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Autore Discussione: E di fronte all’atomica, Schlein e Von Der Truppen, non c’è esercito europeo ...  (Letto 428 volte)
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« inserito:: Aprile 20, 2025, 11:58:54 pm »

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Mario Pedica

BRAVO ADRIANO, CONDIVIDO
Dovremmo togliere le sanzioni alla Russia.                                                                                                            Dovremmo aiutare Trump e Putin a fermare la guerra in Ucraina.                                                            Dovremmo trattare sui dazi con Trump come faranno gli altri Paesi.
Dovremmo riprendere a importare gas direttamente dalla Russia.
Ascolto Elly Schlein e mi rendo conto che il sole picchia anche a primavera.
I dazi sono un disastro. Crollate le borse. Dai grandi crolli borsistici il mondo si è sempre ripreso e si spera che la bufera passi in fretta. Tutti i rappresentanti di governo vogliono parlare con Trump per trovare una soluzione. Si troverà. Ma le armi, gli eserciti e le guerre producono devastazioni irrimediabili con milioni di morti. 
Queste le parole di Elly Schlein: “Difesa comune sì, riarmo no” “Esercito europeo sì, riarmo no”. In altre parole vuole un'Europa che si difenda e per questo si deve armare, ma anche no… E pensare che non è nemmeno abbronzata. Con questa dichiarazione sembra Biden che stringe la mano al vento o che vuole uscire da una porta che non c’è. E il gran caldo non è ancora arrivato.
Putiniano o filorusso io non lo sono, ma c’è un fatto storico del quale tutti, anche le nuove generazioni dovrebbero essere consapevoli. Nel 1962 i sovietici avevano istallato dei missili a Cuba e gli americani non tolleravano che a poca distanza da casa loro potessero esserci armamenti nucleari sovietici. Iniziò un braccio di ferro che portò il mondo sull’orlo della catastrofe nucleare. In caso di conflitto gran parte dell’umanità non sarebbe sopravvissuta. Solo la lungimiranza di due grandi capi di Stato, Nikita Kruscev e John Fitzgerald Kennedy evitò il peggio.
Si accordarono all’ultimo momento sulla base di un compromesso: entrambi non ascoltarono il parere dei rispettivi consiglieri e decisero di fidarsi l’uno dell’altro. Con un accordo segreto tra loro, Kruscev ordinò alle navi che trasportavano nuovi missili a Cuba di invertire la rotta; e in cambio ebbe da Kennedy la rassicurazione che avrebbe tolto dalla Turchia i missili istallati dagli americani. Nonostante le televisioni parlassero dell’argomento, solo pochi sapevano del reale rischio che l’umanità stava correndo. E solo pochi sapevano dell’ordine imminente di una guerra nucleare.
Nemmeno Fidel Castro era informato delle reali decisioni che, sia pure prese all’ultimo momento, salvarono Cuba e il resto del mondo. Il 27 ottobre 1962, un U2 fu abbattuto sopra Cuba, mentre una forza di invasione era pronta a lasciare le coste americane per l’isola. Nella notte tra il 27 e il 28 la decisione era tra la guerra e la pace. Prevalse la ragione. Grazie a Kruscev e a Kennedy i cittadini di tutto il mondo poterono proseguire la loro vita. 
Oggi la Russia è circondata da basi Nato. In questi giorni al Parlamento Europeo hanno votato a favore del ReArm Europe: Fratelli D’Italia e Forza Italia, astenuta la Lega; ma quelli della sinistra che per anni hanno tenuto i cartelli in mano e che in tutte le piazze gridavano Pace, hanno votato a favore della guerra in Ucraina fino alla vittoria militare contro la Russia. (Auguri!). Hanno votato anche a favore degli investimenti nella difesa fino al 3% del PIL, per la guerra. Si tratta di scombinati della politica italiana: Stefano Bonaccini, Giorgio Gori, Dario Nardella (particolarmente inutile), Antonio De Caro, Matteo Ricci, Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata, Sandro Ruotolo, Annalisa Corrado, Pierfrancesco Maran, Camilla Laureti, Giuseppe Lupo, Pina Picerno, Irene Tinagli, Raffaele Topo, e Alessandro Zan.
Questa accozzaglia di parolai e di guerrafondai va ricordata nelle urne e non solo, assieme a tutti quelli che ci vogliono armati gli uni contro gli altri. Nessuna vittoria militare ha mai vinto veramente. Ricordate: “Se Atene piange, Sparta non ride.” Putin, Trump, Zelensky: senza mediazione non si torna alla clava, si passa all’atomica. E di fronte all’atomica, Schlein e Von Der Truppen, non c’è esercito europeo che tenga.
Adriano Primo Baldi

da Facebook del 10 aprile 2025

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