IL MISTERO MISTERIOSO DELLE ADESIONE ALLA NATO DEL 1999

<< < (2/2)

Arlecchino:
Francesco Coniglione
 
Roberto Mandolini
Quando parla un vero Ufficiale (non quelli da scrivania) bisognerebbe ascoltarlo….

Gen. C.A. Mario Bertolini, già capo del Comando operativo interforze e presidente dell’associazione paracadutisti italiani, spiega alla Verità e al Messaggero il conflitto tra Russia e Ucraina.
1) Le armi all’Ucraina sono un atto di ostilità, mai visto prima, che rischia di coinvolgerci nella guerra: Bastavano le sanzioni, anche inasprite.
2) Putin non è un pazzo né il nuovo Hitler: “Voleva interrompere il percorso che avrebbe dovuto portare l’Ucraina nella Nato” per non perdere “l’agibilità nel Mar Nero”.
3) Il governo italiano non conta nulla e Di Maio che dà dell’“animale” a Putin “ci taglia fuori da ogni trattativa”, diversamente dalla Francia di Macron.
4) Guai a seguire Zelensky sulla no fly zone, che “significherebbe avere aerei Nato sull’Ucraina e l’incidente inevitabile”. 5) I negoziati non sono un bluff, ma una “dimostrazione di buona volontà delle due parti”.
5) La sconfitta di Putin esiste solo nei nostri sogni e nella propaganda occidentale: la Russia s’è già presa l’Est, collegando Crimea e Donbass; “le grandi città al momento sono state risparmiate e non è partita la caccia a Zelensky” per “precisa volontà” di Mosca, che finora ha limitato al minimo “i bombardamenti dall’alto” per non moltiplicare le stragi e non provocare un “intervento Nato”.
6) Putin non ha bombardato la centrale di Zaporizhzhia: “Non ho visto missili, ma bengala per illuminare gli obiettivi” degli scontri con gli ucraini lì vicino: le radiazioni avrebbero colpito pure il Donbass e la Russia, che le centrali vuole controllarle, non farle esplodere.
7) Putin non vuole conquistare l’Europa né rifare l’Urss né “governare l’intera Ucraina”, ma “trattare una ricomposizione”: un regime fantoccio sull’intero Paese scatenerebbe anni di guerriglia antirussa. “La Russia vuol essere europea e noi non facciamo che schiacciarla verso Asia e Cina”.
Un successo ucraino è, purtroppo, fuori discussione.

I possibili esiti sono due: una vittoria russa dopo “una lunga guerra”; o un negoziato che i soli mediatori credibili – Israele, Francia, Cina e Turchia – possono favorire se aiutano le due parti a trattare con reciproche concessioni anziché “istigarle a proseguire” nella guerra.
Questa è la verità e non quella paventata dai vari pseudo giornalai che vogliono far passare, ad ogni costo, il presidente Ucraino come il nuovo Che Guevara europeo, sacrificando anche la popolazione benché inerme e incolpevole.

Da FB del 28 giugno 2022

Arlecchino:
Emanuele Serini
Non so se avete visto la live di ieri su Liberi Oltre ma c'era il Tenente Colonnello Glen Grant
(qui una breve biografia https://cdissz.wp.mil.pl/u/LtCol_Ret_Glen_Grant.pdf).

A parte confermare quanto già detto più e più volte e quanto già emerso da più fonti, ovvero che questa guerra era in preparazione almeno sin dal 2007, unitamente ad attività di spionaggio che proprio in quegli anni iniziano un po' ovunque in Europa Italia compresa e la propaganda nei social media a partire da quella no vax, no euro, pro brexit e qanon (sì stronzi, se leggete sappiate che siete degli imbecilli in mano alla propaganda russa da anni. Non vi serve il microchip, siete già così stupidi da bervi tutto senza modifiche), ha raccontato come funziona l'esercito russo, che è ancora strutturato come quello sovietico.
Ora, se fra un complotto e l'altro avete mai aperto un libro di storia magari avrete notato come si è svolta la battaglia di Stalingrado. In sostanza i Russi hanno vinto semplicemente inviando una massa di carne da cannone dietro l'altra fino a che non hanno soverchiato i tedeschi asserragliati. Saprete anche quanti soldati russi sono morti durante la Seconda guerra mondiale, ovvero almeno dieci volte tante quanti ne siano morti fra gli alleati occidentali. I soldati russi non sono vite da preservare, sono sacchi di carne da lanciare con equipaggiamenti scadente (tanto sono usa e getta, perché investire) addosso al nemico finché il nemico non viene preso per stanchezza.
Fra quella "strategia" e quella di oggi in Ucraina non è cambiato niente. Il "grande esercito" russo di cui gli ebeti parlano funziona così:
1) I soldati non vengono addestrati per come si intende da noi, vengono semplicemente presi fra la popolazione civile e spediti in guerra senza addestramento. Quel poco che ricevono lo ricevono sul campo. In sostanza è tutta soldataglia, il che spiega i furti, la violenza disumana e gli stupri. In sostanza un'orda di orchi.
2) Il rapporto fra soldati, sottufficiali e ufficiali è più simile a quello che c'è fra servi della gleba e nobilità che non a quello che si vede negli eserciti NATO in cui si è tutti compagni d'arme, ovviamente con le opportune differenze, ma non c'è un atteggiamento re verso suddito (e ve lo confermo di prima mano avendo fatto il militare, si deve rispetto al superiore ma il superiore è il primo a spendersi per te). Di conseguenza non c'è nessun lavoro di squadra, solo burattini che eseguono a comando ciò che gli viene detto. Non c'è nessun rispetto per la vita dei soldati, li mandano in guerra con equipaggiamento scadente, e nel caso Ucraino, con razioni scadute da 8 anni e nemmeno in quantità sufficiente (tanto devono crepare).
3) I gradi militari non si ottengono con l'esperienza e l'intelligenza dimostrata sul campo come da noi. Si ottengono sulla base di quanto sei sveglio nel rapinare risorse da dare al superiore. Perché i russi non sono arrivati a Kyev da sud ma si sono fermati a Kherson ad esempio? Perché si sono rubati la benzina e l'hanno rivenduta.
4) Il che spiega l'alto numero di ufficiali di alto rango morti sul campo in Ucraina. Semplicemente non si fidano di ciò che gli viene detto dai loro ufficiali perché essendo corrotti sanno che altri gli altri lo sono altrettanto e vanno in prima persona a controllare, crepando miseramente. Curiosità: dire al superiore ciò che il superiore vuole sentirsi dire non è considerato mentire, è ciò che ci si aspetta.
5) Le esercitazioni militari russe, a differenza delle nostre, non servono per insegnare ai soldati come comportarsi secondo fattispecie, ma sono proprio dei copioni. Se il soldato russo si addestra a salire su una collina, sa solo salire su una collina che si trova in un certo posto con una certa altezza slm, per fare un esempio. Cioè sa salire solo su QUELLA collina, non altre. Imparano le cose a memoria, come i somari a scuola.
Questo spiega la colonna di 40km di imbecilli che è finita in un ingorgo disumano e per finire ad essere utile come pratica di tiro per l'artiglieria Ucraina. Agli orchi era stato detto di posizionare in un certo punto il quartier generale e continuavano a seguire il copione. L'artiglieria ucraina li fa saltare in aria una volta, e c'è gioia. Una seconda e una terza, e si inizia a ridere per quanto sono stupidi. Alla settima volta iniziava a esserci profonda tristezza persino fra gli ucraini, quasi compassione per questa marmaglia di zombie che, come le formiche, nonostante stessero venendo schiacciate insistevano a seguire lo stesso copione (in realtà le formiche a un certo punto il dubbio se lo fanno venire).
6) Veniamo infine alle strategie, anzi, la strategia russa. Funziona così: spara una quantità infinita di proiettili di artiglieria uccidendo qualunque cosa e distruggendo qualunque cosa. Sgancia quante più bombe riesci a sganciare su qualunque cosa. Quando hai ridotto tutto a un cumulo di cenere manda avanti i carri armati per finire il lavoro. Capite che per loro i crimini di guerra sono la guerra. Non conoscono nessun modo di fare la guerra senza commettere crimini.

Non conta a quale generale diano l'incarico di portare avanti l'offensiva: la strategia offensiva sarà sempre questa ed è questo che li rende pericolosi. Non hanno armi intelligenti e di precisione, non hanno carri armati tecnologicamente avanzati che hanno lo scopo di proteggere i soldati al loro interno ed essere efficaci sul campo di battaglia, non cercano di non colpire la popolazione civile (e questo è un vaffanculo implicito a chi dice che noi siamo come loro e che tutte le guerre sono uguali). Hanno armi e munizioni di bassa qualità ma in quantità infinita.
Guardate il video su Liberi Oltre, è a dir poco illuminante e ci sono moltissime altre informazioni utili che aiutano a inquadrare correttamente il problema che hanno gli ucraini, così magari la si smette di invocare la "resa per la pace" (idioti!) e di frignare per il gas.
Ah capite anche come mai ad alcuni nostri imprenditori piacciono i russi: puoi vendergli robaccia di scarsa qualità facendogliela passare per oro. L'imprenditore italiano medio che notoriamente è incapace di efficientare la produzione e offrire qualità a prezzi più bassi gongola nel poter esportare in Russia, se gliela togli, nessuno comprerà più monnezza di basso livello tecnologico a prezzi elevati

Da Fb del 28 giugno 2022

Navigazione

[0] Indice dei messaggi

[*] Pagina precedente