IRENE DODASECURITY03.05.2022
Le macchine agricole rubate dai russi in Ucraina sono state bloccate da remoto
L'esercito invasore ha rubato alcune macchine agricole a Melitopol per trasportarle in Cecenia. Ma le attrezzature sono state disattivate da remoto
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Nella città occupata di Melitopol, nel sudest dell’Ucraina, l’esercito russo si è impossessato di alcune macchine agricole per un valore di circa cinque milioni di dollari. Le truppe di invasione si sono però trovate impossibilitate a utilizzare le mietitrici, dal momento che il software operativo era stato disabilitato da remoto. Secondo la Cnn, alcuni macchinari sarebbero stati trasportati in Cecenia, mentre altri sarebbero stati depositati in un villaggio vicino a Melitopol. Le macchine in questione sono state sottratte a un rivenditore dell’azienda John Deere, nota multinazionale di attrezzatura agricola e forestale. C’erano già state segnalazioni di furti di equipaggiamento agricolo, ma in questo caso l’operazione sembra avere dietro un’organizzazione più strutturata; pare infatti che siano stati utilizzati i mezzi dell’esercito russo.
Al momento l’attrezzatura rubata è inservibile. “Quando gli invasori hanno guidato le mietitrici rubate in Cecenia, si sono resi conto che non potevano nemmeno accenderle, perché le mietitrici erano bloccate a distanza” ha detto la fonte della Cnn. La persona che ha fornito i dettagli dell’operazione è rimasta anonima per proteggere la propria sicurezza e quella della sua famiglia. Il contatto ha raccontato alla testata statunitense che in tutto sono state rubate ventisette mietitrici. L’ultima posizione nota di quelle che sono state trasportate in Cecenia, ricostruibile grazie al sistema GPS, è nei pressi di Grozny. Sempre secondo i media americani, alcuni consulenti russi stanno cercando di aggirare il blocco. Secondo altre fonti nella regione di Melitopol, le truppe russe si sono anche date alle razzie di grano, cereale di cui l’Ucraina è tra i maggiori esportatori al mondo. La settimana scorsa il sindaco di Melitopol Ivan Fedorov aveva detto che il furto di grano dalla città aveva raggiunto dimensioni industriali. Anche il viceministro dell'agricoltura aveva confermato che le forze russe avrebbero rubato diverse centinaia di migliaia di tonnellate di grano dalle zone sotto occupazione militare.
I prodotti di John Deere erano stati al centro di un dibattito qualche mese fa: il software della compagnia impediva infatti agli agricoltori di riparare direttamente la strumentazione. Il caso delle attrezzature rubate in Ucraina mostra come la compagnia sia in grado, effettivamente, di spegnere le proprie macchine da remoto.
Non è la prima volta che alcune funzionalità di tecnologie civili hanno un effetto diretto sulle operazioni di guerra. A metà aprile un cittadino ucraino, Vitaliy Semenets, era stato in grado di identificare la posizione di ritirata e seguire il ricollocamento di un contingente russo grazie alla funzionalità “Find my” delle sue AirPods, rubate dalla sua casa durante l’invasione di Kyiv nelle prime settimane di guerra. L’uomo è stato in grado di seguire le sue cuffie fino alla città di Bolgorod, in Russia, dove le truppe del Cremlino si stavano ammassando in attesa dell’attacco contro il Donbass.
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