Prodi: "Voterò per il centrosinistra, chi è fuori dalla coalizione non è per l'unità"
Grasso: "Centrosinistra diviso per volontà di Renzi". Fratoianni: "Il Pd ha realizzato i migliori sogni della destra".
Bersani: "Nel Pd liquidati tutti quelli che parlavano di centrosinistra".
Dai dem, il plauso del coordinatore Guerini: "Riconoscimento del lavoro fatto in direzione di un'azione unitaria contro l'avanzata delle destre".
Martina: "Sempre grati al Professore"
30 gennaio 2018
ROMA - Romano Prodi ha ribadito "che certamente andrà a votare, che voterà per l'affermazione del centrosinistra e che le forze fuori dalla coalizione non stanno lavorando per l'unità". Una dichiarazione che arriva dopo che Affaritaliani.it aveva diffuso il testo di un colloquio telefonico con l'ex presidente del Consiglio attribuendogli valutazioni secondo cui Liberi e uguali non è per l'unità del centrosinistra, al contrario del Pd.
L'ufficio stampa di Prodi in seguito ha precisato che l'ex premier "non ha rilasciato alcuna intervista" e ne ha chiarito il pensiero: "Il Presidente non ha rilasciato alcuna intervista. Ha solo ribadito che certamente andrà a votare e che voterà per l'affermazione del centrosinistra e che le forze fuori dalla coalizione non stanno lavorando per l'unità. Niente altro". Quindi, anche se non si è trattato di un'intervista, l'ufficio stampa di Prodi non smentisce ma riafferma il pensiero attribuito al Professore: chi è fuori della coalizione non lavora all'unità del centrosinistra.
E, tra chi è fuori, figura evidentemente Liberi e Uguali. Da cui partono immediatamente altre precisazioni, tra cui spicca quella rilasciata all'Ansa dal leader Pietro Grasso. "È sotto gli occhi di tutti - dichiara il presidente del Senato ed ex magistrato ora alla guida di LeU - che il centrosinistra non si è potuto ricomporre per volontà di Renzi. La composizione delle liste e le otto fiducie sulle legge elettorale sono segnali inconfutabili della volontà del Pd e di Renzi di fare altro". Poi Grasso porge l'interrogativo: "Prodi ritiene la finta coalizione che ha messo in piedi Renzi, che lo costringerà a votare Casini a Bologna anziché Errani, un centrosinistra unito? Noi in quel tipo di coalizione non ci possiamo stare".
Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, confluita come Mdp in Liberi e Uguali, aggiunge su Twitter: "Vorrei direi con grande rispetto a Prodi che Renzi, il gruppo che gli sta attorno e il Pd, più che l'unità del centrosinistra, hanno in realtà realizzato i migliori sogni della destra...".
Per Mdp, la parola a Pier Luigi Bersani: "Che il Pd sia per l'unità del centrosinistra è abbastanza curioso - dichiara da Giovanni Floris a DiMartedì su La7 -. Non la faccio lunga: stiamo andando a votare con una legge che il Pd ha fatto con la destra, non l'ha mica fatta con noi. Nel Pd - aggiunge Bersani, facendo riferimento non alla scissione dai dem che lo coinvolse personalmente ma alla composizione delle liste della coalizione - è stata liquidata buona parte di quelli che parlavano di centrosinistra. Quando candidi in Sicilia sodali di Cuffaro o di Lombardo, in Lombardia il braccio destro di Formigoni, nel cuore dell'Emilia Casini e Lorenzin... È tutta gente che quando pensa al centrosinistra pensa di farlo con Berlusconi".
Plaude, invece, al Professore il coordinatore della segreteria dem Lorenzo Guerini: "Il Partito Democratico è impegnato a costruire una coalizione forte e credibile, in grado di rispondere all'avanzata delle destre e delle forze estremiste. Accogliamo quindi con piacere le parole di Romano Prodi, che riconoscono la validità del lavoro fatto in direzione di un'azione unitaria delle forze di centrosinistra (...). Spero che le parole di Prodi siano uno stimolo per lavorare verso un comune obiettivo".
Il vice segretario del Pd, Maurizio Martina: "Dobbiamo essere sempre grati a Romano Prodi per il suo contributo all'unità del centrosinistra. Oggi la coalizione guidata dal Pd con Insieme, Civica Popolare e +Europa è l'alternativa plurale e unitaria alla destra e ai cinque stelle".
Sul sito Affaritaliani.it il colloquio con Prodi viene riportato in questo modo.
Lei il 4 marzo farà il suo dovere, tra virgolette, e andrà a votare? "Certo che voto. Certo che vado a votare". Le liste del Partito democratico e del centrosinistra in generale sono competitive? "Mi auguro che lo siano. Mi auguro che questi lo siano". Però ci sono state tante polemiche dopo la presentazione delle liste e, come lei sa bene, le polemiche non fanno mai bene... "Lasci stare. Sapete benissimo che ho sempre lavorato per la unità del centrosinistra. E quindi io solo questo posso ripetere". Però Liberi e Uguali di Pietro Grasso si presenta alle elezioni politiche contro il Pd in tutta Italia... "Liberi e Uguali non è per l'unità del centrosinistra. Punto". E invece Renzi sì? "Renzi, il gruppo che gli sta attorno, il Pd e chi ha fatto gli accordi con il Pd sono per l'unità del centrosinistra". Invece Grasso, D'Alema e Bersani no? "In questo momento non sono per l'unità del centrosinistra. Punto". Infine alla domanda sull'ipotesi larghe intese modello Germania, Prodi non si sbilancia: "Non rispondo più. Grazie".
© Riproduzione riservata 30 gennaio 2018
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http://www.repubblica.it/politica/2018/01/30/news/pd_leu_prodi-187658917/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P1-S2.5-T1