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Autore Discussione: Paola Di CARO - Il Cavaliere: Bravo Matteo va contro i suoi per incontrarmi  (Letto 2095 volte)
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« inserito:: Gennaio 18, 2014, 05:11:05 pm »

Forza Italia, Il ritorno in scena del leader
Il Cavaliere incassa: «Bravo Matteo, va contro i suoi per incontrarmi»
Legge elettorale, tra le alternative proposte da Renzi la preferenza di Forza Italia va al modello spagnolo

ROMA - Il primo risultato è incassato: tornare al centro della scena, mettere piede nella sede del Pd da leader del suo partito, oggi quando alle 16 incontrerà Matteo Renzi per discutere di legge elettorale. Silvio Berlusconi se lo gode il momento atteso e preparato nelle scorse settimane, si fa vedere allegro e spensierato nel centro di Roma a cena con le «sue» donne (come giovedì con la fidanzata Pascale, la Biancofiore, la Gelmini, la Calabria, la Rossi insieme a Giovanni Toti), riceve vecchi e fidati amici per avere consigli - Scajola, Miccichè - e nel pomeriggio fa il punto della situazione con Denis Verdini e Gianni Letta, che oggi lo accompagnerà all’incontro con il segretario del Pd. In Forza Italia, almeno fino a ieri pomeriggio, l’aria era quella di chi è a un passo dal vincere alla lotteria: «L’accordo è fatto, l’intesa c’è. Se la vedrà Renzi con i suoi, a noi non importa quello che farà con i suoi compagni del Pd o con il governo», l’opinione dei più ottimisti, convinti che su un sistema «che parte dallo spagnolo, con listini bloccati, piccoli collegi e un premio di maggioranza» la soddisfazione reciproca degli azzurri come dei renziani sarebbe ottima e abbondante.

Lo stesso Berlusconi è apparso molto ben disposto nei confronti del sindaco di Firenze, nei giorni scorsi come ieri: «È stato coraggioso, ha sfidato il suo partito per incontrarmi, si è mosso veramente bene», ha ripetuto ai suoi, fiducioso che «queste sono cose che contano in politica, il suo è un approccio molto positivo». Ma nello stesso tempo la giornata di ieri, le voci di un riavvicinamento di Renzi a Scelta civica, ad Alfano, hanno cambiato un po’ l’aria: «Ha davanti una strada difficilissima, vedremo se saprà percorrerla. Certo, sia chiaro che per noi non tutto è accettabile. Discutere e mediare va bene, ma se ci trovassimo di fronte a un voltafaccia, non potremmo accettarlo», l’avvertimento del Cavaliere, che pure vede aperte davanti a sé molte strade, anche interessanti.

Se Renzi rompe con i suoi e cade il governo, secondo il Cavaliere e i suoi si potrebbe sia votare che andare a un governo «di scopo» per fare la legge elettorale, con il sostegno di Forza Italia, e poi giocarsi la partita sulle spaccature interne della maggioranza e sperando nell’effetto logoramento del segretario del Pd: «Forse non sarebbe male aspettare un annetto ancora: oggi Renzi è in grande spolvero, più avanti le cose potrebbero cambiare. E io potrei tornare in gioco, perché credo davvero che la Corte europea possa annullare la sentenza contro di me, ci credo sul serio». Anche se il governo andasse avanti nonostante tutto - ferito, azzoppato - i giochi potrebbero riaprirsi: «È un esecutivo morto, più vanno avanti e più si logorano...». Se invece l’accordo si siglasse davvero con la mortificazione di Alfano e dei suoi, Berlusconi non verserebbe una lacrima: lo descrivono ancora amareggiato e ferito per lo strappo del suo ex delfino e degli altri ministri: «Voi non sapete cosa ho fatto per loro, e loro mi hanno trattato così...».

In ogni caso, a chi gli ha parlato, Berlusconi è sembrato molto collaborativo rispetto all’ipotesi di portare a termine almeno alcune riforme fondamentali: «Quella del Senato è una riforma giusta, non possiamo dire di no. Se si può fare qualcosa per il bene del Paese, noi ci siamo». Insomma, rientrare in gioco, per lui, è a questo punto essenziale e necessario. Così come portare a termine l’operazione «nuovo partito». Senza umiliazioni per nessuno, se è vero che ieri Daniela Santanchè è stata riconfermata nel suo ruolo di capo del settore fund raising . Poi, la prossima settimana, si penserà a tutti gli altri: sarà nominato l’ufficio di presidenza con una quarantina di membri, e dopo nascerà l’ufficio politico a 10 membri, con i big forzisti dentro. E con Toti nel ruolo di coordinatore dell’organismo o segretario. Una mediazione che metterebbe d’accordo tutti, o quasi.

18 gennaio 2014
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Paola Di Caro

Da - http://www.corriere.it/politica/14_gennaio_18/cavaliere-incassa-bravo-matteo-va-contro-suoi-incontrarmi-0271af1a-8012-11e3-be9a-e1e430257234.shtml
« Ultima modifica: Gennaio 19, 2014, 12:21:29 am da Admin » Registrato
Admin
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« Risposta #1 inserito:: Marzo 10, 2014, 06:15:08 pm »

Forza Italia
Rispunta l’ipotesi di un Berlusconi in lista
Un Cavaliere sempre più cauto e defilato starebbe pensando di coinvolgere Barbara o Pier Silvio per le Europee

di Paola Di Caro

ROMA - Uscite pubbliche sempre più sporadiche, un ostentato basso profilo. A un mese dalla decisione sul suo destino giudiziario - il 10 aprile il Tribunale di Sorveglianza di Milano stabilirà se dovrà scontare gli otto mesi di pena per la condanna Mediaset ai servizi sociali o ai domiciliari - Silvio Berlusconi sarà pure tornato centrale sulla scena politica, ma è sostanzialmente scomparso da quella mediatica. Lui che negli anni ha sempre indicato ai suoi la linea, anche rovesciando i tavoli, ora appare cauto, incerto, bloccato sul da farsi. Impaurito, sopra tutto. «La verità - ha confessato a più di un amico - è che non posso fare attività politica, non posso schierarmi nettamente su nulla, perché qualunque mossa io facessi, qualsiasi iniziativa prendessi, diventerei il bersaglio da colpire». Il suo destino, si lamenta il Cavaliere, non è più nelle sue mani ma «in quelle dei giudici», che potrebbero togliergli completamente l’agibilità politica e, teme, distruggerlo.

Il silenzio
È anche per questo, spiega chi gli ha parlato, che in questa fase Berlusconi non vuole forzare la mano su nulla. Dopo quello che è stato considerato dai suoi «un brutto scivolone che potrebbe costargli caro» - il video ripreso con cellulare da uno dei suoi ospiti a palazzo Grazioli nel quale si lamenta della «mafia dei giudici» che deciderà sulla sua pena -, il Cavaliere sembra essersi ammutolito ancor di più. Aumentando la preoccupazione di un partito che teme l’imminente assenza del leader e il vuoto di potere che rischia di crearsi. Nulla infatti è stato ancora deciso su chi prenderà le redini di Forza Italia nei prossimi mesi, anche se la previsione è che «magari il 10 sera, all’ultimo minuto utile», verrà varato un ufficio di presidenza con i fedelissimi tutti dentro e una nutrita presenza, a sua garanzia, di uomini vicini e graditi alla famiglia e all’azienda.

Candidatura eccellente
Nulla è stato stabilito anche in vista delle elezioni Europee, passaggio fondamentale per capire la tenuta del partito che per la prima volta sconterà l’assenza del capo nelle liste e, presumibilmente, anche nella campagna elettorale. Tanto che comincia a farsi strada nei discorsi degli azzurri di peso anche l’ipotesi di una candidatura eccellente: per non perdere il traino del nome Berlusconi sulla scheda, per dare il senso della continuità, in attesa che alle Politiche sbarchi magari Marina come extrema ratio , si ragiona sull’idea che un altro figlio - forse Barbara, forse Pier Silvio - possa presentarsi in Europa. Strada molto impervia, ma non del tutto da escludere.

Intanto sul territorio il tentativo di reggere all’urto c’è: ieri si è aperta con la coordinatrice Gelmini e con Giovanni Toti la campagna elettorale lombarda, a Pavia si è celebrata la ricandidatura a sindaco di Alessandro Cattaneo (che ha ricevuto gli auguri telefonici del Cavaliere), mentre a Sud si muove molto Raffaele Fitto. Ma quella che sembra mancare è una regia complessiva con parole d’ordine chiare. Non a caso, proprio in vista delle Europee si potrebbe profilare uno «scontro» a distanza tra due uomini forti come Toti e Fitto: il primo sarà certamente candidato come capolista nel Nord-Ovest, il secondo sta pensando di presentarsi al Sud (e anche Brunetta e Rotondi non escludono proprie candidature). L’obiettivo dichiarato è raccogliere più voti possibili in assenza del Cavaliere, ma il rischio è che alla fine dal conteggio emergano gerarchie problematiche: è possibile infatti che un politico di esperienza e radicamento come Fitto raccolga più voti personali che l’uomo nuovo Toti, che al Nord (dove il voto di preferenza è più l’eccezione che la regola) è atteso a un test difficile. Deciderà Berlusconi, quando e come si vedrà.

9 marzo 2014 | 08:57
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Da - http://www.corriere.it/politica/14_marzo_09/rispunta-l-ipotesi-un-berlusconi-lista-3ffb47c8-a75f-11e3-bf4d-b6feeb905a15.shtml
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