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Autore Discussione: PAOLO GALLORI. Iraq, intelligence: forze speciali Usa catturano capo programma..  (Letto 2056 volte)
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« inserito:: Marzo 10, 2016, 06:25:19 pm »

Iraq, intelligence: forze speciali Usa catturano capo programma armi chimiche dell'Is
Secondo due membri dei servizi iracheni coperti da anonimato, si tratta di Sleiman Daoud al-Afari.
Sotto Saddam Hussein lavorava per l'ormai dissolta Autorità per l'Industrializzazione Militare, specializzato nello sviluppo di armi chimiche e batteriologiche.
Per ora gli Usa non confermano, ma il New York Times cita fonti del Pentagono: "Rivelato uso gas mostarda"


Di PAOLO GALLORI
09 marzo 2016
   
BEIRUT - Forze speciali americane hanno catturato in Iraq il responsabile del programma dell'Is per le armi chimiche, secondo quanto affermano fonti di intelligence di Bagdad citate dall'agenzia Ap. La cattura, riferiscono due ufficiali dei servizi iracheni sotto anonimato, è avvenuta il mese scorso nel nord dell'Iraq, nei pressi della città di Tal Afar.

Le fonti dell'intelligence irachena lo hanno identificato in Sleiman Daoud al-Afari, cinquantenne, che sotto il regime di Saddam Hussein lavorava per l'ormai dissolta Autorità per l'Industrializzazione Militare, dove era specializzato appunto nello sviluppo di armi chimiche e batteriologiche. Attualmente, aggiungono i due membri dei servizi iracheni, al-Afari comandava il braccio dell'Is, di recente formazione, per la ricerca e lo sviluppo di armi chimiche. Secondo Ap, le fonti sono particolarmente attendibili perché in possesso di informazioni di prima mano sull'individuo catturato e del programma dell'Is sulle armi chimiche.

Nessuna conferma dagli Usa, dove la scorsa settimana fonti ufficiali americane avevano parlato della cattura di un leader dell'Is, senza fornirne l'identità. Ma il New York Times cita fonti del Pentagono per affermare che lo specialista sta rivelando sotto interrogatorio informazioni su come il Califfato abbia in dotazione il gas mostarda in polvere e lo abbia caricato nei proiettili d'artiglieria, non abbastanza concentrato per uccidere ma col potere di menomare. Il dettaglio combacia con quanto affermato da fonti locali curde, secondo le quali oltre 40 persone hanno riportato sintomi di soffocamento e irritazioni alla pelle nel nord dell'Iraq dopo che colpi di mortaio e razzi Katyusha riempiti di "sostanze velenose" hanno colpito martedì sera il villaggio di Taza, a maggioranza sciita turcomanna, 20 chilometri a sud di Kirkuk.

Mentre una ulteriore conferma della cattura del "chimico" dell'Is sarebbe la notizia rilanciata da Cnn che l'aviazione americana ha iniziato a colpire proprio i siti dove lo Stato Islamico ha stoccato le armi chimiche, nei pressi di Mosul, sulla base delle informazioni fornite dal prezioso prigioniero. A quei bombardamenti farebbero riferimento i due comunicati con cui il 5 e il 7 marzo la Coalizione internazionale dava notizia di un "centro per la produzione di armi" distrutto vicino a Mosul e di una "unità tattica" colpita nella stessa area.

Secondo il New York Times, come da protocollo, il Dipartimento della Difesa ha notificato di avere nelle sue mani un prigioniero dello Stato Islamico al comitato della Croce Rossa che monitora il trattamento dei detenuti. Il riserbo sulla cattura deriverebbe proprio dal fatto che il "chimico" è attualmente negli Usa e le fonti della Difesa hanno tenuto a sottolineare come gli Stati Uniti, per espressa decisione dell'amministrazione Obama, non abbiano alcuna intenzione di spedire i jihadisti catturati in campi di prigionia in stile Guantanamo per un tempo indefinito. Dopo l'interrogatorio, essi saranno consegnati alle autorità irachene o curde.

Se gli Usa confermassero la notizia, si tratterebbe del più significativo successo della nuova e più aggressiva strategia contro i jihadisti adottata dall'amministrazione Obama lo scorso dicembre, con il dispiegamento in Iraq di un commando d'élite sotto copertura di entità ignota - si parla di meno di 100 soldati - dedito alla cattura o all'eliminazione dei leader dello Stato Islamico, oltre alla fornitura di informazioni raccolte sul campo preziose per guidare i nuovi raid aerei.

La cattura del capo progetto, corroborata dalle informazioni che la fonte della Difesa americana ha fornito al New York Times, costituirebbe evidentemente un duro colpo al programma per lo sviluppo di armi chimiche che lo Stato Islamico perseguirebbe con grande decisione. Si ritiene che dell'unità messa in piedi dai jihadisti facciano parte altri scienziati iracheni ed esperti giunti dall'estero per unirsi all'Is.

Le autorità irachene hanno espresso particolare preoccupazione riguardo a un simile programma perché l'Is controlla almeno un terzo del Paese, quanto basta per condurre esperimenti e nascondere laboratori. Oltre al gas mostarda, di cui sarebbe in possesso di limitate quantità, l'Is ambirebbe a disporre di agenti chimici ancora più pericolosi, come il gas nervino. Secondo gli Usa, lo Stato Islamico è comunque lontano da questo obiettivo, anche se test hanno confermato l'uso del gas mostarda contro una città siriana, precisamente Marea, nella provincia di Aleppo, durante l'offensiva dell'Is dell'estate 2015. Altri report, non verificati, affermano che i jihadisti hanno usato agenti chimici anche contro il nemico sul campo di battaglia.

Se in Iraq le forze speciali americane operano su un terreno in cui possono contare sulla presenza di un governo con cui l'amministrazione Usa dialoga e si raccorda, non è così in Siria. Sul punto ha insistito davanti a una commissione del Senato il generale Joseph Votel, candidato alla guida del Comando Centrale che controlla le forze americane in Medio Oriente. L'alto ufficiale ha espresso le sue preoccupazioni per la mancanza in Siria "di un partner affidabile" nella lotta all'Is e ha dichiarato che in caso di nomina all'alto comando presterebbe "molta attenzione a Washington" aspettandosi una "strategia coerente
e ben finanziata" con cui muovere contro le roccaforti dei jihadisti. "In Iraq abbiamo un partner, un governo. Non in Siria. Per questo sono preoccupato su come potremo approcciare una nostra avanzata in Siria senza un elemento politico che la supporti" le parole del generale Votel.

© Riproduzione riservata
09 marzo 2016

Da - http://www.repubblica.it/esteri/2016/03/09/news/iraq_soldati_usa_catturano_capo_chimico_dell_is-135112520/?ref=HREC1-2
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