Niente American dream: dopo 30 anni Oscar e Humberta cacciati dagli Usa
Arrivati clandestinamente nel 1989, una coppia di genitori messicana è stata caricata su un aereo. Nel New Jersey lasciano tre figli, laureati e al college, tutti cittadini americani Di ALBERTO FLORES D'ARCAIS
09 dicembre 2017
NEW YORK - Hanno lasciato la propria casa, tre figli, una vita ‘americana’ trentennale. Oscar ed Humberta Campos sono stati costretti a dare l’addio al loro personale american dream, ultimi degli oltre 200mila clandestini deportati fuori dai confini degli Stati Uniti nel solo 2017. Una coppia del New Jersey come ce ne sono tante, immigrati per scelta e per fuggire le violenze dei loro paesi d’origine, due ‘latinos’ tra tanti milioni come loro.
Erano arrivati da Tamaulipas - uno dei più poveri dei 31 Stati del Messico, uno dei più violenti - quasi trent’anni fa, dopo aver attraversato (in modo illegale) il confine con il Texas nel 1989. L’America l’avevano trovata a Bridgeton, New Jersey, una vita nuova di zecca, una casa comprata dopo molti sacrifici, tre figli (che essendo nati negli Stati Uniti sono cittadini americani) che oggi hanno 24, 22 e 16 anni. I primi due (un maschio e una femmina) laureati con successo al college, il terzo al secondo anno di High School. Una deportazione uguale a quelle che durano da anni. Iniziate un po’ blandamente negli anni di George W. Bush, durante la Casa Bianca di Obama erano aumentate in modo esponenziale; con l’arrivo di Trump e la sua retorica sul Muro stanno battendo tutti i record.
All’alba di venerdì hanno dovuto dare addio a tutti e a tutto, costretti a salire su un volo solo andata che li avrebbe riportati per sempre in Messico. Quando l’aereo è decollato dall’aeroporto di Newark (che è in New Jersey ma serve anche New York) erano le 6 e 30 del mattino, il saluto con i figli, con gli amici, con la gente che ha sostenuto fino all’ultimo la loro battaglia per restare negli Usa, è stato straziante. A nulla sono serviti gli interventi di importanti politici locali, come il popolare senatore democratico del New Jersey Cory Booker.
Giovedì, i funzionari federali dell'immigrazione avevano detto no all’ultimo tentativo della coppia, l’ennesimo ricorso contro l’espulsione “era stato bocciato”, aveva annunciato tra le lacrime Arnaldo Santos, il diacono della parrocchia della Sacra Croce di Bridgeton che ha ha fatto da mediatore e da guida spirituale ai Campos. Alle autorità dell’immigrazione hanno dovuto mostrare che il biglietto era di sola andata, una volta giunta l’ora li hanno staccati dagli abbracci dei figli e li hanno accompagnati all’imbarco.
La coppia è stata costretta a firmare una procura per il figlio maggiore, in modo che possa prendersi cura del fratello di 16 anni e che possa farsi carico del mutuo della casa. Poco prima di salire sul volo, Oscar Campos ha voluto dare ai suoi figli gli ultimi consigli, gli ha ricordato quei valori del lavoro, dell’onestà e della lealtà che hanno sempre fatto parte della vita familiare, li ha salutati con una frase: “Combattete per i vostri sogni perché la vita continua e troverete sempre brave persone che vi saranno vicine. Ci sono molte brave persone, non abbandonate la speranza”.
© Riproduzione riservata 09 dicembre 2017
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