull'argomento, "Sex and the Jews" (Il sesso e gli ebrei - per quanto avrebbe potuto includere nel titolo anche i cristiani). O per essere precisi, è stato il curatore del libro, affidando la stesura dei vari capitoli a colleghi, esperti e rabbini.

Uno di questi, un accademico americano, Jay Michaelson, scrive per esempio un saggio su se stesso, cercando di spiegare come è possibile essere contemporaneamente gay ed ebrei ortodossi, nonostante il noto passo dell'Antico Testamento in cui si afferma che gli uomini che vanno a letto con altri uomini dovrebbero venire uccisi. Un altro, Geoffrey Dennis, rabbino del Texas, esamina minuziosamente i passaggi di "teologia erotica", ovvero dei numerosi punti dell'Antico Testamento che affrontano il tema del sesso.

C'è la celebre storia di Onan, fulminato da Dio per avere "sparso il proprio seme" anziché averlo usato per dare un figlio alla moglie di suo fratello, precedentemente ucciso per avere peccato: un episodio diventato nell'educazione religiosa e nel linguaggio comune sinonimo della condanna della masturbazione, anche se dal racconto biblico sembra in verità di dedurre, scrive il rabbino, che Onan si fosse limitato a un "coitus interruptus" piuttosto che al cosiddetto "vizio solitario".

C'è Tamara, che finge di essere una prostituta per sedurre Giuda. C'è Amnon, figlio di re Davide, che stupra Tamara quando lei rifiuta di giacere con lui. C'è Dina, figlia di Lea e di Giacobbe, violentata da Shechem. C'è Lot, che dopo essersela spassata nella peccaminosa città di Sodoma, viene ubriacato e sedotto dalle proprie figlie. C'è Davide, che va a letto con Betesda, e poi ne fa uccidere il marito in battaglia per poterla sposare. C'è il saggio Salomone, che accumula un harem di 700 mogli e principesse, più 300 concubine. E così via.

"Non sono un teologo e non parlo a nome di nessuno", dice il curatore del volume Nathan Abrams al quotidiano Independent di Londra, che ieri ha pubblicato un'anticipazione del suo libro. "Vorrei solo aprire una franca discussione su questioni che finora non sono state discusse in dettaglio", cioè sull'atteggiamento scioccante e repressivo, spiega, del Dio dell'Antico Testamento in materia di sesso. L'Independent ricorda in proposito che quando lo scrittore Evelyn Waugh si ritrovò intrappolato in Europa durante la seconda guerra mondiale insieme a Randolph Churchill, figlio del premier Winston, gli diede da leggere la Bibbia per "passare il tempo" e Churchill junior "ne fu visibilmente eccitato".

Per tacere del protagonista del romanzo di Anthony Burgess (e del film ricavatone da Kubrick) Arancia meccanica, che rinchiuso in carcere per curarsi dalle sue devianze sessuali si procura una copia della Bibbia e sogna scene di sesso a occhi aperti, mentre i suoi guardiani credono che stia finalmente diventando un bravo cristiano.

(8 marzo 2008)

da repubblica.it