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Autore Discussione: G8: CORTEO SENZA INCIDENTI A GENOVA, , APPELLO A POLITICI  (Letto 2749 volte)
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« inserito:: Novembre 18, 2007, 06:42:52 pm »

2007-11-17 21:32
G8: CORTEO SENZA INCIDENTI A GENOVA, , APPELLO A POLITICI
 
GENOVA - "E' stata una festa della democrazia, una manifestazione composta, pacifica, come avevamo detto. Ora la palla passa alla politica.

Devono subito tornare a discutere della Commissione d'inchiesta parlamentare per i fatti del G8" dicono gli organizzatori del corteo che si è svolto nel pomeriggio a Genova e che ha visto la partecipazione di decine di migliaia di persone (oltre 50mila secondo gli organizzatori). Obiettivo centrato, si sottolinea con soddisfazione, a dispetto dei "profeti di sventura, rivelatesi inutili Cassandre".

"Serietà" nella gestione dell'evento è stata riconosciuta anche alle istituzioni, "al prefetto, al sindaco e al questore".

Come concordato, tra l'altro, il corteo è sfilato dalla Stazione Marittima a piazza De Ferrari nella quasi totale assenza di divise delle forze dell'ordine.

"E' uscito il sole, è calato il vento, questa è una bufera pacifica con migliaia di ragazzi non strumentalizzati" ha affermato fin dal suo arrivo don Andrea Gallo, il prete di strada fondatore della comunità di San Benedetto al porto che ha voluto proprio i suoi ragazzi in testa al corteo ad aprire con lo striscione "La storia siamo noi". E dietro allo striscione nessuna bandiera politica ma un serpentone di persone in un corteo lungo due chilometri e mezzo, che ha intonato vari slogan, tra cui "Genova libera" a "Carlo Giuliani è vivo e lotta con noi, le nostre idee non moriranno mai".

Lungo il percorso della manifestazione, è comparsa su un muro nei pressi del Porto Antico la scritta "10-100-1000 Raciti e Narririya, polizia assassina" e contro le forze dell'ordine sono piovuti insulti e slogan dei settori anarchici e dei centri sociali, collocati al centro del grande corteo.

Tra gli slogan e le scritte "un paese senza giustizia, con un Governo che non è di sinistra", "Polizia assassina".

"Non lasciatevi provocare. Qui se non ci aiutiamo da noi non ci aiuta nessuno. Smentite i profeti di sventura!", ha detto il prete rivolgendosi ai manifestanti col megafono che ha letto anche lo stralcio di un messaggio inviato da padre Alex Zanottelli dove si affermava: "E' grave far ricadere i fatti di Genova su 25 capri espiatori mentre i veri responsabili sono stati promossi ad alte cariche di stato. Questa non è democrazia".

Ed ha chiesto che il governo Prodi quanto accaduto nel 2001 come "evento storico in difesa della democrazia".

Nel corteo anche il segretario del Prc Franco Giordano che ha affermato: Alla fine sarebbe paradossale se a pagare per quanto accaduto a Genova fossero solo i manifestanti. E sembra francamente esagerata anche la richiesta di pena chiesta dai giudici di Genova per 25 manifestanti.

Il leader di Rifondazione ha poi sottolineato che "la cosa indispensabile oggi è che ci prendiamo la responsabilità di dare vita alla Commissione parlamentare di inchiesta sul G8, altrimenti diventiamo complici di quelle che sono state definite le 'giornate cilene', che perfino un agente di polizia che vi ha partecipato ha definito 'macelleria messicana'".

A fare da colonna sonora al corteo la tromba di Roy Paci e la musica di Assalti frontali, che parlando alla folla hanno ricordato l'uccisione di Gabriele Sandri e la morte in carcere di Aldo, "pestato dalle guardie e lasciato a morire in una cella per aver coltivato le sue piantine di marijuana".

Per questo ha ricordato il leader del gruppo rapper "non ci sono governi amici e non ci sono amici al governo". 

da ansa.it
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