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Autore Discussione: LUCA SERRANO' ... il corteo: "Vogliamo arrivare alla Leopolda".  (Letto 2065 volte)
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« inserito:: Novembre 08, 2016, 11:11:32 am »

Firenze, scontri e contusi al corteo anti Renzi: tre cariche e oltre dieci feriti
La questura ieri aveva vietato il corteo: "Vogliamo arrivare alla Leopolda".
Poi i manifestanti hanno raggiunto i viali lontano dalla kermesse.
Un ragazzo arrestato. Alfano: "Volevano fare danni"

Di LUCA SERRANO'
05 novembre 2016

Almeno dodici i feriti tra le forze dell'ordine, con prognosi fino a due settimane due manifestanti in ospedale e un altro finito in manette. Nel mezzo, lanci di bottiglie, lacrimogeni, bombe carta e tre cariche in serie. È il bilancio di un pomeriggio di guerriglia alla manifestazione organizzata contro il governo Renzi, il referendum e la Leopolda a Firenze. Mentre nell'ex stazione si svolgeva la convention renziana, all'angolo tra piazza San Marco e via Cavour è scoccata la scintilla che ha fatto partire la prima carica: il corteo ha tentato di muoversi in direzione centro storico e Leopolda nonostante il divieto della Questura, che ieri lo aveva proibito autorizzando solo un presidio in piazza Santissima Annunziata. "Vogliamo arrivare alla kermesse, non accettiamo divieti", hanno detto gli organizzatori, ritrovandosi in circa un migliaio in piazza San Marco.

Così alle 16 sono scoppiati gli scontri, le cariche e i lanci di oggetti. I manifestanti hanno divelto il cantiere in piazza San Marco e si sono asserragliati dietro le transenne. Nel parapiglia è volato di tutto: verdure, sanpietrini, fumogeni e petardi. Un agente della Digos è stato investito dallo scoppio di una bomba carta e ha riportato ferite guaribili in 14 giorni, altri sono rimasti contusi. Un manifestante è stato bloccato e portato in Questura, si tratta di un uomo di 31 anni originario di Venezia per il quale sono scattate le manette. Altri tafferugli in via della Pergola e in via della Mattonaia, dove sono anche state tracciate numerose scritte. "Renzi deve fare i conti con questa piazza", hanno urlato i manifestanti dopo aver accusato le forze dell'ordine di "complicità" con il governo nell'aver cercato di impedire la manifestazione di oggi.

Firenze, scontri e cariche alla protesta dei No Renzi: "Vogliamo arrivare alla Leopolda"
Il corteo, nonostante gli intenti di raggiungere la Leopolda ha preso poi la direzione opposta dirigendosi verso piazza D'Azeglio e si è fermato in piazza Beccaria, creando problemi al traffico verso i Lungarni. I manifestanti hanno chiesto la liberazione del giovane fermato e portato in Questura e dopo il comizio si sono sciolti. "Giù le mani dalla nostra città"-  ha commentato dal palco della Leopolda il sindaco di Firenze Dario Nardella - è un fatto inaccettabile e vergognoso".

La manifestazione era formata in larga parte da membri dei movimenti antagonisti e centri sociali provenienti anche da fuori regione, che hanno aderito alla protesta indetta dal "Comitato Firenze dice No". Secondo gli organizzatori, "il presidente del Consiglio continua con la sua idea folle verso questa città e verso il Paese che considera il cortile di casa sua". Alla manifestazione erano presenti anche rappresentanti arrivati da Venezia (il comitato No alle grandi navi), dalle Marche, dalla Campania: "Siamo qui per rappresentare una realtà sociale che alla Leopolda non è rappresentata, quella dei giovani che lavorano con i voucher, della persone sotto sfratto. La nostra è una piazza aperta", hanno concluso gli organizzatori della manifestazione.

"Coloro i quali hanno protestato" a Firenze in occasione dell'incontro alla Leopolda "non facevano riferimento all'articolo della Costituzione sulla libera manifestazione del pensiero: volevano e potevano fare dei danni alla città di Firenze e noi lo abbiamo impedito. Credo proprio che le nostre forze dell'ordine meritino un grande ringraziamento", ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano. Mentre il capo della polizia Franco Gabrielli ha spiegato: la gestione del servizio d'ordine "ha impedito che ristretti gruppi di facinorosi potessero ostacolare le legittime iniziative della vita democratica e civile del nostro Paese".

"Il questore di Firenze ha dimostrato oggi la sua inadeguatezza e ne deve trarre le conseguenze. Per 'salvaguardare' piazza Duomo e il quadrilatero turistico, tradizionalmente attraversati dalle manifestazioni, ha scelto prima di non autorizzare alcun corteo e poi
 di caricare e di sparare lacrimogeni dentro un corteo pacifico", dicono le parlamentari di Sinistra italiana, Alessia Petraglia e Marisa Nicchi, che hanno definito "ordinaria follia" quanto acceduto nel pomeriggio. "Altrettanto da irresponsabili le dichiarazioni rese da Renzi e Nardella alla Leopolda che hanno attaccato come 'ignobile' chi ha usato la violenza per manifestare il dissenso, nel tentativo di trasformare la propria incapacità in consenso".

© Riproduzione riservata 05 novembre 2016

Da - http://firenze.repubblica.it/cronaca/2016/11/05/news/firenze_corteo_dei_manifestanti_anti_renzi_non_accettiamo_il_divieto_vogliamo_arrivare_alla_leopolda_-151386993/?ref=HRER1-1
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