EURASIA TERZO POLO MONDIALE. Molti chiacchierano, NOI PENSIAMO!

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Arlecchino:
Gianni Gavioli

Noi Cittadini, esaltati, arrabbiati o commossi, da ciò che i Vertici dei Paesi in cui viviamo, combinano sulle nostre teste, a mio avviso DOBBIAMO scegliere cosa fare.
Intendo Ovviamente riferirmi a coloro che hanno acquisito la cognizione d'essere, da sempre, ignorati, ingannati e manipolati dai suddetti Vertici, sia di governo, sia della Politica in genere.
Questo sino all'incarico salvifico a Mario Draghi e alla riconferma alla Presidenza della Repubblica di Sergio Mattarella.

A noi cosa resta da fare nell'attesa di riuscire almeno in Italia ad esser protagonisti della nostra Comunità?
Promuovere INCONTRI TRA POPOLI!
I Vertici decadono o soccombono sotto le loro nefandezze, i Popoli restano!

Cercare la Gente come Persone, conoscere le diverse realtà in cui agiscono, dialogare e se possibile, progettare nuovi impegni comuni e diffusi al di là delle frontiere politiche.
Incontri di popolo per la ricerca della Pace, per la salvaguardia della Natura e di tutti i suoi abitanti anche non umani, l'incontro tra culture diverse deve essere potenziato, con l'esclusione di settarismi, fanatismi e integralismi, in quanto per loro natura pericolosamente divisivi!
ggiannig ciaooo

Io SU FB - oggi 25 febbraio 2022

Admin:
La difficoltà è mantenere la calma di fronte alle atrocità. Occorre un po’ di sforzo, ma poi il metodo funziona. Calma e non tolleranza o indifferenza. Ne avrete bisogno anche nelle vostre conversazioni, specialmente in quelle occasionali, o nelle interazioni internettiane. Ma ancora di più ne serve a chi ha responsabilità di governo. Lo sviluppo dei fatti non è in discussione, non servono invettive contro chi nega o espressioni rabbiose o sprezzanti contro chi tenta di inquinare le fonti e le prove, e non varrebbe neanche la pena di stare a confutare le vergognose bugie della Russia su Bucha, comunque questo faticoso lavoro è ben fatto sul Foglio,
Quindi non accapigliamoci, non perdiamo, come si diceva, la calma, perché le cose vanno avanti con la nostra memoria e con la testimonianza, per entrambe non serve furore ma serena accuratezza. E serve una altrettanto serena disponibilità all’ascolto, perché il racconto dell’atrocità fa male e mette in difficoltà. Bisogna essere pronti a dare ascolto e poi reggere l’urto, capire. Perfino affidarsi a strumenti di indagine e di attestazione dei fatti, cose più burocratiche e procedurali che impetuosamente rabbiose. Ma sono le cose che servono, per fermare nel tempo ciò che è successo e non far svanire le responsabilità né confonderle nel gioco del colpo contro colpo.
Le procedure internazionali possibili. Un esempio di processo graduale e razionale, che porta a considerare quello perpetrato dai russi in Ucraina come un genocidio.
E poi, però, serve anche che i paesi liberi, le libere democrazie, diano un seguito, ancora una volta, razionale e ben calcolato agli accertamenti e all’individuazione dei fatti orribili e dei loro autori. Un seguito fatto di scelte strategiche per la sicurezza e per il controllo del potenziale di violenza aggressiva dei paesi totalitari.

Da - Il Foglio - Di cosa parlare stasera a cena

Admin:
Gianni Gavioli ha condiviso un post.
Amministratore
Esperto del gruppo
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Liberare subito l'Ucraina e obbligare Putin alla trattativa.

I Poteri e le Chiesa Ortodossa antioccidentale che lo sostengono non gli consentiranno mai l'uso delle atomiche tattiche, per una castroneria sanguinosa che ha commesso!

Hanno troppi interessi da perdere, nella nostra pronta reazione alla partenza della loro prima atomica.

La nostra reazione sarà fortissima, anche senza l'uso di armi atomiche, basta la Nato a difenderci.

ciaooo

io su Meta/Fb del 5 aprile 2022

PS. Dopo costruiremo L’EURASIA DEMOCRATICA

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