Focus
Francesco Gerace - @FrancescoGerace
· 2 gennaio 2017
A chi conviene il proporzionale
Il dibattito sulla legge elettorale è al centro dell’agenda politica
Proporzionale o maggioritario? Sul tipo di sistema elettorale i partiti politici continuano ad essere divisi. Dal tipo di legge elettorale dipenderanno le sorti del governo del Paese. Il sistema maggioritario (Mattarellum prima e Porcellum poi) è in vigore in Italia dalle elezioni politiche del 1994. Il Mattarellum, che prende il nome dall’attuale Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ne fu primo firmatario, è diretta conseguenza del referendum del 1993, quando quasi 29 milioni di italiani scelsero il sistema maggioritario per eleggere i parlamentari e di fatto segnarono il passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica.
Oggi in molti vorrebbero ritornare ad un sistema elettorale simile a quello della Prima Repubblica, quando vi era la necessità di formare governi forzatamente di coalizione. Pensare ad un ritorno al passato oggi sembrerebbe alquanto bizzarro, ma per molte forze politiche un ritorno al passato è necessario, vista l’attuale situazione politica.
Ma a chi converrebbe questa scelta? Il Pd ha proposto un ritorno al Mattarellum – modificato – un modo per avere ancora un sistema maggioritario con cui una forza, o coalizione, politica possa da sola governare il Paese con un programma coerente e senza accordi al ribasso con le altre forze politiche. Essendo il primo partito, secondo i sondaggi, e comunque un partito con un ampio consenso, il Pd punta ad un sistema che garantisca la governabilità e non produca governi di coalizione instabili.
Favorevoli alla proposta del Pd sono la Lega Nord e Fratelli d’Italia. Per il leader leghista qualsiasi legge elettorale va bene pur di andare presto alle urne, ma comunque si dice contrario al proporzionale che “porterebbe solo a governi dell’inciucio”. Matteo Salvini punta a guidare la coalizione di centro-destra e un sistema maggioritario garantirebbe un buon risultato anche nel Sud Italia, dove il suo partito è elettoralmente debole.
Il M5s, invece, sostiene un sistema elettorale proporzionale, vicino al sistema elettorale spagnolo. Questa decisione del M5s è alquanto strana, infatti un modello del genere non consentirebbe ai pentastellati di governare. I cinquestelle sono indisponibili a qualsiasi alleanza e accordo, e ad oggi sono ben lontani da quel 43/44% che il Democratellum – la proposta di legge da loro presentata – impone ad una forza politica per governare in solitaria. La posizione dei grillini è inspiegabile, un sistema maggioritario sarebbe l’unico modo per formare un governo, ma dalle dichiarazioni fatte sembra che questo non gli interessi.
Altra forza politica contraria al maggioritario e fautrice del proporzionale è Forza Italia. Il consenso degli azzurri è molto calato, anche all’interno della coalizione, e un sistema proporzionale sarebbe l’unico che con il bacino elettorale su cui può contare il partito di Berlusconi garantirebbe un peso politico nelle decisioni di governo.
Anche Sinistra Italiana è per un sistema proporzionale che ” ridia dignità alla rappresentanza”, una posizione naturale dopo la rottura con il Pd. Un sistema maggioritario quasi certamente escluderebbe Si dal Parlamento, mentre con un sistema proporzionale potrebbero essere decisivi nella formazione del prossimo governo.
Dice No al proporzionale il leader dei Conservatori e Riformisti – alleati di Forza Italia – Raffaele Fitto, secondo cui un tale sistema produrrebbe un “patto del Nazareno forever”.
Da -
http://www.unita.tv/focus/a-chi-conviene-il-proporzionale/