Don Andrea Gallo compie 80 anni venerdì.

Don Gallo, 80 anni dalla parte "del torto"

Alessia Grossi

Don Andrea Gallo compie 80 anni venerdì.

E su Youtube si compone la storia delle sue lotte al fianco degli emarginati e la sua militanza.

Tutto è cominciato da qui. Chiesa del quartiere genovese del Carmine. Don Andrea Gallo è il prete della parrocchia fino a quando nel 1970 la Curia lo allontana. «Trent'anni fa i miei superiori per premiarmi - racconta Don Gallo nel video di una serata che lo riporta in quei luoghi - mi avevano nominato Arciprete. Pensate - ironizza - da curato diventavo Arciprete. Era il giugno del '70 - spiega. Arciprete - dissi io e dove? All'isola di Capraia - mi risposero». E qui, nella sua «università della strada» con il suo fare comico il padre fa scoppiare una risata quando racconta che la sua risposta fu: «Non so degno». Insomma in quell'anno Don Gallo viene allontanato. Il motivo - spiegano i ragazzi della Comunità di San Benedetto, da lui fondata al ritorno da quell'esilio - fu il suo modo di predicare e praticare le sue scelte sul «campo» dalla parte degli emarginati. Per la Curia i suoi contenuti non erano «religiosi ma politici. Non cristiani, ma comunisti». Ma da «quell'inferriata da cui sono partito - dice il prete nel video - ho promesso che sarei sempre tornato al Carmine, dove ho imparato il mestiere di uomo, di prete e di militante». E all'età di 80 anni YouTube ci dà un saggio ancora della sua militanza, quando in questo stesso video, Don Gallo affronta un tema di scottante attualità, quello della sicurezza. E indicando la gente riunita ad ascoltarlo dice: «Ecco cos'è la sicurezza - spiega - che la gente occupi le proprie piazze, che si incontri e si guardi negli occhi. Addirittura ci vogliono mandare l'esercito - continua - ma mica è scoppiata la guerra di nuovo. Siamo noi che dobbiamo riconquistare gli spazi, loro che se ne stiano nelle loro casette».

Ed eccolo Don Gallo che partecipa. Dal palco del concerto del gruppo dei Subsonica urla il titolo di una loro canzone e dice: «Finalmente liberi tutti. LIberi dal potere mafioso, liberi dal potere delle religioni moraliste, dalla guerra, liberi dalla precarietà, liberi dalla diseducazione, liberi dallo studio. I poteri sono forti, ma noi non dobbiamo stare giù con la testa, su con la testa». E poi torna sul tema che gli sta più a cuore, il G8, la pagina nera della sua Genova. «Liberi i nostri ragazzi del G8 - urla. Ma il segreto è questo - cita il pedagogista Max Samuel - nessuno si libera da solo, nessuno libera un altro, come ci dicono gli psicologi, i preti, i predicatori, ci si libera tutti insieme. Insieme alla grande musica». Youtube poi dimostra l'aderenza ai tempi di Don Gallo, come avere 80 anni e non dimostrarli. Dal palco dice di voler predicare la morale cattolica - «ma la realtà è un'altra: «Se fate l'amore...usate il preservativooooooooo».

Ed è proprio a Genova che Youtube lo ritrova ancora con tutta la sua Comunità nel novembre del 2007 ad aprire la manifestazione "Tornare a Genova". Dopo la manifestazione è lui a chiudere dal palco la protesta ricordando quei ragazzi che dopo le torture vennero arrestati per cui si vuole una pena di 225 anni di carcere «mentre i veri responsabili sono stati promossi ad alte cariche dello Stato. Questa non è democrazia. Ringrazio tutti, ragazze e ragazzi».

Pubblicato il: 18.07.08
Modificato il: 18.07.08 alle ore 14.24
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