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Autore Discussione: Veneto vile e violento.  (Letto 3513 volte)
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« inserito:: Aprile 13, 2014, 05:26:42 pm »

La lunga Agonia di Gabriele Sinopoli preso a Pugni dal Popolo dello Spritz

di Marzio Breda

«Civiltà dell’ombretta». Così in Veneto una volta si definiva, bonariamente, il tessuto conviviale che fioriva intorno a un calice di vino da sorseggiare, magari cantando, con gli amici. Non a caso si è sempre detto che bere da soli non fa bene. Lo dimostrava l’attore Lino Toffolo quando, al Derby di Milano, metteva in scena la caricatura dell’ubriacone veneziano: simpatico nella sua solitaria sgangheratezza, sì, ma piuttosto triste. Poi le cose sono cambiate. Tutto si è fatto a poco a poco torvo e disperante, in Italia, e anche da quelle parti. Nella società e dunque pure tra bar e osterie. Dove ci si scopre infelicemente soli anche se si è in folta compagnia. Soli e, quando si è abusato con l’alcol, storditi, senza freni inibitori, pronti a naufragare in umori rancorosi, regressivi, intolleranti, violenti.

La vecchia piaga sociale, da rito consolatorio più o meno innocente e innocuo, si va sempre più spesso trasformando in una deliberata dissipazione di sé, contagiando i giovani come una dipendenza al pari di una droga. E, per quanto si voglia derubricare il rito dell’aperitivo con la definizione gentile di happy hour , la gara a sballare di bicchiere in bicchiere (lo chiamano binge drinking ed è una moda che per l’Istat coinvolge 8 milioni di ragazzi tra gli 11 e i 15 anni) può trasformarsi in un inferno. Per se stessi e per gli altri.

Ieri, dopo un calvario d’interventi chirurgici al cervello, terapie intensive, ripetuti coma, emorragie, infezioni, crisi epilettiche, è morto Gabriele Sinopoli. Era fratello di Giuseppe, il celebre direttore d’orchestra stroncato da un infarto sul palco, a Berlino, nel 2001. Aveva 63 anni, era già fragile per un precedente trapianto al fegato, e lascia orfano un bimbo di dieci. Nel 2012 fu vittima di un pestaggio, a Mestre, da parte di sei giovani inferociti per essere stati «disturbati», con la richiesta di spostarsi dalla strada e permettere alla sua macchina di passare, nel loro appuntamento serale con lo spritz a basso costo: un euro e mezzo l’uno, per invogliarne il consumo. Lo hanno preso a pugni lì sul posto, per poi massacrarlo sotto casa, dove l’avevano inseguito. Nessuno ha passato un giorno in carcere.

13 aprile 2014 | 11:42
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Da - http://www.corriere.it/cronache/14_aprile_13/lunga-agonia-gabriele-sinopoli-preso-pugni-popolo-spritz-902ca7ba-c2ed-11e3-a3de-4531ca6bc782.shtml
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« Risposta #1 inserito:: Aprile 13, 2014, 05:27:52 pm »

LA SCOMPARSA

Morto nella notte Gabriele Sinopoli
Nel 2012 fu aggredito a Mestre
Fratello del musicista Giuseppe, da due settimane era ricoverato all'ospedale

MESTRE - E' morto nella notte Gabriele Sinopoli, il professore veneziano finito al centro delle cronache nel settembre del 2012 in quanto vittima di un pestaggio in via Verdi da parte di giovani della zona, tra cui l'indagato Giuseppe De Simone. L'uomo, dopo quella vicenda, era uscito dall'ospedale sei mesi dopo il giorno della brutale aggressione, nel marzo del 2013. La sua vita, però, da allora, era stata costellata da interventi chirurgici e continue ricadute. Sinopoli, da quindici giorni, era ricoverato all'ospedale Dell'Angelo di Mestre. Questa mattina alle 5, il decesso. L'autorità giudiziaria, a questo punto, valuterà se la morte potrà essere messa in relazione con l'episodio del 9 settembre 2012.

12 aprile 2014
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Davide Tamiello

Da - http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2014/12-aprile-2014/morto-notte-gabriele-sinopoli-due-anni-fa-fu-aggredito-mestre-22361130891.shtml
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« Risposta #2 inserito:: Maggio 16, 2014, 06:26:44 pm »

VENEZIA

Assalti a banche e centri commerciali,
16 arresti. 'E' la nuova Mala del Brenta'
Le indagini della Polizia hanno colpito un'organizzazione attiva a Nordest e in Toscana. Gli indagati avevano armi da guerra e apparecchiature anti-microspie

VENEZIA - Blitz della Polizia di Stato con 16 provvedimenti restrittivi eseguiti della Squadra mobile di Venezia che ha colpito un'organizzazione, al cui vertice ci sono esponenti e fiancheggiatori della Mala del Brenta, responsabili di decine di assalti con kalashnikov a banche, centri commerciali, laboratori orafi del nordest d'Italia e della Toscana. All'operazione hanno partecipato 150 agenti della Polizia. Una quarantina le perquisizioni. Le indagini della Mobile lagunare hanno permesso di accertare che il gruppo aveva la disponibilità di armi comuni da sparo e di armi da guerra, come i kalashnikov. In dotazione anche giubbotti antiproiettile, auto rubate, lampeggianti, palette, maschere in lattice e luoghi ove occultare la refurtiva. L'organizzazione era in possesso di sofisticate apparecchiature per effettuare la bonifica dei veicoli e dei luoghi, per scoprire l'eventuale installazione di microspie ambientali o sistemi di rilevazione gps utilizzati da parte delle forze di polizia. Il gruppo, anche per la presenza di esponenti di spicco della criminalità veneta legata alla Mala del Brenta, si era organizzato secondo gli schemi operativi delineati negli anni Ottanta e Novanta da Felice Maniero.

16 maggio 2014
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Da - http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2014/16-maggio-2014/assalti-banche-centri-commerciali-16-arresti--nuova-mala-brenta--223233029153.shtml
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