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Autore Discussione: Draghi e i suoi Tecnici, gli Italiani "Differenti in Meglio" e i Denari che ...  (Letto 8035 volte)
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« inserito:: Febbraio 14, 2021, 03:35:19 pm »

Gianni Gavioli

Draghi e i suoi Tecnici, gli Italiani "Differenti in Meglio" e i denari che l'Europa ci affida per guarire, … faranno rinascere, una Nazione stremata, umiliata e in lutto per i suoi troppi morti, dandoci la opportunità e il piacere del recupero di dignità davanti al mondo.

Ma anche davanti al nostro specchio di casa. 
ggiannig
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« Risposta #1 inserito:: Febbraio 14, 2021, 07:09:48 pm »

Abbiamo bisogno di certezze.

I risultati da Draghi e i suoi Tecnici ci saranno, non rischia di saltare soltanto una nazione come l'Italia, anche l'Europa non reggerebbe alla ulteriore colonizzazione del Mediterraneo da parte di interessi estranei.

Molto dipenderà da quanto si riuscirà a rendere consapevole, di questa necessità, la popolazione Italiana stordita da tensioni separatiste e da metodiche propagandistiche sovraniste e populiste di destra.   

ggiannig
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« Risposta #2 inserito:: Febbraio 15, 2021, 01:06:25 pm »

Con Giancarlo Giorgetti nel governo “Draghi e i suoi Tecnici” le Lega, della politica-di-prima, la carta Salvini devono giocarla sino alla consunzione, per tenere vivo il consenso presso un certo tipo di simpatizzanti.

Ma dopo aver incassato parte del “bottino” europeo e aver sanato con risultati evidenti i molti inciampi fatti subire alle Regioni leghiste, anche le Lega dovranno cambiare in “meglio”, sia in Italia, sia in Europa.

ciaooo
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« Risposta #3 inserito:: Febbraio 15, 2021, 04:07:59 pm »


Anche nel PD, il partito Cagoia (lumaca in dialetto istriano-dalmata) del parlamento Italiano, già oggi compare il malcontento "enterico", prima ancora di sentire Draghi parlare in Parlamento.

In tal modo uno dei partiti cardine della Democrazia Italiana, rischia di fare danni a Draghi e al nostro futuro!

ciaooo
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« Risposta #4 inserito:: Febbraio 17, 2021, 07:46:59 pm »

UNITA' NELLO SPIRITO REPUBBLICANO
       Martelli: "Piena sintonia con il discorso di Draghi"

Pubblichiamo un’anticipazione dell’editoriale del nuovo numero dell’Avanti!
DUE COMPITI DISTINTI PER UNA FINALITA' COMUNE
AL GOVERNO LA RICOSTRUZIONE NELL' EMERGENZA
AL PARLAMENTO LA RICOSTRUZIONE ISTITUZIONALE
 
Di Claudio Martelli
Faccio parte della vasta schiera di italiani che ha voluto questa soluzione politica e vuole partecipare contribuendo col pensiero e con l’azione alla buona riuscita del governo Draghi. Un governo che nasce con un ampio sostegno delle forze politiche e dell’opinione pubblica nel perdurare di un’emergenza che è insieme crisi e opportunità.
Ci sarà presto occasione per scrutare gli effetti che sul sistema politico può avere – nell’immediato e nel medio termine – quell’embrione di unità nazionale che si rispecchia nel governo e che deve trovare nel Parlamento il suo fondamento e il suo sprone. A ben guardare l’esperienza in corso non descrive soltanto una fase straordinaria di collaborazione tra forze politiche che hanno già collaborato formando governi insieme e tra altre che, diversamente, sono sempre state rivali come il PD e la Lega o Forza Italia e i 5 Stelle.
In altra parte di questo numero, l’Avanti! ricapitola le precedenti esperienze di unità nazionale per cogliere analogie e differenze con quella in corso e magari qualche utile insegnamento. Quel che qui preme è, invece, di capire se, come e con quali obiettivi potrebbe maturare tra le forze politiche in Parlamento un comune sentire che ispiri alcune scelte che non concernono l’appoggio o l’opposizione al governo Draghi, ma appartengono alla comune responsabilità parlamentare e investono il futuro della Repubblica e della democrazia italiana.
Non credo che al di là dell’emergenza la maggioranza che vota la fiducia possa condividere un progetto politico generale. E non intendo speculare sull’ispirazione politica “socialista e liberale” che da sempre è la nostra e alla quale in un recente passato si è richiamato il presidente Draghi.
Penso piuttosto a come tutte le forze parlamentari potrebbero collaborare nell’ambito che è loro proprio: quello delle riforme costituzionali e della nuova legge elettorale; dunque in autonomia dal governo ma pur sempre in coerenza con la loro responsabilità repubblicana.
In concreto, è a tutti evidente la necessità di adeguare quelle norme della Costituzione che risultano disallineate con l’esito del referendum popolare che ha sancito il taglio del 40 per cento dei seggi della Camera e del Senato. Intanto deve essere chiaro che senza una riforma costituzionale l’elezione – tra un anno – del prossimo presidente della Repubblica, proprio in conseguenza di quel taglio, risulterebbe alterata nella composizione prevista dalla Costituzione con un netto incremento del peso dei delegati regionali a fronte di quello drasticamente ridotto del Parlamento nazionale. Una colpevole inerzia che lasciasse le cose come stanno violerebbe la lettera e lo spirito della Costituzione con conseguenze imprevedibili.

D’altra parte, senza una riforma della vigente legge elettorale Camera e Senato “tagliati” non garantirebbero la rappresentanza di alcuni territori, di alcune provincie, di alcune regioni autonome. E anche questo esito sarebbe in palese contrasto con la Costituzione. Non sfugge poi a chi ha coscienza di come funzionano le nostre istituzioni rappresentative che un Senato di soli duecento membri o sarebbe indotto a recepire col silenzio assenso i provvedimenti varati dalla Camera o non sarebbe in condizione di assicurare ai provvedimenti di legge un esame e una istruttoria adeguati in commissioni mutilate nel numero dei loro membri, impoverite di esperienze e di qualità.
Ebbene, poiché in forza di un referendum popolare la riduzione dei senatori a 200 e dei deputati a 400, è entrata nella Costituzione mentre permane il problema del bicameralismo – cioè di due Camere che replicando lo stesso ruolo e le stesse funzioni rallentando il processo legislativo – perché non fare di necessità virtù?
Perché un vasto accordo parlamentare in cui sarebbero tutti vincitori non potrebbe finalmente produrre un vero big bang della nostra Repubblica parlamentare?
Gli ultimi due anni di legislatura sono più che sufficienti per una revisione che istituisca un’unica Assemblea Nazionale di 600 membri sostitutiva sia della Camera dei deputati che del Senato della Repubblica. In tal modo non solo assorbiremmo in un’unica revisione quelle necessitate dal taglio dei parlamentari ma finalmente supereremmo l’improvvido bicameralismo tante volte denunciato e si doterebbe la Repubblica di un Parlamento monocamerale pienamente rappresentativo, efficiente ed efficace del tutto in linea con le migliori democrazie moderne e proporzionato alla popolazione nel numero dei suoi membri.
Quanto alla legge elettorale vi è un unico sistema che può garantire insieme con la rappresentanza democratica, il pluralismo politico e fondare il diritto a governare sull’espressione quanto più diretta possibile della volontà popolare: è il sistema a doppio turno. Un primo turno garantirebbe a tutte le forze che superano una soglia minima il diritto di tribuna, il secondo turno in forma di ballottaggio tra le forze o le coalizioni più votate assicurerebbe un vincitore certo.
Ecco due occasioni straordinarie per tutti i partiti, di riconquistare con il loro ruolo costituente quel primato della politica logorato da decenni di ritardi, di inadempienze e di vane promesse.

dall'Avanti! n 2 di febbraio-marzo tra poco in edicola.

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« Risposta #5 inserito:: Febbraio 20, 2021, 11:10:16 am »

La crociata di Draghi contro la corruzione e a sostegno delle Pmi

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Arlecchino Euristico
gio 18 feb, 21:32 (2 giorni fa)
a me

Penso che potrebbe interessarti la storia trovata su MSN: La crociata di Draghi contro la corruzione e a sostegno delle Pmi

http://a.msn.com/01/it-it/BB1dNJSq?ocid=se

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« Risposta #6 inserito:: Marzo 07, 2021, 06:54:49 pm »

Dove l'Europa non arriva | Rep

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Arlecchino Euristico
sab 6 mar, 19:13 (23 ore fa)
a me

https://rep.repubblica.it/pwa/commento/2021/03/05/news/dove_l_europa_non_arriva-290531600/

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« Risposta #7 inserito:: Marzo 10, 2021, 11:52:46 am »

L'editoriale di Roberto Napoletano

L'ALTRAVOCE dell'ITALIA IL SUD SEPARATO IN CASA

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ggiannig <ggianni41@gmail.com>
08:59 (2 ore fa)
a me

Link:

https://www.quotidianodelsud.it/laltravoce-dellitalia/gli-editoriali/politica/2021/03/09/leditoriale-di-roberto-napoletano-laltravoce-dellitalia-il-sud-separato-in-casa/?utm_source=push
 
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« Risposta #8 inserito:: Marzo 18, 2021, 08:03:23 pm »

Lo Stato e i suoi Uomini e Donne migliori ci sono e ci saranno, ... ma nei fatti Essenziali non nelle smargiassate o negli infantilismi settari da sottosviluppati.   

La Politica dei migliori non agisce soltanto in tv o nelle piazze virtuali o reali, ma deve essere impegnata costantemente, efficacemente, nel lavoro impegnativo e quotidiano del risolvere i veri problemi del paese.

Chi è afflitto da stupidità postberlusconiana e nei successori, vorrebbe Draghi pupazzabile in Tv e sui media tarlati,... ma non è l'uomo per queste sceneggiate pro-gregge.
ciaooo

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« Risposta #9 inserito:: Marzo 26, 2021, 05:06:40 pm »

Così Draghi predica in Europa la creazione degli eurobond

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Arlecchino Euristico
11:25 (5 ore fa)
a me

https://www.ilfoglio.it/politica/2021/03/25/news/cosi-draghi-predica-in-europa-la-creazione-degli-eurobond-2076377/

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