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Autore Discussione: 25 aprile, Berlusconi: festa di tutti (ma non con lui... ndr)  (Letto 3235 volte)
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« inserito:: Aprile 25, 2009, 02:51:44 pm »

25 aprile, Berlusconi: festa di tutti

Franceschini: dica viva la Resistenza

Napolitano: ideali di tutti, anche di chi non fu partigiano

Il premier sarà all'Altare della Patria e poi a Onna

 
ROMA (24 aprile) - E' la festa di tutti. Alla vigilia del 25 aprile Silvio Berlusconi prepara il discorso che pronuncerà a Onna, il piccolo paese praticamente raso al suolo dal terremoto in abruzzo.

In mezzo alle macerie e davanti alla stele che ricorda l'eccidio di sedici persone trucidate dai nazisti l'11 giugno del 1944.  Berlusconi torna quindi a celebrare in pubblico il 25 aprile, come aveva fatto nel 2005 al Quirinale su invito di Carlo Azeglio Ciampi. Domani il segnale unitario sarà molto più forte, avendo scelto il premier, per riaccostarsi ai festeggiamenti del 25 aprile, lo stesso luogo dove il leader del Pd, Dario Franceschini, andrà a celebrare il giorno della Liberazione.

Franceschini - che nei giorni scorsi aveva invitato il premier ad andare in piazza - oggi è tornato a incalzare Berlusconi chiedendo che a Onna dica «viva la Resistenza».

«Una ricorrenza condivisa da tutti», ha detto anche il ministro della Difesa Ignazio la Russa dopo le polemiche degli ultimi giorni. Il ministro aveva affermato che «meritano rispetto ma non di essere celebrati come portatori di libertà i partigiani rossi che volevano per l'Italia un futuro stalinista». Pronta la risposta di Napolitano che aveva detto: «Piaccia o non piaccia i partigiani furono decisivi per la libertà»

Napolitano: celebriamo ideali validi per tutti. Gli ideali per cui combatterono gli esponenti della Resistenza nel 1943-45 sono gli stessi che ispirano l'Italia di oggi ha detto oggi il presidente, e sono validi per tutti. «Possono ben riconoscersi nell'eredità spirituale e morale della Resistenza, che vive nella Costituzione, anche quanti vissero diversamente gli anni 1943-1945, quanti ne hanno una diversa memoria per esperienza personale o per giudizi acquisiti». Il presidente inoltre ha invitato a non ripetere gli errori del passato e sotttolineato l'apporto essenziale di partigiani e militari nella Liberazione.

Maroni: data incancellabile in cui nacque Italia libera e democratica. «Il 25 aprile del 1945 resta una data che non può essere cancellata dalla memoria collettiva: una data storica, che ha aperto la strada alla rinascita del nostro Paese, nel segno di valori comuni e che ancora oggi condividiamo»ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni.

Il programma dei politici. Il presidente del Consiglio sarà prima a Roma, dove deporrà, insieme al Capo dello Stato la corona d'alloro in omaggio al milite ignoto, all'Altare della Patria; poi, si recherà in Abruzzo per partecipare alla manifestazione a cui prenderano parte anche il segretario del Pd e il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini.

Il sindaco di Roma Gianni Alemanno si recherà prima all'Altare della Patria, per la deposizione di una corona, insieme al presidente della Repubblica, poi a Porta San Paolo per il corteo organizzato dall'Associazione nazionale partigiani e infine a Forte Bravetta, «per far partire idealmente i lavori di restauro» annunciati oggi.
Sia all'appuntamento all'Altare della Patria, previsto intorno alle 8.45 sia alla manifestazione dei partigiani a Porta San Paolo, alle 10, parteciperanno il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, e il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti.

In seguito, intorno alle 11, il solo Alemanno si recherà a Forte Bravetta.

da ilmessaggero.it
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« Risposta #1 inserito:: Aprile 25, 2009, 02:56:50 pm »

2009-04-25 11:03

25 APRILE: BERLUSCONI, PIETA' ANCHE PER REPUBBLICHINI



ROMA - Sessantaquattro anni dopo, l'Italia celebra la Liberazione, quel 25 aprile del 1945 che segnò la fine dell'occupazione nazista. Una festa segnata quest'anno dalla tragedia del terremoto che il 6 aprile scorso ha sconvolto l'Abruzzo, provocando quasi trecento morti. Ed è proprio per questo che si svolgerà ad Onna - il paese simbolo del sisma, con 40 morti su 250 abitanti - una delle celebrazioni più significative alla presenza sia del premier Berlusconi sia dei leader dell'opposizione Franceschini e Casini. Ecco nel dettaglio le principali manifestazioni.

ROMA: Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, accompagnato dalle più alte cariche dello Stato (il presidente del Senato Renato Schifani, quello della Camera Gianfranco Fini, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi) ha reso omaggio al Milite Ignoto, deponendo una corona di fiori all'Altare della Patria in occasione delle celebrazioni del 25 aprile. Nella capitale è in programma anche la tradizionale manifestazione organizzata da Anpi e studenti che partirà da Porta San Paolo e si concluderà a piazza Vittorio. Non ci sarà il capo dello Stato che, subito dopo l'omaggio al Milite Ignoto, si recherà al Sacrario militare di Monte Lungo, dove sono raccolte le salme di 974 caduti tra il 1943 e il 1945 provenienti dai vari cimiteri di guerra, per rendere omaggio simbolicamente al sacrificio di tutti coloro che sono morti per la Liberazione.

ALEMANNO, RINUNCIO A PORTA SAN PAOLO - "Purtroppo la Questura mi ha comunicato ufficialmente che i centri sociali hanno fatto una mobilitazione a Porta San Paolo contro la mia presenza, organizzandosi anche con forme di protesta e di contestazione molto violente. Come atto di responsabilità rinuncio ad andare a Porta San Paolo", ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno all'Altare della Patria.

BERLUSCONI, PIETA' ANCHE PER REPUBBLICHINI - Fra partigiani e sostenitori della Repubblica di Salò "ci sono state differenze anche se la pietà deve andare a coloro che credendosi nel giusto hanno combattuto per una causa che era una causa persa". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi all'altare della Patria, rispondendo ad una domanda sulla proposta di legge per equiparare repubblichini e partigiani e su cui il presidente del Consiglio ha sottolineato di non aver opinioni in merito "in quanto - ha detto - non ci ho ancora messo la testa". "E' un tema su cui non ho avuto modo di riflettere", ma è un argomento su cui "rifletteremo".

ONNA: Nel paese simbolo del terremoto alle porte dell'Aquila e che l'11 giugno del 1944 fu teatro di una strage nazista in cui furono uccise 17 persone, ci saranno in mattinata, tra gli altri, il premier Silvio Berlusconi, il segretario del Pd Dario Franceschini e quello dell'Udc Pier Ferdinando Casini. Prevista anche la partecipazione di alcuni funzionari dell'ambasciata tedesca: la Germania si è infatti offerta di ricostruire il paese.

FRANCESCHINI, NON EQUIPAPARE PARTIGIANI- REPUBBLICHINI - "Un conto è il rispetto umano ma non si può equiparare chi combatté dalla parte giusta e chi invece lottò per una causa tragicamente sbagliata". Il segretario del Pd, Dario Franceschini, in visita ad Onna, non condivide le parole di Berlusconi. "Lo dico anche per ragioni familiari - aggiunge  -: mio padre partigiano ha sposato la figlia di un repubblichino. Un conto è la comprensione, altro è l'equiparazione, che non va fatta".

MILANO: Nel capoluogo lombardo è in programma la grande manifestazione nazionale, con un corteo che partirà alle 14,45 dai bastioni di Porta Venezia per concludersi in piazza Duomo. Già annunciate le presenze di Dario Franceschini, Niky Vendola e Roberto Formigoni. Dal palco parleranno invece il segretario della Cgil Guglielmo Epifani e il presidente emerito della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Non è escluso che alla manifestazione possa partecipare anche qualche esponente della maggioranza, oltre al presidente della Regione.

EMILIA ROMAGNA: Due le manifestazioni più importanti: a Marzabotto, teatro di un'altra strage nazista, dove ci sarà Pierluigi Bersani, e quella a Gattatico, in provincia di Reggio Emilia, dove c'é la casa dei fratelli Cervi. Per il Pd ci sarà Anna Finocchiaro.

LONDRA: La Liberazione si festeggerà anche all'estero. A Londra il neonato circolo dell'Anpi organizza nella sede dell'Inca-Cgil la proiezione del film "Senza Tregua". 

da ansa.it
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