LA-U dell'OLIVO
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Autore Discussione: Caro Letta, noi Ulivisti vecchi d'impegno del formare Circoli PD sul web si ...  (Letto 2956 volte)
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« inserito:: Giugno 26, 2021, 11:42:22 am »



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Il Monitore Democratico.

Caro Letta, noi Ulivisti vecchi d'impegno del formare Circoli PD sul web si discuteva già nel 2008, … inascoltati.

Il 14 ottobre 2007 fu fondato il PD.

L'Ulivo fu fondato il 6 marzo 1995 e noi animatori del forum www.ulivo.it fummo da quasi subito una bella realtà in Internet, una realtà molto attiva e apprezzata anche perché indipendente dai vertici di Partito, in altre faccende affaccendati.

Noi nell’Ulivo.it e poi nel forumista.net le “correnti” che disturbavano le discussioni “si mettevano nel cestino dei rifiuti”, cioè si rifiutavano al bisticcio.
Non usavamo nessuna selezione o valutazione preventiva.
Democraticamente si lasciavano leggibili i loro post ma cestinandoli si impedivano le loro provocazioni!

Oggi qualsiasi piccolo personaggio fasullo e improduttivo, ma astuto nell’uso dell’antica tecnica anarchica della “propaganda del fatto” gli si dà retta e spazi abbondanti in tv e sul cartaceo.
E si crea il Caos che predando consensi, induce a sbagliare alle elezioni non ancora completamente democratiche.

Infatti, noi siamo definiti a livello internazionale una Democrazia Incompleta.

ciaooo

Da – http://forum.laudellulivo.org/index.php - e Fb
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« Risposta #1 inserito:: Luglio 09, 2021, 01:47:38 pm »

Il Monitore Democratico.

Andrea Troiani - Rai Cultura - Letteratura

La cultura è conoscere i fatti, l'intelligenza è comprenderli, saperli interpretare, capirne la portata, il significato e chiaramente imparare la lezione che alcuni eventi ci insegnano. L'intelligenza si nutre di cultura, e le due cose combinate rendono possibile il discernere fra verità, bugie verosimili e bugie.
Senza la comprensione di ciò che impariamo siamo dei semplici recipienti colmi di informazioni inutilizzabili e slegate fra loro. 
La cultura deve insegnare che ogni azione porta con sé una conseguenza e l'intelligenza deve capire in tempo quale sarà, se intraprendere o meno quella data azione ed eventualmente prendere le contromisure. La differenza fra cultura e intelligenza é la medesima che c'é fra imparare e capire. La cultura è solidarietà, è tutela dell'ambiente, la cultura è pace.
L'intelligenza è capire che la natura non ha bisogno di noi e noi di lei, sì; che un pianeta compromesso compromette l'umanità e la pace. L'ignoranza è non comprenderlo. 
“Cultura non è possedere un magazzino ben fornito di notizie, ma è la capacità che la nostra mente ha di comprendere la vita...Ha cultura chi ha coscienza di sé e del tutto, chi sente la relazione con tutti gli altri esseri (...) Cosicché essere colto lo può chiunque voglia"
Gramsci

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L’intelligenza e la cultura possono rappresentare i mezzi per arrivare ad un fine preciso e ovviamente di parte.
Avere un fine preciso di presa del potere e renderlo noto, per ottenerne il consenso, porta la chiarezza nelle due "armi" di conquista, … l’intelligenza e la cultura.
Molti vorrebbero vederli affiancati, nella rivoluzione neocomunista leninista.
Non io.
ciaooo
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« Risposta #2 inserito:: Luglio 10, 2021, 03:33:37 pm »

A mio parere non è la lunghezza il vero problema di questo Gianni Cuperlo.

Ma io sono di scuola Olivettiana (periodo di Adriano Olivetti) sul lavoro e la società ho imparato una visione del "padrone", del “sindacato” e del lavoro in generale, molto “differente” da Gianni Cuperlo.
Una visione concreta ma più dignitosa e serena, anche nell’esigere diritti in pericolo oppure già compromessi.
Io non tendo alla distruzione del Sistema, ma alla sua evoluzione verso la Democrazia Sociale.   
ciaooo
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Gianni Cuperlo scrive: ""E la sinistra in questa prova deve ritrovare sé stessa.""
E io, come sinistra olivettiana che auspica la Democrazia Sociale, Europea, Occidentale e Atlantica, da che parte mi devo girare per incontrare, finalmente, la “Sinistra che intende trovare se stessa”?
Ciaooo e grazie del riscontro.

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« Risposta #3 inserito:: Luglio 15, 2021, 10:05:34 pm »

Vito Mancuso
LA POLITICA

La stessa situazione si ripresenta per la politica. Socrate e Confucio incarnano una visione più conservatrice, il Buddha e Gesù una visione più progressista e a tratti rivoluzionaria. Socrate era nettamente contrario al principio democratico secondo cui «uno vale uno» in base al quale si assegnavano per sorteggio le cariche politiche e amministrative; egli pensava al contrario che per la gestione del potere fosse indispensabile la competenza, e che la buona volontà e l’onestà personali, per quanto a loro volta indispensabili, da sole non fossero sufficienti, così come non lo erano per suonare uno strumento musicale, costruire una casa o pilotare una nave. In questa prospettiva per lui il mascalzone peggiore era colui che «pur non valendo niente, riuscisse nell’imbroglio di persuadere che è in grado di governare lo stato». Tale primato della competenza portava Socrate a essere il più delle volte dalla parte dell’aristocrazia e a contrapporsi alla democrazia, per la quale il bisogno di ottenere la maggioranza del favore popolare era per lui un’inevitabile causa di demagogia e populismo. E non fu certo un caso che la sua condanna a morte avvenne sotto il governo dei democratici.
Ancora più conservatore fu Confucio, il cui pensiero politico aveva come finalità principale l’armonia e la coesione sociale, dalla famiglia allo stato centrale. Per Confucio la vita dell’individuo si compiva solo rendendosi funzionale al valore più alto dell’armonia sociale, e quindi spendendosi per qualcosa di più grande di sé, a cui occorreva legarsi con fedeltà. Il Buddha e Gesù, al contrario, furono due grandi contestatori dello status quo. Del Buddha è sufficiente ricordare la sua lotta contro il sistema delle caste che lo portò anche a rischiare la vita. Quanto a Gesù, egli non ebbe mai parole gentili verso il potere e i potenti, e una volta disse esplicitamente che i capi politici erano degli oppressori: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano sudi esse e i loro capi le opprimono». La sua lotta contro il potere costituito lo condusse a essere presto eliminato.

#VitoMancuso  #iquattromaestri
Da Fb del 13 luglio 2021
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