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Autore Discussione: Non deve essera la guerra mondiale a farci uscire dalla crisi.  (Letto 2417 volte)
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« inserito:: Dicembre 13, 2012, 06:34:25 pm »

Isole Senkaku, Tokyo fa alzare i caccia per "intrusione" cinese nello spazio aereo


L'aviazione giapponese ha fatto alzare in volo i propri caccia in seguito a un'intrusione cinese nello spazio aereo conteso tra i due Paesi. Lo hanno riferito i media nipponici. Gli F-15 sono decollati dopo che un velivolo cinese era stato intercettato dai radar mentre sorvolava le isole Senkaku, che Pechino chiama invece Diaoyus, poco dopo le 11 del mattino (ora locale, le 3 in Italia). Si tratterebbe della prima violazione di spazio aereo denunciata da Tokyo nei confronti della Cina. Il governo, ha precisato il portavoce Osamu Fujimura, ha mobilitato gli F-15 non appena l'aereo cinese è stato localizzato.

La tensione era aumentata già quattro ore prima del decollo dei caccia, quando quattro imbarcazioni cinesi di pattugliamento erano entrate nelle acque delle Senkaku/Diaoyu, una manovra vista almeno altre 15 volte negli ultimi tre mesi. Un guardacoste giapponese ha intimato loro di lasciare l'area, ma per tutta risposta gli è stato detto, secondo l'agenzia Kyodo, che quelle acque sono cinesi "dalla notte dei tempi".

Il ministero degli Esteri giapponese ha inoltrato una protesta formale attraverso l'ambasciatore cinese a Tokyo. Il nuovo incidente arriva nel giorno in cui Pechino ricorda il massacro di Nanchino, in cui migliaia di cinesi furono uccisi dai militari del paese confinante nel 1937. E' la prima volta che nell'ambito della contesa sulle isole viene rivendicato ufficialmente la titolarità dello spazio aereo corrispondente.

(13 dicembre 2012) © Riproduzione riservata

da - http://www.repubblica.it/esteri/2012/12/13/news/spazio_aereo_conteso_tensione_cina-giappone-48643109/
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« Risposta #1 inserito:: Dicembre 13, 2012, 06:35:57 pm »

Siria, Russia ammette: Assad perde il controllo.

Attentato a Damasco, almeno 16 morti tra cui bambini

Il viceministro degli Esteri di Mosca: "L'opposizione potrebbe vincere". Attentato nel quartiere di Qatana, nel sud della capitale.

Secondo i media libanesi molti civili tra le vittime. Una caserma il probabile obiettivo, ma la deflagrazione è avvenuta nei pressi di una scuola materna


È di almeno 16 morti e 25 feriti il primo bilancio di un attentato con autobomba compiuto nel sobborgo di Qatana a sud di Damasco questa mattina. Lo riferiscono la tv libanese Al-Manar spiegando che tra le vittime ci sono molte donne e bambini. La TV di Stato siriana conferma il bilancio e ha mostrato le prime immagini: un palazzo in costruzione sventrato, alcune auto distrutte e tracce di sangue all'interno di un pulmino. L'agenzia di stampa ufficiale Sana, citando alcuni medici dell'ospedale, parla di "sette bambini e diverse donne". La deflagrazione, che probabilmente aveva come obiettivo una caserma, è infatti avvenuta nei pressi di una scuola materna.
 
La situazione di instabilità del Paese si aggrava e anche uno degli ultimi alleati del regime sembra arrivato a fare i conti con l'ipotesi della caduta di Assad. "Il governo siriano sta perdendo il controllo sul Paese e l'opposizione può vincere", ha detto il vice ministro degli Esteri russo Mikhail Bogdanov sentito dall'agenzia russa Itar-Tass. "Non possiamo escludere che l'opposizione siriana possa ottenere una vittoria", ha detto il diplomatico. "E' necessario essere saggi. Il regime siriano e il governo stanno perdendo il controllo del Paese sempre più".

Intanto violenti scontri sono in corso tra forze del regime siriano e i ribelli vicino a Damasco. Lo riferiscono attivisti dell'opposizione all'agenzia di stampa Dpa. "Gli scontri si stanno verificando nei sobborghi di Daraya, Arbeen e Harasata", ha detto l'attivista Haytham al-Abdullah. "I jet stanno usando barili carichi di esplosivo contro le basi dei ribelli dell'opposizione nelle aree"

Gli attivisti hanno raccontanto, inoltre, che il governo di Bashar al-Assad ha rafforzato la sicurezza attorno ai luoghi sensibili dopo gli attentati dei ribelli di ieri contro istituzioni dello Stato. Nella triplice esplosione al dicastero degli Interni, il ministro siriano, Mohammed Ibrahim al Shaar, è rimasto ferito in modo non grave. La serie di esplosioni ha ucciso 5 persone, tra questi il deputato Abdullah Qairouz. Il ministro Al-Shaar, ha raccontato una fonte della sicurezza, "è stato ferito a una spalla dal crollo del soffitto. È stato portato in ospedale ma le sue condizioni non destano preoccupazione e presto sarà dimesso". L'attentato, pianificato probabilmente con l'aiuto di un complice interno al ministero, è stato rivendicato dal Fronte al-Nusra. A riferirlo è l'agenzia di stampa turca Anadolu, che ha ricevuto un comunicato dell'organizzazione.

Sul fronte dei missili Scud le ultime notizie provano che il regime li sta usando, come fece Saddam Hussein durante la Guerra del Golfo. La conferma dell'utilizzo degli Scud e del tentativo di innescare un'escalation in risposta alla crescente pressione militare dei ribelli è arrivata anche dall'amministrazione Obama. "Sì sono stati sparati all'interno della Siria", ha confermato un alto funzionario a proposito della notizia pubblicata dal New York Times. Il quotidiano mercoledì aveva scritto di sei missili lanciati dall'area di Damasco verso località controllate dall'esercito libero siriano nel nord.

(13 dicembre 2012) © Riproduzione riservata

da - http://www.repubblica.it/esteri/2012/12/13/news/autobomba_a_sud_di_damasco_almeno_16_morti_e_25_feriti-48648149/
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