Tavolo n° 1 = riservato alle eventuali integrazioni alla lettera d'intenti ...
Admin:
Coordinatore : ggiannig
Membri attivi sul tema: il gentil sesso del gruppo.
Admin:
Preso dal suo spazio e da un messaggio di mammamaria, di oggi:
"""Posso provare a lanciare un sasso? Poi se disperdo energie o vado fuori dagli intenti di questo gruppo di studio fermatemi.
Quali sono i punti, intesi proprio come argomenti, che ci accomunano?
QUali qelli che ci allontanano?
Ripeto, non parlo di soluzioni ma solo di argomenti e visioni. """
mariok:
Bel sasso!
Se scorro le discussioni del forum, mi sembra che siano molto pochi gli argomenti sui quali ci sia unanimità di vedute.
Ma non mi pare sia un fatto di cui scandalizzarsi.
Se guardiamo invece all'interesse ed alla passione che suscitano alcune questioni, direi che sicuramente, tra gli altri (forse ne ometto alcuni) ci siano:
laicità
solidarietà e protezione dei deboli
pluralismo dell'informazione
sicurezza
trasparenza della politica ed etica pubblica
sviluppo compatibile e ambiente
Altri argomenti mi sembrano invece poco "gettonati", quali (sono solo esempi)
scuola e cultura
integrazione europea
innovazione
Non so bene dove possa portarci un tale esercizio, però mi rendo conto che da una qualche traccia bisogna pur partire.
Admin:
La bozza o lettera d'intenti!
Siamo un gruppo di volontari della politica dell'area PD!
Ci siamo scritti su una idea, che ormai è di tutti noi e siamo in accordo su un fatto, seguitare a vivere nel forum è piacevole, consolatorio, interessante ecc.
Ma sarebbe molto cosa buona e giusta se come gruppo liberamente costituito esprimessimo i nostri valori personali nel modo migliore... lavorare in gruppo. Mettendosi da un canto e riuniti intorno ad un tavolo virtuale ci si confrontasse per un primo obiettivo, stendere una lettera d'intenti che dica al vertice del PD:
a) siamo il (non un, ma il) gruppo di studio che si è formato in forumista.net ecc ecc.....
b) Noi ci siamo riuniti in modo virtuale per ricercare "insieme tra diversi", il modo di fornire al vertice del PD (ma non solo) elementi di valutazione sul pensiero della Base PD presente nelnostro forum ecc ecc...
c) A pochi mesi dalla nascita del PD e superate le elezioni che molto hanno indicato al quadro politico italiano, ma ci vedono "grossi" ma perdenti noi pensiamo che....
d) ecc ecc
e) ecc ecc
Forza ce la dobbiamo fare.
Oggi vi posso dire siamo attesi...
ggiannig
ggiannig
mammamaria:
Bella notizia gianni!
Capisco l'urgenza della lettera d'intenti, ed è per questo che io propseguo sul percorso che ho provato ad avviare, perchè credo che da qui possa nascere questa lettera... è importante però che tutti ci applichiamo un pò su questa lettera, proseguendo quella che hai avviato, o venendo dietro i miei deliri, o provando a dare forma a questi deliri, che poi sono i nostri in fondo, all'interno della lettera.
Per fare questo io verrei a quello che ritengo essere il mio principio guida, che in pochissime parole racchiude tanto, e racchiude anche il motivo per cui ritengo che cattolici e non possano, anzi debbano lavorare insieme in questo.
Il mio principio guida è un principio squisitamente cristiano, pur ritenendomi cristiana solo di nascita, cultura e formazione, imposta dall'educazione dei miei tempi ma acquisita alla fine solo come sentimento, lontano da qualsivoglia dogma.
"Ama il prossimo tuo come te stesso"
In queste poche parole è riassunto il senso di tutto: anche la laicità.
Se amo il prossimo mio come me stessa, a meno che non sia squilibrata al punto da essere autodistruttiva, non posso che volere per gli altri come per me
Rispetto, salute, serenità, solidarietà, lavoro, benessere, tolleranza, onestà, legalità.
Io finisco quando iniziano gli altri.
Se io nel mio intimo, nel mio privato posso compiere delle scelte, basate sul mio personale sentire, questo deve essere dato a tutti. Da cui l'esigenza di "laicità". Non nel senso di contrapposizione con il sentimento religioso, ma nel senso proprio del rispetto del sentimento altrui. La mia scelta di non voler consentire che mi si torturi in punto di morte volendomi tenere a tutti i costi in vita, anche solo per un secondo, non deve inficiare la possibilità di un'altro di farsi sottoporre a qualsiasi cosa pur di guadagnare anche solo un istante. E il suo desiderio di vita a tutti i costi non può inficiare il mio desiderio di essere lasciata in pace.
Per vivere una vita serena devo indiscutibilmente lavorare, perchè se non guadagno non posso assicurarmi una serie di beni che sono necessari.. e non solo. Perchè anche avere un pizzico di superfluo serve a migliorare la qualità della vita. Ma questo non può comportare una corsa al profitto, ad acucmulare. Un pò di superfluo non deve significare produzione e mercificazione di tutto. Non può significare accumulo di beni e produzione di rifiuti. Non può significare sfruttamento di altri che come me lavorano per queto minimo di benessere e questo pizzico di superfluo.
Il lavoro deve rappresentare fonte di soddifsazione, oltre che di guadagno: una persona non deve lavorare solo per guadagnare, ma anche per l'autonomia che il guadagnare comporta. Ciò significa che giovani e, ancora oggi, nel 2008, donne devono avere la possibilità di questo. Una donna non deve lavorare perchè altrimenti una famiglia non ce la fa. Una donna deve lavorare perchè VUOLE!
E va bene anche il merito, ma non è detto ce il mio essere disponibile ed ambiziosa debba implicare che tutti debbano avere i miei ritmi. C'è chi culla delle ambizioni e chi si accontenta del minimo perchè vuole altro e lo vuole fuori. Anche chi non ha ambizioni ha il diritto di vivere: uno stipendio minimo deve essere tale che questo basti a garantirsi una vita decorosa e non di stenti, senza imporre a chiunque il mio stesso desiderio di emergere o avere di più.
E va bene che ci sia accordo con il datore di lavoro: non è mica un aguzzino... se non sfrutta il mio lavoro a suo esclusivo vantaggio senza rispetto alcuno per la mia dignità di lavoratore (una simile idea di imprenditore è possibile, ne esistono anche alcuni esempi, come ad esempio Della Valle).
Ovviamente la mia vita non finisce terminato il mio orario di lavoro: esiste un fuori, fatto anche di quel pizzico disuperfluo di cui sopra. L'aspetto ludico della vita è importante, serve a viverla meglio. E la paura non deve essere freno a questo: chi non sono io non è il pericolo. La mia ombra non deve farmi paura: questo significa strade sicure. Questo significa strade vive e vissute. CI vuole più vita per le strade: più c'è vita meno c'è spazio per il pericolo. E allora la faccia diversa per colore o accento, per scelta di abiti o di modo di parlare non devono spaventare. Dietro i dreadlock di un ragazzo che frequenta i centri sociali, o la birra di un maghrebino che è poggiato sotto l'arco della porta di un bar, non si nasconde essenzialmente un violento.. probabilmente è uscito dalla fonderia e si sta rilassando prima di tornare a casa. Ma se questo ragazzo, o il maghrebino, o chiunque altro commette una azione illecita, che sia perseguito e punito. E' un mio diritto che lui venga punito.
Ovviamente non vivo sul pianeta LUna, e so che, per quantop perfettauna società ha contraddizioni. Ha abbienti e meno abbienti... e che spesso per quanto sia è difficile sbarcare il lunario. Se ci si ammala è un dramma. Ma non solo se ci si ammala: se si hanno figli, se si hanno familiari anziani... se esistono disagi di sorta, chi arriva a fine mese per il rotto della cuffia, non ce la fa a sostenere i costi di simili situazioni. Ed allora dobbiamo intervenire tutti. DOmani potrebbe capitare a me un problema improvviso e non sapere dove sbattere la testa. Quindi, senza chiederci perchè, dovremmo tutti contribuire, ovviamente in relazione alle possibilità di ognuno, a che la cosa pubblica garantisca tali servizi. A tutti.
Solo se ognuno di noi farà la sua parte, potremo avere una società degna di farne parte.
E questi, che sono solo parte di un discorso più ampio, non credo siano appannaggio di un sentire di centro o un sentire di sinistra. Credo siano ciò che tutti noi portiamo dentro. E se non condividiamo questo modo di vedere, probabilmente ci saremo scelti male... e allora meglio perderci, per acquisire chi invece, non conoscendoci non sa che tra noi troverà questo modo di sentire.
Non so se sono riuscita ad essere di aiuto in qualche modo, ma credo che siano questi i punti in comune, da cui partire per sviluppare quelli che sono i nostri "intenti", per far capire a chi aspetta con interesse questo nostro lavoro "vorremmo che voi perseguiste questi nostri scopi, perchè è questo che vorremmo porvasse ad assicurarci chi deleghiamo di rappresentarci in parlamento".
Navigazione